Questione di tweet

Una foto, un account semplice da ricordare, la regola dei 140 caratteri. E ancora hashtag, retweet e tasti di scelta rapida: cose da sapere per usare Twitter al meglio...

4500 tweet al secondo. Ogni giorno nel mondo vengono inviati 400 milioni di tweet. Più di un quarto di milione al minuto, oltre 4500 al secondo. Numeri enormi per un social network che all’inizio di questo millennio non esisteva ancora. Era infatti il 21 marzo 2006 quando Jack Dorsey, che oggi di Twitter è amministratore delegato, inviò il primo tweet: da quel giorno gli utenti del sito di microblogging sono cresciuti in modo esponenziale raggiungendo quota 500 milioni. In Europa, per numero di messaggi scambiati su Twitter, l’Italia è prima con due milioni di connazionali che possiedono un account e circa due tweet inviati ogni secondo.

Più di un social network. Oggi Twitter è molto più di un social network. Anzi, per qualcuno è il miglior sistema per restare informati. Ogni giorno politici, intellettuali, giornalisti, persone comuni si affacciano sulla piazza virtuale, dicono la propria e raccontano il mondo. Così, i tweet hanno descritto le proteste del popolo turco e di quello egiziano ma anche catastrofi naturali come lo tsunami in Giappone. E proprio per le sue enormi, evidenti potenzialità questo strumento deve essere usato al meglio.

I consigli di Dom Sagolla. Preziosi consigli su come sfruttare questo social network arrivano da Dom Sagolla, giovane imprenditore di San Francisco che nel 2006 insieme a Dorsey e ad altri avventurieri del web ha fondato Twitter. Nel suo “140 caratteri – la guida per essere brevi con stile” (in Italia appena pubblicato da Baldini Castoldi Dalai editore), a proposito del modo migliore per usare Twitter, scrive: “La maniera migliore, quella che funziona sempre, è essere se stessi: immagina di essere sul palco davanti ai tuoi amici e alla tua famiglia: qualsiasi cosa urli, sussurri o bisbigli nel microfono si sentirà. Ma ricorda, Twitter è testo:  le inflessioni e il tono della tua voce devono essere tradotte in parole. Questo è il trucco!”.

Foto profilo e biografia. Tra le prime cose da fare quando si comincia a usare Twitter è inserire una foto profilo e scrivere una biografia di 160 caratteri al massimo. Sì, per chi vuole spingere la propria attività, ai loghi ma è bene non dimenticare che – a meno che non si tratti di oggetti molto famosi – gli utenti preferiscono interagire con persone in carne e ossa.

Non superare il limite. I tweet non possono essere troppo lunghi. In 140 caratteri bisogna essere il più possibile interessanti. Le cose curiose funzionano bene e vengono condivise molto: è un buon modo per farsi conoscere, ma non bisogna farsi prendere la mano da bizzarrie e aneddoti strani. Ricordarsi che alcuni programmi, bit.ly per esempio, permettono di accorciare i link e di recuperare spazio.

A tutto hashtag. Il simbolo # viene usato davanti alle parole chiave per trasformarle in hashtag. Quando si inserisce quel simbolo prima di una parola, quella diventa un link e fa capire agli altri che il messaggio si occupa di un determinato argomento. Cliccandoci su, gli utenti possono visualizzare i messaggi pubblicati su quell’argomento. Tutti possono creare hashtag, più gente li usa più acquistano visibilità.

Twittare con regolarità. L’ideale sarebbe postare qualcosa ogni giorno o comunque con una certa regolarità. Se si inviano 15 tweet al giorno, tutti nella stessa mezz’ora, buona parte dei propri follower non li noterà nemmeno. Chi vuole può anche pianificare in anticipo i propri tweet attraverso programmi come socialoomph.com.

Lasciare spazio ai retweet. Chi vuole che i propri messaggi siano ritwittati più volte deve scriverli ancora più brevi: chi li ripropone potrà così aggiungere commenti o considerazioni personali.

Non seguire troppe persone. Un gruppo selezionato di un centinaio di persone da seguire può già offrire un sacco di informazioni. Per iniziare, meglio cercare chi si ritiene interessante e dare un’occhiata ai suoi follower. Seguendo troppe persone si rischia di essere travolti e di non essere più in grado di gestire il proprio profilo (in ogni caso una lista di chi è bene tenere sott’occhio a inizio anno ve l’avevamo data qui).

Più Twitter più Facebook. Infine, ricordarsi che i messaggi postati su Twitter possono essere pubblicati automaticamente sulla propria bacheca Facebook tramite un’applicazione. Per scaricarla, bisogna collegarsi alla pagina ufficiale dell’app Twitter per Facebook e cliccare sul pulsante “sign in with Twitter”. Nella pagina che si apre digitare i dati di accesso a Twitter, poi cliccare sul pulsante “Acconsenti” per collegare gli account. A questo punto si torna su Facebook, dove si dovrà fornire un’ulteriore autorizzazione all’applicazione di Twitter per Facebook e installarla sul proprio profilo.

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