Prima di partire per un viaggio on the road bisogna avere i documenti in regola: ecco dove serve la patente internazionale, come averla e in che tempi
Avere la patente internazionale è la condizione fondamentale per molte vacanze: spostarsi in macchina permette di visitare liberamente più mete, spesso risparmiando. Un viaggio coast-to-coast degli Stati Uniti, un tour del Giappone, un giro delle spiagge più belle del Marocco: per tutti questi viaggi se vogliamo spostarci in auto è necessario avere una patente internazionale. Ecco come orientarsi per partire per un viaggio on the road, dai paesi europei a quelli più lontani ed esotici.
Paesi Ue ed Extra Ue, a ognuno la sua regola. Gli italiani che desiderano guidare all’estero devono rispettare regole diverse in base al paese in cui si recano. In particolare, esistono norme differenti per guidare in:
- Paesi appartenenti all’Unione Europea;
- Paesi extra UE che hanno firmato accordi di reciprocità con l’Italia in materia di conversione di patenti di guida;
- Paesi extra UE che non hanno firmato accordi di reciprocità con l’Italia in materia di conversione di patenti di guida.
Guidare nei paesi dell’Unione europea. Per guidare in uno stato membro dell’Unione europea basta la patente italiana: la condizione necessaria e sufficiente è che il documento sia valido. Se dovete rinnovare la patente, seguite questa guida, ma soprattutto ricordatevi di pensarci per tempo, qualche settimana prima della partenza.
Guidare nei paesi extra Ue che hanno firmato accordi con l’Italia. Per guidare temporaneamente nei paesi con i quali l’Italia ha firmato accordi di reciprocità in materia di patenti di guida, come per esempio gli Stati Uniti, generalmente occorre essere in possesso della patente internazionale (permesso internazionale di guida) accompagnata da quella italiana in corso di validità. Esistono alcune eccezioni: negli USA ogni stato ha regole proprie. Per esempio, alcuni stati, come Alabama e Texas, riconoscono la patente italiana, altri (come lo stato di New York) la riconoscono solo per un periodo di tempo limitato, altri ancora (come la California) richiedono la patente internazionale, che altro non è che una “traduzione” che deve sempre accompagnare il documento originale. È quindi bene informarsi prima di partire, consultando il sito dell’Ambasciata della propria meta. Se in alcuni stati basta la patente italiana, in altri, come il Giappone, è obbligatoria quella internazionale. Per conoscere l’elenco aggiornato degli stati con i quali l’Italia ha concluso accordi di reciprocità in materia di conversione di patenti di guida, visitate il sito del ministero dei Trasporti.
Come chiedere la patente internazionale. Esistono due modelli di patente internazionale: il modello “Convenzione di Ginevra 1949”, che ha validità di un anno, e il modello “Convenzione di Vienna 1968”, che ha validità di 3 anni. Entrambi i modelli vengono rilasciati dagli uffici della Motorizzazione Civile. Per avere questo documento occorre presentare:
- domanda su modello TT 746;
- attestazione del versamento di € 10,20 sul c/c 9001 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione);
- attestazione del versamento di € 16 sul c/c 4028 (bollettino prestampato in distribuzione presso gli uffici postali e gli uffici motorizzazione);
- marca da bollo da €16:
- due foto recenti, di cui una autenticata;
- fotocopia fronte-retro della patente di guida in corso di validità.
I tempi di rilascio della patente internazionale sono di circa 10-20 giorni, a seconda degli uffici.
Guidare nei paesi extra Ue che non hanno firmato accordi con l’Italia. Nei paesi che non hanno firmato accordi di reciprocità con l’Italia in materia di conversione di patenti di guida non è possibile né riconoscere né convertire la patente italiana. Per questo, è necessario mettersi in contatto con la Rappresentanza diplomatico-consolare italiana o con la Rappresentanza estera in Italia del Paese straniero, per conoscere quali siano i documenti necessari e la normativa vigente in materia. Occhio anche alla copertura assicurativa: se ci si reca in questi paesi con la propria auto (ad esempio Russia, Turchia, Marocco) bisogna munirsi della Carta verde: qui spieghiamo come fare.
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