Dalle nostre cantine 32 milioni di bici gridano vendetta. Un modo per valorizzarle (e risparmiare) esiste: trasformarle in veicoli a pedalata assistita....
Una speranza per il genere umano. “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per il genere umano ci sia ancora speranza” (Herbert George Wells).
Nel 2011 più bici che auto. Nel 2011 in Italia sono state vendute 1,75 milioni di biciclette. Per la prima volta si sono acquistate più bici che auto.
Un tesoro nelle nostre cantine. In tempi di spending review, si sa, è bene non buttare via niente. E ancor di più bisogna fare attenzione al tesoro che si nasconde in garage e cantine. L’Ancma, associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, dice che negli sgabuzzini degli italiani ci sono 32 milioni di biciclette inutilizzate. I negozi specializzati, 2700 in tutta Italia, con 150 euro al massimo sono in grado di rimetterle a posto. E non è tutto. Le biciclette, nuove o vecchie che siano, si possono trasformare in qualcosa di più.
Bici a pedalata assistita ed elettriche, con una marcia in più. Le biciclette che, oltre alla forza delle gambe, dispongono di sistemi di propulsione, si dividono in due categorie: le bici a pedalata assistita e le bici elettriche. Capita spesso di fare confusione tra questi due tipi di bici, simili ma non identici.
Bici a pedalata assistita: caratteristiche e vantaggi. Nelle bici a pedalata assistita il motore entra in funzione soltanto mentre si pedala. Questo rende la pedalata più facile e dà la sensazione di avere sempre il vento alle spalle. Nella bici a pedalata assistita il motore si spegne automaticamente quando si smette di pedalare, quando si frena o quando si raggiungono i 25 chilometri orari, limite consentito dalla legge. In pratica, le biciclette a pedalata assistita si comportano esattamente come le bici normali. In più, però, hanno un motore che assiste, ma non sostituisce, la forza delle gambe. Attraverso una console posta sul manubrio, poi, in molti modelli è possibile regolare il livello di assistenza alla pedalata. Quando si supera una certa velocità, il motore si spegne automaticamente. Il grande vantaggio della pedalata assistita si avverte nei casi in cui la bicicletta è più faticosa da muovere, quando, per esempio, si devono affrontare salite o percorsi particolarmente lunghi o si trasportano zaini o seggiolini per bambini. Il ciclista, però, non è mai passivo, deve sempre partecipare allo sforzo.
Nella bici elettrica si può non pedalare. Chi sceglie una bicicletta elettrica, invece, può anche decidere di non pedalare e di usare solamente il motore elettrico.
Da bici a bici a pedalata assistita: come fare. Una bici normale si può trasformare in una bici a pedalata assistita attraverso un semplice kit, acquistabile anche in rete. Per ottenere la conversione basta avere dimestichezza con la manutenzione della bici stessa, cioè esser capaci di smontare la ruota (anteriore o posteriore) e di sostituire copertone e camera d’aria.
Che cosa c’è in un kit. I kit sono essenzialmente formati da: motore elettrico, batteria, sensore di pedalata Pas (obbligatorio per legge, rileva l’uso dei pedali: se il ciclista si ferma, lo fa anche il motore), manopole freno con interruttore di corrente (dotate di sensore elettrico che non fa arrivare la corrente al motore quando la bici frena) e centralina (consente di regolare lo sforzo del motore e indica lo stato della batteria).
Quanto costa. I prezzi dei kit fai da te sono vari. In generale si parte da circa 300 euro. Il costo finale dipende dal tipo di motore che si decide di installare che, in base alla potenza, ha prezzi diversi. Altro elemento del kit che incide sulla spesa è la batteria: il suo costo, infatti, varia in base al voltaggio, cioè alla potenza, e all’amperaggio, cioè alla quantità di energia che è in grado di immagazzinare. In commercio ci sono batterie di piombo, nichel e litio. La batteria di piombo è più pesante ed economica (si parte dai 100 euro) ma per ricaricarsi (collegata alla presa di corrente attraverso un apposito caricatore) ha bisogno di più tempo, circa 12 ore. La batteria al nichel, invece, si ricarica in sei ora ma costa molto, circa 300 euro. Le batterie al litio, infine, sono le migliori: si ricaricano in tre ore e durano fino a cinque anni. Sul web sono disponibili vari kit per trasformare la propria bici in un veicolo a pedalata assistita. Vediamone alcuni.
