È la fomula Ayce, “All you can eat”. Dal sushi alla pizza il principio è lo stesso anche da noi: paghi una somma stabilita e hai accesso libero al buffet...
All you can eat, mangia quanto puoi. «Sapete cosa sono i locali All you can eat? Sono quei locali dove con una cifra fissa, si può mangiare a volontà. Sono molto diffusi all’estero, cominciano a sorgere anche in Italia, purtroppo per adesso quasi sempre etnici, anche se comincia ad essercene qualcuno nostrano» (Alberto Rubinelli, curatore del sito Ayce.it).
La formula Ayce. La formula Ayce, acronimo di “All you can Eat”, mangia quanto puoi, arriva dagli Stati Uniti, ma anche in Italia stanno iniziando a diffondersi i ristoranti in cui, pagando una somma fissa all’ingresso (di solito tra i 10 e i 20 euro), si può mangiare tutto quello che offre il buffet nelle quantità desiderate.
I dati dalla Fiera di Rimini. A Sapore 2012, il salone internazionale sul food&beverage fuori casa che si è svolto a Rimini Fiera dal 25 al 28 febbraio, è stata mostrata una ricerca (condotta da Smart Research e coordinata dal professor Daniele Tirelli, presidente di POPAI Italia, in collaborazione con Rimini Fiera) sul fenomeno Ayce, dimostrando quanto questa sia una formula apprezzata dagli italiani come metodo “scaccia-crisi”.
Le percentuali. Ecco cosa è emerso dalla ricerca: il 48% degli italiani intervistati trova la formula Ayce coerente con il proprio modo di intendere l’alimentazione. L’88% di coloro che hanno fatto questo tipo di esperienza è stato soddisfatto della qualità offerta. Il 95% ha trovato il conto conveniente o molto conveniente. Il 73% è intenzionato a ritornarvi. Il 55% pensa che la soluzione dell’All You Can Eat sia compatibile con la nostra cucina tradizionale. L’indagine mostra anche che il 67% degli individui adulti vorrebbe la formula applicata anche ai corner della ristorazione degli ipermercati.
All you can eat… in Italia? Nel nostro Paese, i primi a sperimentare la formula Ayce sono stati i ristoranti giapponesi e cinesi, poi si sono aggiunti quelli brasiliani (ed etnici in generale) e adesso la tipologia sta prendendo piede anche nei locali tipicamente italiani, come le pizzerie. Il meccanismo è simile in tutti i ristoranti: si paga una somma fissa e si accede liberamente al buffet. Non ci sono menu né camerieri, ma in alcuni casi il cuoco è visibile e gli si può dare direttamente la carne o il pesce da cucinare; in altri, invece, i piatti vengono messi su un “disco rotante” e ognuno può prendere da sé quello che preferisce. Le bevande sono in genere escluse dal prezzo fisso.
Piccole regole da seguire. Per quanto i locali All you can eat sembrino orientati a concedere grandi abbuffate, essi in realtà impongono anche delle piccole regole di sobrietà da seguire: per evitare gli sprechi, alcuni prevedono un supplemento per chi lascia il cibo nei piatti; altri non consentono un nuovo giro di buffet se prima non si è finito ciò che si era già preso [fonte: il Giornale].
Districarsi nel mondo Ayce. Per i neofiti del genere, ecco un elenco delle tipologie di somministrazione presenti nel mondo Ayce, che Italiaatavola.net ha tratto dalla guida di Paola Tigrino, All you can eat a Milano. 50 ristoranti a prezzo fisso per grandi forchette (Terre di Mezzo Editore):
– Alla carta, dove si può ordinare a volontà dalla carta, pur con alcune limitazioni;
– Buffet, forse quella più diffusa, in cui il cibo è esposto e ognuno può riempire il piatto con ciò che desidera;
– Griglia, comune nei ristoranti orientali, in cui ci si può servire da un buffet di carne, pesce e verdure, che poi verranno fatti saltare sulla piastra;
– Keiten, formula adottata soprattutto nei ristoranti giapponesi, che consiste nel far scorrere su un nastro (detto keiten), piccole porzioni di varie pietanze;
– Rodizio, popolare nei ristoranti brasiliani, dove si ha la possibilità di mangiare no-stop carni alla brace direttamente servite al tavolo;
– Giropizza, forse il primo esempio di cucina All you can eat nel nostro Paese, che consiste nel servirsi di fette di pizza con vari condimenti che passano per i tavoli. Da qui derivano anche il giropasta e il giropiadina: stessa formula per una pietanza che varia, in questo caso, condimento e ripieno.
I locali in Italia. La formula Ayce nasce in Italia principalmente nei ristoranti etnici, soprattutto di Roma e Milano, per diffondersi poi gradualmente nei locali italiani e in altre città. Per orientarsi, il sito Ayce.it, curato da Alberto Rubinelli, offre una panoramica con recensioni e informazioni (indirizzo, numero di telefono, prezzo fisso, menu, costo delle bibite ecc.) dei luoghi in cui “mangiare quanto si può”. Tra le regioni segnalate: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Toscana, Campania, Abruzzo, Valle d’Aosta. Chiunque conosca un locale che adotta questa formula può inviare la propria recensione e vederla pubblicata.
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