Il Natale è alle porte e i genitori si trovano a fare compere per i propri bambini. Ma occorre fare attenzione per scegliere creazioni sicure ed etiche che li facciano divertire, imparando.
Il Natale è alle porte ed è soprattutto adesso che noi genitori dobbiamo fare attenzione ai nostri acquisti. E’ in questo periodo dell’anno, infatti, che i professionisti della contraffazione si danno da fare. In effetti molti giochi, al primo sguardo possono sembrare identici agli originali. Poi, però, osservandoli con occhio più attento ci si rende conto che le finiture e i dettagli non sono gli stessi. E le differenze non sono solo di carattere estetico: ad avere la peggio è soprattutto la qualità e le conseguenze possono essere davvero dannose per i più piccoli.
Come riconoscere un giocattolo sicuro
- Deve avere la sigla CE, ovvero l’attestato obbligatorio che testimonia che il prototipo del giocattolo è conforme alle norme europee di sicurezza.
- Il marchio “Giocattoli Sicuri” garantisce che il prodotto è stato sottoposto a controlli casuali all’interno delle diverse fasi della produzione per testarne la resistenza.
- Il marchio IMQ, invece, garantisce per i giocattoli elettrici il controllo dell’Istituto Italiano Marchio di Qualità
Purtroppo non sempre queste sigle sono sinonimo di originalità, dato che i contraffattori stanno diventando sempre più abili, tanto da riprodurle su confezioni e giocattoli in maniera verosimile. E’ facile che comunque si possa trovare qualche piccola differenza, però con un po’ di attenzione potete notarla. Per esempio il simbolo CE potrebbe avere le lettere più ravvicinate o staccate rispetto all’originale oppure le scritte portebbero non essere ben fissate con l’inchiostro.
Anche il consumatore è colpevole. Forse non tutti sanno che, secondo il nostro ordinamento, anche chi acquisti prodotti contraffatti è colpevole. Come sottolinea Assogiocattoli, l’associazione italiana che raggruppa i principali produttori di giocattoli, “la sanzione pecuniaria per chi incautamente acquisti prodotti contraffatti a carico del consumatore finale, va da 100 a 10mila euro”. Molto più pesanti invece le ammende per gli esercenti che comperano contraffatto: dai 20mila al milione di euro!
Perché un giocattolo originale è sicuro. Semplice, perché viene sottoposto continuamente a test di varia natura: analisi chimiche su vernici e collanti, prove di infiammabilità come accade sui peluches che – se originali – non prendono fuoco facilmente, analisi elettriche (non c’è anno in cui qualche lucina di Natale non a norma non prenda fuoco in qualche casa!) oltre ad altre decine di prove fisiche e meccaniche per valutarne resistenza e affidabilità in base all’età del bambino.
Originale sì, ma non privo di rischi. Una volta appurato che il gioco è autentico, ci sono altri fattori da valutare. Per esempio fare attenzione all’età di riferimento. Un errore molto comune, soprattutto quando si è genitori da poco, è quello di fare regali troppo “elaborati”. Lo scorso Natale, per esempio, mio marito e io abbiamo fatto trovare a nostra figlia sotto l’albero una macchina elettrica e una bambola parlante a cui dare la pappa e cambiare il pannolino. Nostra figlia aveva un anno e mezzo. A distanza di un anno quei giochi sono praticamente ancora nuovi e solo ora arriva comincia ad arrivare al pedale della macchinina.
In gioco, tra l’altro, c’è la sicurezza del piccolo, tant’è che sempre più spesso a fianco alla dicitura “non adatto ai bambini di età inferiore ai 36 mesi” trovate anche un bollino rosso, proprio per richiamare l’attenzione dei genitori più distratti.
Stare a fianco dei nostri figli quando giocano, comunque, rimane di fondamentale importanza, soprattutto con strumentazioni tecnologiche come tablet – ora tanto di moda! – che, inevitabilmente, sono alla loro portata e che dunque possono esporli ai rischi della Rete.
Giocattoli belli, ma anche buoni. Sempre più aziende sono solite segnalare sulla confezione che “per l’assemblaggio di questo gioco non è stata utilizzata manovalanza minorile”. Come sappiamo, infatti, le produzioni sono ormai quasi tutte delocalizzate in Paesi dove la produzione costa meno. Con queste distanze nel mezzo l’unico modo che abbiamo di tutelare anche gli altri bambini meno fortunati, è proprio quello di controllare che sul giocattolo sia riportata anche questa dicitura. Se avete qualsiasi dubbio, vi invito a tenere come punto di riferimento l’Istituto Nazionale Sicurezza Giocattoli e a contattarlo al seguente numero: 031 76927.
Non deve per forza costare tanto. La straordinaria fantasia di un bambino è un grande alleato del nostro portafoglio. Ogni volta è una sorpresa vedere come mia figlia riesca a trasformare semplici oggetti di uso quotidiano come un mestolo o un pennello per il trucco in un gioco che sembra soddisfarla a tutti gli effetti. Vero è che ha solo due anni e mezzo e che prima o poi anche io dovrò fare i conti con “certe richieste”. In ogni caso, se si vuole risparmiare un pochino, il consiglio è quello di non ridursi all’ultimo minuto, quando ormai le promozioni saranno quasi tutte esaurite. Un’alternativa intelligente è comperare online su Amazon o su Ebay, dove si riescono a strappare dei prezzi più convenienti. Se però preferite il metodo tradizionale è sicuramente nei grandi supermercati che trovate le offerte migliori. A proposito, questo è il momento migliore per riscattare i punti della vostra carta fedeltà e trasformali in giocattoli! Prima di fare qualsiasi acquisto, fatevi sempre un giro sul sito trovaprezzi.it così da farvi un’idea di massima sul prezzo e capire se la promozione in atto è conveniente.
Un buon libro, ma che sia divertente! Tra i tanti giochi, sotto l’albero, un libro dovrebbe sempre avere un proprio spazio. Un bambino, per sentirsi coinvolto, deve infatti sentirsi protagonistae i libri tutorial, dunque, sono spesso garanzia di successo. Mi sento di consigliarvi l’ultimo lavoro di Martha Stewart, la guru americana del fai da te, che ha appena debuttato anche in Italia con il libro Art&Craft (Giunti editore) dedicato ai bambini dove propone tanti lavoretti da fare con i genitori. Per i più golosi una menzione speciale la merita l’ultima fatica di Sonia Peronaci, la food blogger che ha creato l’impero del web Giallo Zafferano; all’interno di “Guarda che buono” (Mondadori) trovate tante ricette dalle forme più strane e colorate da realizzare con i bimbi.
Alla fine, comunque, ricordatevi che un po’ di tempo di qualità da passare con i nostri figli resta sempre il dono più prezioso per tutti.
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