Il futuro della scrittura? Passa dalla voce

Quali sono e quanto costano i migliori software e app per la dettatura vocale (text-to-speech), che trasformano smartphone e pc in veri e propri dattilografi personali, per risparmiare tempo e mandare in soffitta la tastiera

Impostare sveglie, chiedere indicazioni stradali, compilare la lista della spesa. Sono alcune delle azioni che Alexa, Siri, Google Assistant o Samsung Bixby fanno al vostro posto senza problemi (ne abbiamo parlato qui). È sufficiente usare la voce e, senza esitazioni, questi assistenti virtuali portano a termine il compito. Navigare tra i menu e premere pulsanti sta diventando improduttivo. E le capacità di riconoscimento vocale possono cambiare anche il modo di scrivere, perché pc e smartphone possono essere i vostri dattilografi. Certo, i vantaggi sono noti e non stiamo rivelando la scoperta tecnologica del secolo (i software di dettatura esistono da anni). Parlare è più veloce che usare i tasti e, mentre usate la voce, potete dedicarci ad altro: magari guidare o camminare per schiarirvi la mente. Molti di voi avranno provato a far trascrivere un testo allo smartphone. Ma, forse, i risultati non sono stati esaltanti (o potrebbero essere migliori). Perché non basta scaricare un software e iniziare a dettare. Per usare questa tecnologia al meglio è necessario qualche accorgimento, che vi racconteremo in questa guida.

Sette trucchi per dettare al meglio. Partiamo da un presupposto: dettare è un’azione diversa dallo scrivere, quindi è importante:

  1. Non parlare a ruota libera. Con i software di dettatura è meglio prendersi delle pause, utili per formulare una frase a mente e poi pronunciarla a voce. È importante fermarsi dopo ogni concetto. In questo modo potrete visualizzare sullo schermo ciò che avete prodotto e prendervi il tempo necessario per correggere oppure proseguire.
  2. Usare la punteggiatura per dare un ritmo al testo. Sta a voi pronunciare “punto”, “virgola”, “nuova riga”, che il software trasformerà in segni di interpunzione. All’inizio può sembrare una seccatura, ma può diventare un espediente per separare (anche mentalmente i concetti che volete esprimere).
  3. Esprimersi in modo naturale. Dettare fermandovi dopo ogni parola, come se foste un robot di un vecchio film di fantascienza, non renderà la trascrizione più precisa. Anzi, il risultato sarà peggiore. Più sarete fluidi e userete un’intonazione “normale” più la dettatura sarà corretta. Perché, senza addentrarci nei tecnicismi, l’intelligenza artificiale di questi software ha “imparato” a comprendere il testo ascoltando conversazioni naturali.
  4. Avere pazienza con le parole straniere. Quando si usano parole di una lingua diversa rispetto a quella del testo principale, questi software – spesso – vanno in confusione e trascrivono in modo sbagliato. Nell’ultimo anno sono migliorati molto, ma è tuttora il più grosso limite di questa tecnologia. Ci sono due suggerimenti che potete sfruttare: fare lo spelling delle parole straniere oppure non inserire una nota per una successiva revisione, per esempio potrete pronunciare “correggi questa parola”.
  5. Imparare i comandi vocali. Le istruzioni per inserire grassetti, allineare al centro, cancellare, sottolineare ecc. cambiano leggermente da un software all’altro. Allora conviene dedicare un po’ di tempo a studiare questi comandi. Non sono molti e vi permettono di fare praticamente tutto ciò che fareste con mouse e tastiera. Per esempio, qui potete trovare le istruzioni per la suite Google (che vedremo tra poco).
  6. Non considerare i testi dettati come definitivi. Uno dei vantaggi di questi software e che non produrranno errori di battitura, ma i testi non saranno comunque perfetti. Rileggere un testo fa sempre bene, anche quando viene dettato a voce. Un consiglio, che renderà più semplice la correzione, è di spaziare il più possibile i paragrafi: dopo aver espresso un concetto, usate sempre il comando per inserire una nuova riga. Ciò vi aiuterà, durante la rilettura, a seguire meglio la vostra mappa mentale.
  7. Fare pratica. Questi software sono in grado di imparare da voi: più li userete, più diventeranno efficienti. Se avrete pazienza, i risultati miglioreranno con il tempo.

Dopo questi suggerimenti generali, ecco come orientarvi tra i software di dettatura più pratici.

Sfruttate ciò che avete a disposizione, gratis. La maggior parte dei sistemi operativi (per pc o mobile) oggi ha il riconoscimento vocale e potrete usarli senza investire altro denaro. A volte è una funzione che abbiamo sotto gli occhi, ma alla quale non abbiamo mai prestato attenzione. Qui come attivare la dettatura vocale su MacOS. A questo indirizzo invece, poche istruzioni per usare la tastiera dei device Android per usare la voce. E ancora, qui come attivarlo su Windows 10.

Usate la voce nei software di scrittura. Google Documenti, disponibile gratis, ha un ottimo sistema di riconoscimento vocale. Per attivarlo è sufficiente cliccare sul menu strumenti e scegliere “digitazione vocale”. Dopodiché comparirà sullo schermo un’icona con un microfono che permetterà di entrare e uscire dalla dettatura. Di recente anche Microsoft ha integrato la dettatura nell’ultima versione del celebre Word. In questo caso l’icona del microfono è ben riconoscibile sulla schermata in alto a destra (il costo di una licenza completa di Microsoft Office è ormai abbordabile da chiunque: parte da 7 euro al mese). Entrambe queste soluzioni hanno un vantaggio interessante: permettono di cambiare al volo la lingua di dettatura, così da migliorare il riconoscimento delle parole straniere.

Le soluzioni da utilizzare al volo. Se non volete registrare nuovi account oppure non avete a disposizione i vostri device e non volete rinunciare alla dettatura ecco le soluzioni che fanno per voi.

  • Dictation.io è gratuito, funziona tramite browser ed è pronto all’uso, funziona sia da pc sia da smartphone. Si basa sul motore di riconoscimento vocale di Google e non ha bisogno di registrazione. Tutto ciò che vi serve è un microfono. Poi potrete salvare, condividere sui social e stampare il vostro testo.
  • ListNote è un’app per Android pensata per funzionare con la voce. Le frasi dettate si salveranno in automatico come tanti post-it.
  • Speech Recognizer, per iOS, è un blocco note con trascrizione vocale e ha alcune funzioni interessanti: permette la traduzione in 26 lingue e salverà anche la versione vocale della nota oltre alla sua trascrizione. Utile per un ascolto rapido, per esempio quando siete in viaggio.

Dragon by Nuance. Il meglio sul mercato. Se la scrittura è parte della vostra professione e la dettatura vocale vi rende il lavoro più semplice, potete prendere in considerazione un investimento di 150 euro per uno dei pacchetti Dragon: sono le soluzioni più avanzate quando si tratta di accuratezza e ricchezza di funzionalità. Questi software vi permettono di gestire il pc senza toccare la tastiera, di navigare sul browser con la voce e includono vocabolari tecnici (come quelli medico e legale), permette anche di trascrivere al volo note vocali e tanto altro. Ne esiste anche una versione mobile (Dragon Anywhere) che costa circa 15 euro al mese.

E voi? In che modo vi è utile la dettatura vocale? La utilizzate per prendere appunti o per scrivere testi più lunghi? Raccontatecelo nei commenti.

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