Sistema duale, la scuola sposa il lavoro

È arrivato in Italia dalla Germania il modello di formazione che consente di imparare lavorando: ecco a chi si rivolge e quali istituti aderiscono.

Lo scorso 28 gennaio è partita la sperimentazione del sistema duale, modello di formazione nato in Germania che alterna scuola e lavoro. Dopo le medie, molti ragazzi possono decidere di abbinare allo studio nella scuola superiore un periodo di lavoro, soluzione che può essere particolarmente indicata per chi non vuole andare all’università, visto anche il numero crescente di professioni redditizie che non richiedono la laurea. Come funziona il sistema duale, a chi si rivolge e come si può aderire? Ecco tutte le informazioni per comprendere la sperimentazione e scegliere a quale scuola iscrivere i propri figli.

A chi si rivolge la sperimentazione del sistema duale. Obiettivi della sperimentazione sono contrastare la dispersione scolastica e favorire l’occupazione giovanile, promuovendo l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Partita a fine gennaio, l’operazione si rivolge a tutti i giovani che, concluso l’obbligo scolastico (secondo il Miur, istruzione impartita per almeno 10 anni a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni), vogliono iscriversi ai corsi di Istruzione e Formazione Professionale (cioè agli “IeFP”), negli istituti pubblici e negli Istituti professionali di Stato in regime di sussidiarietà. I corsi di Istruzione e Formazione Professionale sono prevalentemente corsi per operatori del benessere, della ristorazione, dell’abbigliamento e per operatori elettrici. Grazie alla sperimentazione del sistema duale, i giovani che si iscrivono a questi corsi potranno seguire un percorso di apprendimento nelle imprese tramite un contratto di apprendistato di primo livello. Durante il biennio di sperimentazione si calcola che circa 60mila ragazzi potranno conseguire i titoli di studio con percorsi formativi che prevedono, attraverso modalità diverse, l’alternanza tra scuola e lavoro. I Centri di formazione professionale coinvolti nella sperimentazione saranno complessivamente 300, è già online il sito ufficiale.

Attività dentro e fuori dalla scuola. Nel sistema duale l’alternanza tra scuola e lavoro si realizza con attività dentro e fuori dalla scuola. Nel primo caso si tratta di orientamento, incontri formativi con esperti esterni, ore di didattica in preparazione dello stage. Le attività fuori dalla scuola riguardano lo stage presso le aziende ospitanti. Ragazzi e ragazze sono, di massima, impegnati per un giorno nelle aule presso i centri di formazione e per il resto della settimana in azienda. L’istituzione scolastica o formativa con la collaborazione del tutor esterno valuta il percorso di alternanza e certifica le competenze acquisite dagli studenti nel percorso. Al termine del percorso vengono rilasciati attestati di frequenza, certificati di competenze e crediti. Il contratto utilizzato è quello di apprendistato.

Dove è partita la sperimentazione. La lista dei 300 centri di formazione professionale ammessi alla sperimentazione del sistema duale può essere consultata sul sito di Italia Lavoro. I centri selezionati riceveranno un contributo di 35mila euro e potranno contare sull’assistenza di Italia Lavoro. I corsi di Istruzione e Formazione Professionale cambiano di regione in regione. Per cominciare, quindi, bisogna consultare il piano annuale degli interventi del sistema educativo regionale (a questo link , per esempio, si trova quello offerto dalla regione Lazio, qui quelli della regione Sicilia). In seguito, la cosa migliore da fare è contattare l’istituto per capire in quali aziende i ragazzi potranno svolgere l’apprendistato.

 

 

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