Incidenti, guasti, multe, piccole dimenticanze che possono costare caro: come comportarsi quando ci si mette al volante di un’auto condivisa
Car sharing, auto condivise e sempre più diffuse. Si trovano ovunque, si parcheggiano facilmente e si usano solo quando serve: grazie ai servizi di car sharing le auto in condivisione sono sempre più diffuse anche in Italia. I più noti sono Car2Go di Daimler e Enjoy di Eni, presenti a Roma, Milano e Firenze, ma ce ne sono anche altri che funzionano a livello locale, come Twist, per ora attivo solo a Milano. Per trovare l’auto più vicina e mettersi alla guida basta un’app, cui viene collegata la carta di credito, talvolta in abbinata a una tesserina. A fine noleggio si scala il prezzo della corsa: semplice ed economico, a patto di tenere sotto controllo alcuni aspetti.
Fare benzina seguendo le regole. Solitamente del rifornimento si occupano le società. Meglio scegliere un’auto con carburante sufficiente per il viaggio che si intende fare: se possibile, controllarne il quantitativo prima della prenotazione. Se invece il cliente si trova nella necessità (l’utente si deve fermare al distributore quando il livello del serbatoio scende sotto il 25%) di fare rifornimento, a bordo della vettura e ha a disposizione una carta carburante per rifornirsi gratuitamente. Se non si utilizza la card, la spesa sostenuta rimane invece a carico del cliente. Occhio anche alla carta carburante: perderla o danneggiarla costa 50 euro. Infine, non si può fare benzina ovunque: con Enjoy, per esempio, si deve utilizzare un distributore Eni, con Car2Go bisogna scegliere i distributori Shell e usare il fai-da-te. In caso di rifornimento fatto con Car2Go (se il livello della benzina è inferiore al 25%) si ha diritto a 20 minuti extra di noleggio a titolo di ringraziamento per il favore svolto
Che cosa succede se si perdono le chiavi o se l’auto viene danneggiata. Meglio fare attenzione a dove si mettono le chiavi delle auto in car sharing: le penali previste in caso di smarrimento variano da servizio a servizio, ma mediamente si aggirano intorno ai 300 euro. Se salendo a bordo dell’auto si trovano oggetti altrui, non bisogna rivolgersi al call center ma alle forze dell’ordine, cui va denunciato il ritrovamento. Saranno loro a risalire al proprietario e, se questi ha denunciato lo smarrimento, a fargli riavere gli oggetti persi. Se l’auto in sosta subisce un danneggiamento, ad esempio la rottura di un vetro, al contrario bisogna subito avvertire la compagnia: il danno sarà coperto dalla polizza assicurativa. Se l’auto si ferma per un guasto al motore oppure per una gomma bucata, è necessario chiamare il call center comunicando la propria posizione: l’operatore invierà un aiuto senza ulteriori costi.
Che cosa succede in caso di incidenti. Se si causa un sinistro, oltre a segnalarlo e a comportarsi secondo quanto previsto dal Codice della strada, è necessario mettersi immediatamente in contatto con il call center della società con cui è stato sottoscritto il contratto di car sharing e denunciare l’accaduto. Poi, come accade con i veicoli di proprietà, si compila la constatazione amichevole, o in caso di divergenze, si fa redigere un verbale dalle forze di polizia. Per la classe di merito del conducente non ci saranno conseguenze, anche se la compagnia con cui la società ha sottoscritto la copertura potrà rivalersi su di lui per i danni al veicolo o a terzi. Stessa procedura nel caso in cui si subisca un incidente, anche se in questo caso la compagnia di chi ha causato il sinistro si farà carico dei danni, eventualmente risarcendo il conducente del veicolo in sharing.
Se l’auto in sosta viene rubata. Se l’auto viene rubata mentre si trova in sosta è indispensabile avvertire subito la compagnia di car sharing e riconsegnare le chiavi per dimostrare di non aver lasciato il veicolo incustodito. In caso contrario si rischia di doverne risarcire il valore.
Se si prende una multa. Il conducente deve rispettare il Codice della Strada senza eccezioni. Quando parcheggia deve controllare che nelle ore successive non scattino divieti di sosta, per esempio legati al lavaggio della strada. In caso contrario, oltre alla multa e alle spese di notifica, si paga una penale aggiuntiva, compresa tra i 20 e i 50 euro.
Altri divieti da tenere presenti. Alcune penali vengono applicate in caso di comportamenti non ammessi dal contratto: fumare in auto, ad esempio, può costare 50 euro, così come parcheggiare fuori dagli spazi consentiti. Spesso sono previste penali anche per chi lascia i finestrini abbassati o dimentica le luci accese, fino a 50 euro. Nella maggior parte dei casi i regolamenti applicati al car sharing vietano e sanzionano il trasporto di animali. Infine, va ricordato che il car sharing nasce espressamente per spostarsi in città: uscire fuori dal comune o dai confini italiani può costare fino a 250 euro.
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