Dalla visita medica al versamento dei diritti di motorizzazione, tutto quello che serve sapere per rinnovare la licenza di guida (e quanto costa).
Quanto dura la patente. La durata della patente di guida (tipologia A e B) è stabilita dall’età anagrafica: è valida per 10 anni fino ai 50 anni di età (cioè occorre fare il rinnovo allo scadere di ogni 10 anni), per 5 anni per chi ha un’età compresa tra 50 e 70 anni, dura 3 anni se si ha un’età compresa tra i 71 e gli 80. Oltre questa soglia anagrafica il rinnovo si effettua ogni due anni.
A chi rivolgersi per rinnovare la patente. La richiesta si può fare a partire da quattro mesi prima della scadenza. Come disposto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per rinnovare la patente di guida bisogna effettuare dei versamenti alla Motorizzazione, pagare un’imposta di bollo e sottoporsi a una visita medica presso una delle strutture indicate dall’articolo 119 del Codice della Strada, ovvero medici delle Asl, medici militari, del lavoro o delle forze dell’ordine (polizia, vigili del fuoco.).
Dove ci si può sottoporre alla visita. La visita serve a stabilire se si è ancora nelle condizioni fisiche per guidare e a imporre eventuali prescrizioni, come l’obbligo delle lenti. In presenza di situazioni cliniche particolari, che possano far sorgere dubbi sull’effettiva idoneità alla guida, o per rinnovare patenti speciali, bisogna rivolgersi alla Commissione medica locale (struttura costituita presso le unità sanitarie di ogni capoluogo e che si occupa proprio di accertare il possesso dei requisiti psico-fisici per il rinnovo della patente a determinati soggetti). E’ possibile effettuare la visita anche in autoscuole, delegazioni ACI o studi di consulenza che abbiano un medico convenzionato: in questo caso si risparmia tempo, anche se ovviamente il costo aumenta perché ai costi amministrativi si aggiunge la loro parcella, che varia a seconda della struttura.
I documenti per il rinnovo. Al momento della visita è necessario portare con sé:
- attestazione del versamento di 9 euro di diritti di Motorizzazione versati sul c/c 9001 e di 16 euro di imposta di bollo sul c/c 4028 (si tratta di bollettini prestampati in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione);
- Due fotografie (formato tessera) a colori, uguali e recenti, non digitali, su fondo bianco e a capo scoperto;
- vecchia patente di guida;
- codice fiscale originale.
L’invio della nuova patente. Se l’esito della visita è positivo il medico manda in via telematica al ministero dei Trasporti il certificato, la foto, la firma del patentato e gli estremi dei versamenti. Se il controllo ha esito positivo, il medico stampa la ricevuta di avvenuta conferma di validità e la consegna all’interessato: con questo documento si potrà circolare sul territorio nazionale fino al ricevimento della nuova patente per un massimo di 60 giorni. Successivamente il ministero invia una nuova patente al titolare tramite posta assicurata con spese a carico del destinatario: dal 2013, infatti, non esiste più il tagliando adesivo da applicare sulla vecchia patente, ma ad ogni rinnovo viene creato un nuovo documento. Nel caso di mancato ricevimento della patente, entro 15 giorni dalla data della visita medica si può contattare il servizio messo a disposizione dal ministero dei Trasporti.
Quanto costa il rinnovo. Come già accennato per le pratiche di rinnovo serve un versamento di 9 euro di diritti di Motorizzazione, che si uniscono a 16 euro di imposta di bollo da pagare tramite bollettino postale e a 6,80 euro di spese postali per il recapito della nuova patente tramite posta assicurata. Si parte quindi da una base di circa 32 euro, a cui si aggiungono il costo della visita medica che varia in base al posto in cui la si fa (comunque compresa tra i 20 e i 50 euro per patenti A e B), il costo delle fototessere e quello della gestione pratiche (ad esempio nel caso delle scuole guida).
Multe per chi guida con patente scaduta. Per chi circola con la patente scaduta è previsto il ritiro della patente e una multa che va da 148 a 594 euro, come previsto dall’articolo 126 del Codice della Strada. In caso di incidente si rischia di subire la rivalsa della propria assicurazione, cioè la richiesta di rimborso delle cifre eventualmente liquidate per il sinistro.
Verificare i punti sulla patente. Per verificare quanti punti si hanno sulla patente si può consultare, previa registrazione, il Portale dell’automobilista. In alternativa si può chiamare il numero 848782782 al costo di una chiamata urbana. Si parte da 20 punti e si può arrivare al massimo a 30 con 2 punti ogni due anni se non si sono subite decurtazioni. Il punteggio perso può essere recuperato anche frequentando corsi specifici con obbligo di esame finale, corsi che in media costano circa 300 euro.
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