Un paese senza stagioni, dove il clima ha come unica variabile l’altitudine, da 0 fino a 5000 metri di quota attraverso i “pisos termicos de Colombia”.
Un mondo ricco di biodiversità, in pieno equilibrio con i suoi differenti climi racchiusi in un unico Paese. Questa è la Colombia che – per la sua vicinanza con l’equatore – non è soggetta al mutare delle stagioni: i cambiamenti climatici sono dettati solo dall’altitudine. All’interno del territorio colombiano si passa da 0 a oltre 5000 metri sul livello del mare, attraversando così i cinque piani termici, conosciuti come “pisos termicos de Colombia”. Il percorso itinerante del Padiglione si snoda proprio attraverso questi piani ed è possibile visitare una dopo l’altra la regione Atlantica e la Caraibica, la regione Andina, la regione Pacifica, la regione della Orinoquia e la regione dell’Amazzonia. Iniziamo il percorso itinerante.
Fig. 1 Costumi e colori della festa colombiana
Dove si trova il padiglione. La struttura, ideata dallo Studio Cardenas Conscious Design di Milano, si snoda su 1.907 metri quadrati ed è stata realizzata con legno d’abete (un materiale a basso impatto ambientale). Il padiglione è molto semplice da raggiungere: basta percorrere 15 minuti a piedi dalle entrate Ovest Triulza o Fiorenza, oppure solo 10 minuti dall’entrata Sud Merlata. Ricordiamo che per queste ultime settimane ci sono molte novità riguardanti l’orario di entrata e uscita dal sito dell’Esposizione Universale: vi consigliamo di approfittare dell’ingresso anticipato alle 9.00 dall’entrata Sud Merlata per evitare la coda che si forma davanti al Padiglione della Colombia con i passare delle ore.
Fig.2 Dove si trova il Padiglione della Colombia
Viaggio attraverso i piani termici del Paese. All’interno del Padiglione ci sono quattro spazi che rappresentano le diverse altitudini del territorio colombiano, dal livello del mare fino ai ghiacciai: qui è facile immaginare un paese esteso per circa 114 milioni di ettari, di cui il 70% dedicati all’attività agricola e di allevamento bestiame, abbellito da tre catene montuose, due mari, e con un clima adatto per tutte le 54.000 specie animali e vegetali che lo abitano, rendendolo così il Paese più ricco di biodiversità per metro quadrato al mondo. La Colombia propone un viaggio attraverso suoni, colori, aromi delle varie regioni climatiche, durante il quale si osserva come il Paese abbia saputo curare e trasformare le proprie risorse naturali in prodotti di alta qualità.
Sala 1: l’origine. La prima sala mostra quanto il territorio colombiano sia privilegiato dalle ottime condizioni ambientali che permettono al Paese di possedere più di 14 milioni di ettari idonei all’agricoltura; questa caratteristica, combinata con l’esistenza di condizioni climatiche permanenti, fa si che la Colombia non dipenda da cicli di coltivazione e sia quindi capace di mantenere una produzione sostenibile durante 365 giorni all’anno. A vantaggio suo, le coltivazioni possono crescere ad altitudini comprese tra 0 e 2800 metri sul livello del mare, e ciò equivale a dire quasi il 95% del territorio nazionale.
Sala 2: clima caldo. Poi si arriva alla sala del clima caldo, che descrive altitudini tra 0 e 1.000 metri. I circa 900.000 chilometri quadrati di questa fascia rappresentano l’80% del totale della terraferma e delle isole della Colombia. Si tratta di una zona climatica con grande potenziale agricolo e turistico. Vedendo la diversità di specie e prodotti di questa zona, si intuisce perché la FAO abbia dichiarato la Colombia il Paese con maggior biodiversità per chilometro quadrato al mondo. In questa sala si può vivere la varietà naturale, dalla foresta fino alla costa, attraversando la zona climatica più estesa del territorio.
Fig. 3 I mega video della sala 2 del clima caldo
Sala 3: zone temperate, fredde e di páramo. Questa sala di 143 metri quadrati è divisa in tre moduli che rappresentano le altitudini comprese tra i 1.000 e i 4.000 metri sul livello del mare, nelle fasce climatiche temperate, fredde e di páramo. Nella zona temperata la temperatura si aggira intorno ai 20°C e l’aroma di caffè fa intuire che si è entrati nella terra di questa bevanda considerata patrimonio culturale dell’umanità. Nella zona fredda la temperatura scende a 15°C e ci si trova di fronte a cinque schermi che presentano aspetti caratteristici di questa fascia climatica, tra cui la coltivazione di fiori da esportare, oppure l’uchuva, la frutta esotica con il maggior potenziale di consumo all’estero. Si prosegue il percorso in salita fino al páramo, dove si trovano le fonti idriche più importanti del Paese. Qui la temperatura scende a 10° e viene ricreato uno scenario che fa omaggio all’acqua: i páramos della Colombia forniscono di acqua il 70% della popolazione del Paese.
Sala 4: nevi perenni. Nell’ultima sala si raggiungono più di 5.000 metri di altitudine. Il viaggio finisce sulla vetta più alta della Colombia, il picco Cristóbal Colón, la montagna più alta del mondo in riva al mare, a quasi 0°C. Oltre alla Sierra Nevada di Santa Marta, in Colombia esistono cinque vette con ghiacciai, tra cui due vulcani: il Vulcano di Santa Isabel e il Vulcano del Ruiz. Da qui l’ascensore comincia a scendere in un percorso che riassume i cambiamenti topografici del Paese, dai punti più alti fino alle profondità del mare della Colombia, passando attraverso territori che ospitano oltre 300 ecosistemi. Durante la discesa, ci si ricorda quanto la Colombia sia un Paese veramente vario e ricco, produttivo e innovatore, che sa fare uso delle proprie risorse, che ha imparato a preservarle, ma anche a approfittare del loro potenziale.
Dove fare uno spuntino. Dopo questi sbalzi climatici vi sarà venuta fame: il bar-ristorantino colombiano offre succhi di frutta fresca (a 4,50 €) e vari piatti tipici, accompagnati da musica allegra e ritmata del territorio. Si possono gustare Empanadas (6 €), Arepas (panini di farina di mais cotti alla piastra e serviti con manzo o pollo, 8 €) e Patacón (frittelle di banana con carne o pollo e formaggio 10 €) tutti accompagnati da salse crude di verdure, coriandolo e peperoncino. Nel caso preferiate uscire da padiglione, vi proponiamo una guida per scegliere dove andare a mangiare in Expo spendendo poco, mentre ai lettori temerari e curiosi ecco un elenco dei cibi più strani da provare all’interno dell’esposizione universale. Continuate a seguire i nostri aggiornamenti all’interno della sezione Expo con tutti i consigli utili per muoversi più agevolmente tra le esposizioni, e i servizi di mobilità a vostra disposizione. Buon EXPO a tutti!
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