Ecco una mini guida per capire come e quando è possibile sospendere le cartelle di pagamento non dovute. Dal 5 febbraio basta semplicemente un clic....
La cartella del Fisco non deve essere pagata? Nessun problema. Senza ricorrere in via amministrativa o giudiziale, i cittadini possono risolvere la situazione e regolarizzare la propria posizione con Equitalia.
Quando possiamo sospendere la cartella I contribuenti, per la sospensione, possono rivolgersi direttamente a Equitalia in alcuni casi specifici, elencati in maniera puntuale nella Legge di Stabilità 2013. Per semplificare, possono procedere nelle seguenti circostanze:
– il credito vantato dal Fisco è prescritto o decaduto prima della formazione della cartella;
– il Fisco, mediante un precedente provvedimento, ha già attestato che la situazione con il contribuente è stata risolta;
– una sentenza o un provvedimento amministrativo hanno già annullato totalmente o in parte le pretese del Fisco;
– il contribuente ha già pagato le somme richieste.
Come procedere: occhio ai 90 giorni Nel caso in cui sia arrivata una cartella non dovuta, i contribuenti devono attivarsi nei 90 giorni successivi alla notifica. I soggetti devono inoltrare la propria richiesta di annullamento (il modello è disponibile sul sito di Equitalia), allegando il proprio documento di identità e tutta la documentazione utile a giustificare la volontà a non pagare. Nel caso, ad esempio, di pagamento già effettuato, sarà necessario inoltrare a Equitalia la ricevuta del versamento fatto.
Modalità d’invio, ora basta un clic La domanda può essere presentata in varie modalità: via fax, email, raccomandata a/r o direttamente agli sportelli di Equitalia. Dal 5 febbraio, inoltre, basterà un semplice clic: l’agenzia di riscossione ha infatti comunicato la possibilità per i contribuenti di inviare la richiesta di sospensione della riscossione comodamente dal proprio computer sul sito www.gruppoequitalia.it. I cittadini devono semplicemente compiere questi pochi passi:
– inserire i propri dati e quelli dell’atto nel modulo online;
– allegare la documentazione che giustifica la sospensione;
– allegare una copia di un documento d’identità.
Esito e chiusura, 220 giorni di tempo per Equitalia Una volta inoltrata la domanda, i cittadini devono solo aspettare il giudizio da parte di Equitalia. L’agenzia di riscossione valuta i documenti presentati e analizza le relative posizioni, confermando o meno la sospensione della cartella. Nel caso in cui Equitalia non comunichi alcun esito entro 220 giorni dalla presentazione della richiesta, le richieste di pagamento vengono annullate d’ufficio, senza tenere sulle spine ulteriormente i contribuenti per un tempo maggiore.
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