I kit Wheelkits, 299 euro al max (batteria esclusa). Il sito http://www.wheelkits.it/ offre una scelta molto ampia di kit che si adattano a quasi tutte le bici in commercio. Nella pagina http://www.wheelkits.it/index.php?mypage=1&cat=3 si può scegliere tra un’ampissima gamma di kit, a seconda delle proprie esigenze. Prezzi compresi tra 259 e 299 euro, batteria esclusa. Per informazioni, oltre a consultare il sito, si può contattare il bolognese Raffaele Varotti, gestore della pagina web, al numero 339-4261313.
Dove comprare online. Altri kit si possono acquistare online in questi siti: http://www.bmsbattery.com/ e http://www.pingbattery.com/servlet/StoreFront (pagine in inglese). http://www.alcedoitalia.it, invece, nella sezione contatti (http://www.alcedoitalia.it/) mette a disposizione un numero di telefono (331 422 80 81) e un indirizzo mail (info@alcedoitalia.it) per richiedere informazioni e, in un secondo momento, acquistare online il proprio kit. Infine, sempre in rete, ci si può avvalere dei consigli di Geppo, appassionato ciclista che sul suo blog, http://www.ciclofficinamanitu.blogspot.it/, racconta passo passo come ha trasformato la sua bici in bicicletta a pedalata assistita.
Le istruzioni di Veicoli Elettrici. I kit, ovviamente, acquistati online o in negozio, hanno un libretto di istruzioni. Per chi però volesse avere maggiori indicazioni può essere utile il video realizzato dalla redazione di Veicoli Elettrici, rivista dedicata alla mobilità elettrica e alla diffusione dei veicoli a emissioni zero, e disponibile all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=Wqm-CqjpKKQ.
Non è una trasformazione definitiva. I kit non trasformano permanentemente la bicicletta in una bici elettrica. Grazie al comando manuale di accensione e alla batteria estraibile si può decidere di volta in volta come utilizzare il proprio mezzo. I vantaggi di una bici a pedalata assistita, ovviamente, sono enormi. Non emette scarichi inquinanti nell’aria, è silenziosa, si parcheggia ovunque, permette di risparmiare tempo e fatica anche nel traffico. L’unico svantaggio potrebbe essere la necessità di tenere in carica la batteria per alcune ore (dalle tre in poi in base al modello).
I modelli in commercio. Chi non è abile con il fai da te, comunque, può scegliere uno dei tanti modelli di bicicletta a pedalata assistita disponibili in commercio. Vediamone alcuni.
Con Enel 15% di sconto. Nell’ambito dell’iniziativa “Pedala senza pensieri” fino al 31 gennaio l’Enel Green Power Store propone sei modelli di bicicletta con pedalata assistita con il 15% di sconto. La promozione è riservata a chi compra online. Le bici possono essere acquistate sul sito http://www.enelgreenpower.com/retail/it-IT/offerta/e_mobility/bicicletta_elettrica/. Tra i modelli proposti la due ruote più economica è il modello Grace, che ha un’autonomia di circa 40-60 km e costa 570 euro.
Smart ebike, per i più esigenti. Per un pubblico più esigente, invece, c’è la Smart ebike, due ruote Mercedes che ha una batteria agli ioni di litio (tempo di ricarica: cinque ore; autonomia prevista: 100 km) ed è in grado di gestire i livelli di assistenza alla pedalata da un piccolo computer di bordo posto sul manubrio. Prezzo: 2900 euro.
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