L’abito da sposa? A noleggio. Le bomboniere? Fatte in casa. Le foto? Scattate dagli amici. Tutto sulle nozze a prova di risparmiatori....
Giugno, luglio, settembre. Mesi preferiti dagli italiani per sposarsi: secondo l’Istat, giugno, luglio e settembre.
Chi deve fare cosa. “Spettano alla famiglia della sposa: il corredo per la casa e quello personale; bomboniere e confetti; partecipazioni; abito da sposa; addobbi floreali; auto per amici e parenti; fotografie; rinfresco. Spettano allo sposo: le fedi; il bouquet per la sposa; i fiori per testimoni e padri degli sposi; l’auto degli sposi; il viaggio di nozze; la casa coniugale (acquisto o affitto e arredamento)” (Micol Fontana, Vivere con eleganza in ogni occasione).
27 mila euro. Per un matrimonio tradizionale con un centinaio d’invitati, tra inviti, foto, musica, fedi, auto, abiti da sposa e accessori, allestimenti floreali, ricevimento e viaggio di nozze si spendono circa 27 mila euro (fonte: Adoc).
600 ore. Organizzare un matrimonio porta via a una coppia 600 ore. Se fosse un lavoro impiegatizio durerebbe due mesi.
La rete, un alleato prezioso. Nonostante il cambio dei costumi e la crisi economica moltissimi italiani decidono di non rinunciare al sì, nemmeno se minacciato da un listino prezzi che spesso fa impallidire. All’amor non si comanda e, complice la rete, i fidanzati italiani possono affidarsi a un matrimonio low-cost. La bibbia di chi vuole organizzare un matrimonio senza svenarsi è la pagina http://www.quantocostaunmatrimonio.com/.
Un matrimonio a 360°. Tra i siti che più possono dare una mano a chi deve organizzare un matrimonio (o un altro tipo di cerimonia) c’è http://www.progettowedding.com/shop/index.php, il primo in Europa che si occupa di e-commerce a 360° nell’allestimento di nozze e altri tipi di ricorrenze. Tra i servizi proposti, anche la possibilità di acquistare prodotti in stock, quindi in grandi quantità (confetti, per esempio), e di risparmiare notevolmente, approfittando dei prezzi dei grossisti.
Il passaparola corre sul forum. Abiti, bomboniere e inviti si possono comprare sulle aste eBay. Sul primo sito di ecommerce in Italia le inserzioni legate al matrimonio sono più di tremila, per tutte le tasche. Ma eBay non è l’unica possibilità. Sui forum dedicati al matrimonio (sono tantissimi, http://www.lemienozze.it/forum/, http://www.forum.cosedaspose.com/, http://forum.nozzeclick.com/ solo per fare qualche esempio) si trovano una marea di consigli su come dimezzare le spese.
L’abito per lei. Per un matrimonio, uno degli acquisti più importanti è sicuramente l’abito della sposa. Sul web ci sono tanti spunti per risparmiare. Qualche esempio? Sul sito http://www.atelieralexander.it/ c’è una sezione (http://www.atelieralexander.it/Atelier-Alexander-abiti-da-sposa/Atelier-Alexander-abiti-da-sposa-Outlet/Atelier-Alexander-abiti-da-sposa-Outlet.htm) in cui si mettono in vendita gli abiti provenienti da sfilate o da campionario con sconti fino all’80%. Il sito http://magazine.eforpeople.com/index, invece, propone vestiti donati, i proventi della cui vendita vanno in beneficienza. Altra moda recente, il noleggio. Alla pagina http://www.nozzefurbe.com/nozze-low-cost/abiti-e-accessori-low-cost/guida-al-noleggio-dell-abito-da-sposa.html si trova un elenco di negozi che in giro per l’Italia permettono di affittare l’abito per il grande giorno. Vista la richiesta crescente, si occupano anche degli eventuali lavori di sartoria per adattare l’abito alle esigenze dei clienti. I prezzi cambiano in base all’abito scelto: in generale il risparmio si aggira intorno al 70%.
Una sarta per amica. Un’alternativa all’acquisto o al noleggio, per quanto riguarda l’abito da sposa, può essere la sarta. Sui forum ci sono moltissime spose che si danno consigli sulla questione (vedi http://forum.alfemminile.com/forum/mariage1/__f149424_mariage1-Ma-la-sarta-per-l-abito-da-sposa.html). In questo caso bisogna acquistare le stoffe (e qui il prezzo cambia in base alle caratteristiche del tessuto) e poi accordarsi con la sarta per la manodopera. Il risparmio può essere notevole: sul web alcune spose raccontano d’aver speso molto meno (fino ai due terzi) di quanto avrebbero fatto in negozio.
