Continua a crescere la percentuale degli italiani che usano i dispositivi mobili per attività bancarie o per effettuare acquisti. Una tendenza che, in base ai risultati dell’indagine internazionale di ING, sembra destinata a continuare.
L’indagine internazionale sul mobile banking, svolta da ING in Aprile , fornisce indicazioni interessanti su come l’adozione delle nuove tecnologie stia cambiando le abitudini delle persone.
Servizi bancari sempre più “mobili”. Per quanto riguarda le attività bancarie, la tendenza in atto, in Europa come in Italia, è un uso sempre crescente del mobile banking, vale a dire delle funzioni tipiche di una banca disponibili per gli utenti finali su apparecchiature mobili, quali smartphone e tablet. Il grado di diffusione del mobile banking fra i possessori di un dispositivo mobile è ancora molto diversificato fra paesi: esso raggiunge il 58% fra gli olandesi e scende al 15% nel caso della Romania. Il dato medio europeo è del 41% e l’Italia si assesta attorno al 36%. Se l’Italia appare ancora un po’ in ritardo nell’adozione di questa tecnologia, essa risulta però anche il paese più determinato a recuperare il terreno perduto. Infatti, ben il 20% degli Italiani utenti di dispositivi mobili si dichiara intenzionato a utilizzare servizi di mobile banking nel corso del prossimo anno, la percentuale più alta fra tutti i paesi monitorati. Non sorprende che l’Olanda, dove il suo uso è già molto diffuso, registri le intenzioni di nuovo utilizzo più basse della graduatoria, con un modesto 9%.
Perché piace il mobile. Pur con livelli di adozione ancora molto diversi, i consumatori europei mostrano una forte omogeneità nella nelle valutazioni sui vantaggi derivanti dall’uso del mobile banking. L’indagine di ING indica che l’85% degli europei utilizzatori ritiene che l’uso del mobile banking abbia li abbia aiutati a migliorare la gestione dei propri soldi; tale percentuale sale al 90% fra gli Italiani. In fondo alla classifica Lussemburgo (70%) ed Austria (71%), con percentuali comunque elevate. In che cosa si traducono questi vantaggi secondo gli intervistati? L’impatto più frequentemente citato è di consentire un miglior controllo delle proprie finanze, seguito da una maggior puntualità dei pagamenti e delle bollette. Dall’indagine emerge inoltre che il mobile banking sta per molti sostituendo l’internet banking.
Non solo banking, ma anche shopping. La diffusione delle tecnologie mobili sta impattando anche il modo di fare shopping. L’indagine di ING rivela che il 58% degli europei che dispongono di uno smartphone o di un tablet ha effettuato con esso almeno un acquisto nel corso dell’anno passato. Gli italiani, con il 61%, sono nella parte alta di una classifica guidata dalla Turchia con l’84% e chiusa, forse altrettanto sorprendentemente, da Belgio (37%) e Olanda (42%). Prodotti elettronici e abbigliamento sono i prodotti più frequentemente acquistati, sia dalla media degli europei sia dagli italiani.
Attenzione alle scorciatoie. L’indagine ING evidenzia un altro fattore interessante, ma non sorprendente. Il 79% degli europei che operano con il mobile banking effettua anche acquisti con apparecchiature mobili, mentre la percentuale scende al 34% fra coloro che non operano con il mobile banking. Nel caso dell’Italia, le percentuali sono rispettivamente del 79% e del 34%.
Le innovazioni introdotte sui siti di commercio on-line, quali l’opzione di acquisto con un click dal proprio device, da un lato possono rappresentare per il consumatore un’utile scorciatoia ma dall’altro possono celare qualche insidia. La sofferenza per il distacco dal denaro, fenomeno psicologico ampiamente provato e già ridotta con l’uso delle carte di credito al posto del contante, viene ulteriormente attenuata dall’omissione dell’inserimento dei dati della carta di credito. Si può quindi essere più tentati di fare acquisti compulsivi, spesso senza ricorrere alla vecchia sana abitudine di confrontare i prezzi. L’indagine di ING ne fornisce in qualche modo conferma, indicando che il 55% degli europei (e il 56% degli italiani) riconosce che l’attivazione delle modalità acquisto con un click (la memorizzazione dei dettagli di pagamento) in un determinato negozio on-line aumenti la probabilità che il cliente completi nello stesso negozio i propri acquisti.
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