Pannelli solari, impianti di climatizzazione invernale, riduzione del fabbisogno energetico: come intervenire sui propri edifici per renderli più efficienti e risparmiare sulle tasse
Risparmiare con un occhio all’ambiente: è questo l’obiettivo fondamentale delle agevolazioni fiscali previste dal legislatore per gli interventi di riqualificazione energetica. Il beneficio è davvero importante e consente di pianificare i propri lavori in casa con un notevole risparmio: analizziamo quali sono le opere coinvolte e come procedere.
Cos’è l’agevolazione per il risparmio energetico. L’agevolazione relativa alla riqualificazione energetica consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires (nel primo caso per redditi di persone fisiche mentre nel secondo qualora si tratti di redditi generati da attività d’impresa) pari al 65% delle spese sostenute, da ripartire in 10 rate annuali. Facciamo un esempio pratico: nel caso in cui l’intervento costi 10.000 euro, il contribuente può detrarre in totale 6.500 euro (65% di 10.000).
Quali sono gli interventi. L’abbattimento fiscale è riconosciuto quando le spese sono state sostenute per:
1. La riduzione dell’energia necessaria per il riscaldamento: sono considerati tutti i lavori che incidono sulla prestazione energetica dell’edificio e consentono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale – cioè la quantità globale di energia richiesta per mantenere gli ambienti riscaldati – inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati nell’allegato A del Decreto 11 marzo 2008. L’importo massimo della detrazione è di 100.000 euro;
2. Il miglioramento termico attraverso interventi sugli involucri dell’edificio: in questo caso è necessario che vengano rispettati i requisiti di trasmittanza termica previsti dall’allegato B del Decreto 11 marzo 2008. Sono ammessi ad esempio la sostituzione di porte, portoni d’ingresso e infissi qualora l’opera comporti un effettivo vantaggio a livello energetico. L’importo massimo della detrazione è pari a 60.000 euro; 3. l’installazione di pannelli solari: l’obiettivo in questo caso è garantire una produzione di acqua calda a livello domestico o industriale. La detrazione non può superare i 60.000 euro;
3. l’installazione di pannelli solari: l’obiettivo in questo caso è garantire una produzione di acqua calda a livello domestico o industriale. La detrazione non può superare i 60.000 euro;
4. La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale: i lavori hanno l’obiettivo di migliorare impianti già esistenti, ad esempio attraverso pompe ad alta efficienza. È importante sottolineare che non è prevista alcuna agevolazione per l’installazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti. Il tetto massimo di detrazione è fissato in 30.000 euro.
Persone o imprese, basta possedere l’immobile. Ma chi può usufruire della detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica? I benefici spettano a persone fisiche, società di persone e di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. Tra le persone fisiche, l’agevolazione è riconosciuta ai titolari di un diritto reale sull’immobile, ma anche a condomini – per interventi sulle parti comuni – e inquilini. Nel caso in cui nei 10 anni di utilizzo dell’agevolazione si verifichino dei cambiamenti (es. vendita dell’immobile) le quote rimaste possono essere fruite dal nuovo titolare.
Come ottenere le agevolazioni. La procedura da seguire per ottenere l’agevolazione è descritta in modo puntuale nell’apposita guida dell’Agenzia delle Entrate (alle pagine 16-17-18). In sintesi, ecco i punti principali:
- Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario o postale (ad esclusione delle imprese). È fondamentale inserire la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico in modo da avere tutte le coordinate necessarie;
- A livello di documentazione sono fondamentali:
1. Attestato di qualificazione energetica: il documento contiene i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio. A partire dal 2008 non è più necessario per la sostituzione di finestre e per l’installazione di pannelli solare, mentre dal 2009 non è richiesto nemmeno per gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione;
2. Scheda informativa: nella scheda è possibile individuare i dati identificativi del soggetto e dell’edificio, la tipologia di intervento, il risparmio di energia e il relativo costo, con indicazioni delle spese professionali e dell’importo utilizzato per il calcolo della detrazione.
3. Asseverazione: è la dimostrazione che l’intervento rispetta i requisiti richiesti e la dichiarazione deve essere redatta da un tecnico abilitato o dal direttore dei lavori. – entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la scheda informativa degli interventi realizzati e una copia dell’attestato di qualificazione energetica devono essere inviati in via telematica attraverso il sito dell’Enea.
- Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la scheda informativa degli interventi realizzati e una copia dell’attestato di qualificazione energetica devono essere inviati in via telematica attraverso il sito dell’Enea.
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