C’è anche lo sposo. Anche se la protagonista della cerimonia è la sposa, anche il futuro marito merita attenzione, a partire dall’abito. E pure il vestito dello sposo ha un prezzo variabile: se si acquista in negozio si parte da almeno 300 euro ma, ovviamente, anche questa cifra è indicativa. Molto più delle donne, gli uomini in cerca dell’abito per il grande giorno possono approfittare dei saldi. In alternativa anche gli sposi possono noleggiarsi l’abito: i negozi che permettono di affittare l’abito alla sposa (elenco disponibile alla pagina http://www.nozzefurbe.com/nozze-low-cost/abiti-e-accessori-low-cost/guida-al-noleggio-dell-abito-da-sposa.html) offrono lo stesso servizio anche all’uomo.
Dopo la cerimonia abiti all’asta. Subito dopo il gran giorno gli abiti di sposa e sposo possono essere messi all’asta. Risultato: un discreto ritorno per chi vende e un gran risparmio per chi compra.
Ricevimento e fiori. Per risparmiare sul ricevimento bisogna tenere presente che chi si sposa in un giorno infrasettimanale spende il 20% in meno rispetto a chi sceglie il fine settimana. Un’alternativa risparmiosa al ristorante (dove si spendono tra i 100 e i 130 euro a persona) può essere il wedding picnic, cioè un buffet all’aperto nel giardino di casa o in un agriturismo (per farsi un’idea si può consultare il sito http://www.weddingpicnic.it/index.asp?pagina=home). Nel primo caso si dovrà pagare soltanto il catering (circa 25- 40 euro a persona), nel secondo si dovrà tenere presente anche il costo del noleggio dello spazio (che varia di posto in posto) e pensare anche a un eventuale riparo in caso di pioggia. Per quanto riguarda i fiori, scegliendo i fiorai all’ingrosso e fiori di stagione la spesa si dimezza. In questo caso ci sono due alternative: o farsi un giro per i grossisti della propria città oppure consultare il sito http://www.lightinthebox.com/it/Offerte/Fiori_All_Ingrosso.html, che offre fiori di tutti i tipi a prezzi scontati e li fa arrivare dove si vuole.
Chi fa da sé, risparmia. Per spendere meno, le partecipazioni si possono mandare via mail. Gli invitati si possono avvisare creando un gruppo Facebook. Per quanto riguarda le bomboniere, chi ha tempo può farle da sé comprando tutto l’occorrente su siti come http://piccoleperle.it (risparmio stimato: almeno il 50% rispetto a oggetti simili acquistati in negozio). In alternativa ci si può rivolgere a enti benefici o a organizzazioni senza scopo di lucro come l’Associazione per la ricerca sul cancro (http://www.airc.it/aiutare-la-ricerca/bomboniere-solidali.asp) o Emergency (http://www.emergency.it/bomboniere-solidali/index.html).
Uno scatto è per sempre. Per le foto e il video si può chiedere agli inviati di scattare con le loro fotocamere. La selezione sarà più lunga ma sia avranno tantissimi scatti gratis. Chi non vuole rinunciare alla mano del professionista può consultare il sito http://www.tuofotografo.com/, che offre servizi fotografici in tutta Italia a partire da 599 euro, circa la metà di quanto si spende andando da un fotografo tradizionale (il prezzo dipende anche dalla quantità degli scatti e dal tipo di album scelto: più è pregiato, più si paga). In alternativa, con un po’ di pazienza, si possono spulciare gli annunci nelle bacheche online: ci sono tantissimi fotografi in giro per l’Italia che agli sposi della loro città offrono tariffe vantaggiose (guardate qui, per esempio http://www.lemienozze.it/forum/fotografo-matrimonio-low-cost-t1620.html).
Sposi con lo sponsor. Ulteriore trovata per tagliare le spese è cercarsi uno sponsor. In Italia questo fenomeno ha preso piede da poco ma c’è già chi c’ha costruito intorno un business. Un esempio? Matteo e Federica, tra i primi che in Italia hanno cercato sponsor per loro cerimonia, hanno aperto un sito, http://www.cisposiamoconlosponsor.it/, in cui offrono consigli ai fidanzati che vogliono seguire il loro esempio e spazio alle aziende che vogliono farsi pubblicità. E c’è anche http://www.nozzesponsor.it, portale che incoraggia questa formula con diverse applicazioni interattive gratuite. Le coppie interessate possono linkare il loro blog nella sezione “I blog delle coppie”, richiedere consigli e farsi pubblicità. Ma quanto si risparmia? Se ci si mette d’impegno anche qualche migliaio di euro: la cifra è indicativa perché la percentuale di sconto offerta da ogni negoziante in cambio di pubblicità varia di volta in volta. Ma com’è possibile risparmiare così tanto? Gli sposi mettono sul proprio forum e sui social network i banner pubblicitari dei negozi che accettano di sponsorizzare le loro nozze oppure fanno loro pubblicità attraverso metodi più tradizionali come volantini e passaparola. In cambio di visibilità, gli sponsor offrono sconti. E vissero tutti felici e contenti.
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