Con smartphone e tablet è facile esaurire in fretta il proprio traffico dati. Semplici accorgimenti per risparmiare sulla connessione mobile ...
Navigazione sempre più mobile. Navigare in mobilità costa, e non soltanto in termini economici. Se, ormai, la maggior parte di chi va sul web da tablet o smartphone sfrutta gli abbonamenti (spendendo – dice un recente studio Audioweb – in media 15 euro al mese), è anche vero che, superata una certa quota di megabyte, bisogna pagare la connessione senza copertura, o aspettare il rinnovo della promozione cui si è aderito. Ottimizzare il consumo di traffico dati, però, non è difficile: ecco come fare.
La prima regola, sfruttare il wi-fi. Il primo consiglio, navigare, quando possibile, sfruttando connessioni wi-fi. Bastano poche accortezze (ve ne avevamo parlato in questo pezzo) per navigare in tutta sicurezza quando si utilizza una rete pubblica. Il wi-fi, ovviamente, può essere utilizzato anche in casa, connettendosi alla rete domestica. Altro suggerimento immediato, relativo alla ricezione delle mail, è aumentare la frequenza del loro aggiornamento prevedendola, per esempio, ogni quattro/ cinque ore.
No allo streaming. Lo streaming video è uno dei maggiori responsabili del consumo di traffico dati. Poche decine di minuti di video guardati su cellulare o tablet riducono la durata della batteria (qualche consiglio per migliorarne le prestazioni lo trovate qui) e rosicchiano il traffico dati. Per non esaurirlo in poche ore, ridurre al minimo la riproduzione di filmati in streaming, soprattutto se si tratta di video in alta definizione.
Abilitare le opzioni “click-to-play”. Molti siti includono l’avvio in automatico di contenuti – video in moltissimi casi – che richiedono l’uso di plugin aggiuntivi come Java e Flash. Per impedirne il caricamento, molto dispendioso in termini di traffico dati, si può usare l’opzione click-to-play, che permette di bloccarne il caricamento a meno che non si desideri farlo. Altra accortezza, disattivare il caricamento delle immagini.
Consultare la versione mobile dei siti. La maggior parte dei siti internet ha duplice versione: una normale, l’altra per smartphone e tablet (senza contorni, con meno pubblicità e meno immagini). Consultare quella ottimizzata per la navigazione con dispositivi mobili limita al massimo il consumo di traffico dati.
Evitare gli aggiornamenti automatici delle app. Se non si disattiva l’opzione, smartphone e tablet scaricano e installano in automatico gli aggiornamenti delle app, aggiornamenti che molto spesso assorbono decine di megabyte. Per risolvere il problema, impostare l’aggiornamento manuale o consentito soltanto sotto wi-fi. Altra disattivazione che rende in termini di risparmio sul traffico dati, la disabilitazione delle sincronizzazioni, in particolare di foto e video.
Le app anti-spreco. Infine ci sono un paio di applicazioni che riducono, e di molto, il consumo dei propri byte. Onavo (gratis per tutti i sistemi operativi), per esempio, promette un risparmio di traffico dati del 60%. Il suo utilizzo è semplice: scaricata e installata, è sempre attiva in background e comprime i dati richiesti nel corso della navigazione. Altra app utilissima è 3G Watchdog, che permette di monitorare il traffico dati impostando un limite di consumo mensile, settimanale o giornaliero. Poi c’è Green Power Premium, app che permette di mandare in modalità “aereo” il telefono quando lo si ritiene opportuno, limitando al massimo traffico rete e consumo di batteria. A proposito di app, inoltre, è bene sapere che sull’Apple store chi ha iOs6 può comprare app e scaricarle in un secondo momento, quando, per esempio, si è in presenza di una connessione Adsl. Chi non ha iOs6, invece, può comprare l’app e interrompere il download, riprendendolo in un secondo momento.
Il browser. Ultima accortezza, cambiare browser. Ad esempio la versione turbo di Opera permette di caricare immagini con una risoluzione più bassa o di non caricarle affatto. In entrambi i casi, comunque, il traffico dati risulta essere inferiore, e di molto.
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