Bastano pochi, semplici accorgimenti nell’uso degli elettrodomestici di casa e il consumo di elettricità si riduce di molto. Ecco cosa si può fare...
Elettricità più cara. In Italia l’elettricità costa il 30% in più rispetto al resto d’Europa (dati Confartigianato 2011).
Aumento in bolletta. Dallo scorso aprile la bolletta è più cara. L’Autorità per l’energia e il gas, che stabilisce il prezzo di riferimento per gli utenti che non sono passati al libero mercato, ha stabilito un aumento del 3,9% per l’energia elettrica rispetto al trimestre precedente. Questo significa un incremento di circa 16 euro l’anno a famiglia.
Energia liberalizzata. Dal 1° luglio 2007 il mercato dell’energia nel nostro Paese è completamente liberalizzato (in questo articolo di VoceArancio trovate tutte le informazioni utili). Fino a oggi quasi cinque milioni di famiglie hanno cambiato fornitore elettrico.
Tariffe a confronto. La prima cosa da fare per chi vuole spendere meno è dare un’occhiata ai vari fornitori privati. Il sito SosTariffe permette di calcolare l’offerta migliore per le proprie esigenze. Altro sito utile è quello dell’Autorità per l’energia: facendo la giusta scelta, si può arrivare a risparmiare fino al 15%.
Tariffa bioraria. Un anno fa è partita la tariffa elettrica bioraria. Come abbiamo già spiegato in questo articolo, dalle 19 alle 8 e durante tutti i weekend l’elettricità costa meno. Il cambiamento ha riguardato solo chi non è passato al mercato libero. E non è detto che sia una novità conveniente. Il Centro Tutela Consumatori di Bolzano ha calcolato infatti che per risparmiare con la bioraria occorre concentrare almeno due terzi dei consumi nella fascia agevolata.
Controllare sulla bolletta. Per sapere quanta energia si è consumata durante la fascia agevolata, basta vedere nella bolletta sotto le sigle F2 e F3.
Attenti allo scaldabagno. Il modo più semplice e diretto per abbassare i costi della bolletta è tenere sotto controllo i propri elettrodomestici. Tra questi, quello che pesa di più a fine mese è lo scaldabagno elettrico (consuma fino al doppio rispetto al modello a metano). Il primo accorgimento riguarda il termostato: le soglie da non superare sono 60° d’inverno e 40° d’estate. Oltre questi livelli si è costretti a raffreddare l’acqua prodotta con quella fredda. È poi necessario impostare al minimo lo scaldabagno quando si esce e nelle ore notturne: per questo basta un timer da poche decine di euro.
Centocinquanta litri. Fabbisogno quotidiano di acqua calda per una famiglia di quattro persone: 150 litri. Peso sulla bolletta elettrica: 600-650 euro. Un uso accorto dello scaldabagno riduce la spesa di circa un terzo.
Frigorifero sempre acceso. Il frigorifero è il secondo elettrodomestico come consumi, soprattutto perché è attivo tutto il giorno, 365 giorni all’anno. Ecco alcuni consigli utili, segnalati da Andrea Benedet in 333 euro in più al mese (Dalai editore, 2011):
• disporlo lontano da fonti di calore, come termosifoni o finestre esposte al sole;
• tenerlo lontano una decina di centimetri dai muri;
• sbrinarlo regolarmente;
• pulire di tanto in tanto la serpentina sul retro;
• regolare il termostato alla temperatura più alta consentita dalla stagione: quella ideale è fra i 3° e i 5°;
• cambiare la guarnizione se non è efficiente (basta appoggiarci un foglio, chiudere lo sportello e verificare che non scorra facilmente).
Sessanta euro l’anno. Un frigo di classe energetica A consuma circa 300 kwh l’anno, corrispondenti a 60 euro in bolletta. Se non si è attenti, la spesa può aumentare fino al 40%.
Abbassare la temperatura. Nel periodo estivo la bolletta cresce a causa dei condizionatori. Piccoli accorgimenti, banali quanto poco praticati, sono invece sufficienti per abbassare la temperatura percepita di 2° o 3°:
• creare una circolazione d’aria per la casa tenendo aperte porte e finestre;
• schermare le lastre delle finestre con una tenda leggera;
• usare il ventilatore, che consuma un sesto rispetto al condizionatore;
• schermare la parete esterna più esposta ai raggi solari: si può installare una tenda solare o far crescere un’edera;
• chiudere le persiane nelle ore più calde della giornata.
L’estate col condizionatore. Secondo un calcolo dell’Adoc, tenere acceso il condizionatore 12 ore al giorno costa in media, a fine estate, 160 euro in più sulla bolletta.
Caro frigorifero. Avere panni puliti e bollette meno salate è possibile, basta seguire anche qui poche buone abitudini:
• abbassare la temperatura di lavaggio. Con quelle alte si consuma più energia e più acqua: passando da 60° a 90° se ne va quasi il doppio. I detersivi moderni poi sono in grado di incorporare detergenti attivi anche a basse temperature;
• lavare sempre a pieno carico. Un ciclo di lavatrice costa circa 50 centesimi, se ogni settimana si riducono i carichi da due a tre, il risparmio annuale è di 25 euro;
• evitare le asciugatrici: un carico costa fino a 1,50 euro di elettricità.
Stop allo stand-by. Un risparmio sorprendente può arrivare dal gesto di spegnere tv, decoder, impianto stereo & C. dall’interruttore principale anziché lasciarli in stand-by.
La multipresa conviene. Il modo migliore per eliminare il consumo elettrico da stand-by è la multipresa a ciabatta dotata di pulsante di spegnimento che disattiva tutti gli apparecchi collegati.
Guardare l’etichetta. Prima di comprare ogni elettrodomestico è buona regola accertarsi che sull’etichetta energetica la classe segnata sia di alta efficienza (A, AA o A+++). Un’altra buona mossa è cercare l’elettrodomestico desiderato su EuroTopTen, sito che compara gli apparecchi per consumo e segnala i migliori. Le differenze sono notevoli: fra un frigo di classe A+ e un vecchio modello di fascia C ci sono 80 euro in meno all’anno.
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