Pedalare rispetta l’ambiente e fa risparmiare: ecco una guida agli incentivi per andare al lavoro e a scuola in bicicletta.
La mobilità sostenibile gioca un ruolo di fondamentale importanza per rendere il nostro stile di vita rispettoso dell’ambiente e per restare in salute. Tra i vari mezzi, la bici ha assunto una posizione chiave:sempre più italiani si spostano in bicicletta, l’alleato ideale della cosiddetta “mobilità dolce”, e su questa linea vanno sempre più diffondendosi le bici a pedalata assistita. Ma per decidere di abbandonare l’auto in garage e inforcare le due ruote green gli incentivi danno davvero una grande spinta. Diversi comuni italiani offrono rimborsi per l’acquisto di e-bike, adatte anche a chi è meno sportivo, e su tutto il territorio sono attivi gli eventi di Bike to School, per educare i bambini all’uso della bici negli spostamenti quotidiani offrendo in cambio premi e sconti, mentre sono in arrivo gli incentivi per chi va al lavoro in bicicletta. Ecco quali sono gli incentivi alla mobilità in bicicletta sul nostro territorio e come approfittarne.
Incentivi all’acquisto di biciclette elettriche. In Italia ci sono iniziative di amministrazioni locali che incentivano l’uso delle biciclette, elettriche o tradizionali. Per esempio il comune deL’Aquila ha stabilito un Bonus a fondo perduto per acquistare biciclette a pedalata assistita: 300mila euro di budget per un incentivo pari al 10% del prezzo di acquisto. A Trento l’incentivo provinciale prevede un rimborso del 40% sul prezzo totale d’acquisto di una bicicletta elettrica. Anche Firenze prevede incentivi sull’acquisto di e-bike; in questo caso si tratta di un provvedimento comunale (possono accedere al rimborso solo i residenti del comune di Firenze) e l’incentivo previsto è fino a 200 euro. Mentre il comune di Bologna, grazie a fondi della Regione Emilia-Romagna, offre già dal 2013 incentivi all’acquisto di e-bike e ciclomotori elettrici (l’incentivo è pari a 300€ per il semplice acquisto, e 600€ se contestualmente all’acquisto si rottama un ciclomotore Euro 0 o Euro 1); il fondo, rinnovato ad aprile 2015 per 180mila euro, dovrebbe essere rinnovato anche per il 2016. Pronti a provare la mobilità dolce? Seguite la nostra guida all’acquisto delle e-bike.
Bike To School, l’app per andare a scuola in bici. Andare a scuola in bicicletta, monitorando i propri spostamenti per convertire i chilometri percorsi in buoni e premi (ad esempio sconti fino al 20% in negozi di biciclette) all’insegna di un’alimentazione sana e biologica, si può! Una nuova app dedicata darà la possibilità di scoprire se ci sono eventi Bike to school attivi nella propria zona e iscriversi. Ogni volta che si aderisce a un evento Bike to School si accumulano punti (più si pedala, più si scala la classifica annuale). Con l’app si può visualizzare la mappa degli itinerari, con orari e punti di incontro, sfidare altre scuole e altre città (vince chi coinvolge più bambini); vedere quali amici partecipano al Bike to School; individuare i negozi e le officine che supportano il Bike to School, dove prendere informazioni e ritirare i premi vinti grazie alle sfide.
Rimborsi in arrivo per chi va in bici al lavoro. La lezione francese ha fatto scuola e in Italia alcune città guardano con interesse al modello adottato Oltralpe per finanziare il “bike to work” con un rimborso chilometrico. Apripista nostrano è stato il piccolo comune toscano di Massarosa, ma ora l’idea sta stuzzicando Milano e non solo. In Francia il rimborso è di 25 centesimi a chilometro e viene già dato al lavoratore che certifica di spostarsi in bicicletta tramite un’app: con il modello francese, un dipendente che percorre 10 km circa al giorno guadagna 500 euro e oltre all’anno. A Milano si sta studiando il “rimborso-a-pedali” insieme con il Mobility manager del Politecnico di Milano. Non appena il governo pubblicherà il bando, il Comune parteciperà con un progetto ad hoc per accedere agli incentivi. Anche Torino si è affiancata ai colleghi milanesi per puntare insieme ad ottenere il finanziamento per il “bici-incentivo”. Vi terremo aggiornati!
Il bike to work, le aziende sono già partite. In attesa degli incentivi previsti dal Governo, alcune aziende si sono già mosse: prima fra tutte, a proporre incentivi in busta paga ai dipendenti che vanno al lavoro in bicicletta, è stata Coop Alleanza3.0 con “in bici alla Coop”. Per quanto riguarda l’incentivo economico si tratta di un contributo di 0,30 euro per ogni km percorso nel tragitto casa-lavoro, per un massimo di 6 euro al giorno e di 60 mensili; in più viene donato un kit composto da zainetto, borraccia, fascetta catarifrangente e luci a led, con un video che spiega le regole da seguire e piccoli consigli per muoversi in sicurezza. Interessante anche l’iniziativa di Ciclica, agenzia specializzata nell’ideazione di servizi a due ruote, che propone un pacchetto “chiavi in mano”: il progetto Cicli Aziendali prevede non solo l’allestimento di una flotta di biciclette aziendali in base alle esigenze dei dipendenti (pieghevoli per i pendolari, elettriche per chi viene da più lontano, ecc.), ma anche un corso di formazione per l’uso e la manutenzione del mezzo e una serie di attività ludiche destinate alle persone coinvolte nel progetto in modo tale da massimizzare l’utilizzo delle due ruote.
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