Hai familiari a carico? Ecco cosa puoi detrarre

Quest’anno la scadenza per presentare la tua dichiarazione dei redditi è stata posticipata al 30 settembre. Qui approfondiamo le spese per i familiari a carico che puoi portare in detrazione

Dopo le spese mediche, le spese per i figli, le spese universitarie e le detrazioni su mutui e affitti, in questo articolo affrontiamo le detrazioni di cui puoi godere riguardo i familiari a carico. Partiamo dalla definizione.

Chi sono i familiari a carico? Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2019 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni che nel 2019 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili. Dal punto di vista soggettivo, sono a carico i familiari – coniuge e figli naturali, adottivi, affidati o affiliati – e i cosiddetti “altri familiari”.
In quest’ultima categoria rientrano nello specifico:

  • il coniuge legalmente separato
  • i fratelli e le sorelle (anche unilaterali)
  • i genitori (compresi quelli adottivi)
  • i nonni e le nonne
  • i nipoti
  • i generi e le nuore
  • il suocero e la suocera

Esiste però una differenza tra i gradi di parentela: a fini fiscali, escludendo coniuge e figli, gli “altri familiari” devono avere la stessa residenza del dichiarante o ricevere da questo assegni alimentari.

Figli, limiti e percentuali di detrazione. Non esistono limiti d’età, necessità di studio o tirocinio: i figli – nel rispetto dei limiti di reddito – sono sempre considerati familiari a carico. La detrazione per i figli va ripartita al 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati. In alternativa, e se c’è accordo tra le parti, si può scegliere di attribuire tutta la detrazione al genitore che possiede il reddito più elevato. Questa possibilità permette a quest’ultimo, come per esempio nel caso di “incapienza” dell’imposta del genitore con reddito più basso, di sfruttare per intero le detrazioni.

Detrazioni, ecco le cifre. Le detrazioni per i familiari a carico sono regolate a livello legislativo dall’art. 12 del D.P.R. 917/1986 e variano a seconda del reddito del contribuente e del membro della famiglia coinvolto. Vediamo i casi specifici:

  • coniuge: hai diritto a una detrazione di 800,00 euro se il tuo reddito complessivo non supera i 15.000 euro; parliamo invece di 690,00 – 720,00 euro se il tuo reddito è compreso tra 15.000 euro e 80.000 euro.
  • figli: la detrazione varia da 1.220 euro per ogni figlio di età inferiore a tre anni a 950 euro, se il figlio ha un’età pari o superiore a tre anni; se in famiglia ci sono più di tre figli a carico, questi importi aumentano di 200 euro per ciascun figlio. Nel caso in cui vengano riconosciute disabilità ai sensi della legge n. 104 del 1992, avrai diritto all’ulteriore importo di 400 euro. Qui puoi trovare tutti i dettagli.
  • altri familiari: la detrazione prevista è pari a 750 euro per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro diminuito del reddito complessivo, e 80.000 euro.

Come inserire i dati nel 730 precompilato. Se quest’anno hai scelto di accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata, qui puoi trovare le istruzioni dettagliate per inserire i dati relativi a coniuge, figli e familiari a carico.
Nel rigo 1 dovrai indicare i dati relativi al coniuge e i mesi del 2019 in cui è risultato a carico.
Dal rigo 2 al rigo 5 invece, potrai inserire i dati relativi ai tuoi figli e ai familiari a carico, dai dati identificativi come il codice fiscale, alla percentuale di detrazione spettante qualora condividessi tali detrazioni con il/la tuo/a coniuge.

E tu? Quali spese sui familiari a carico vorresti che fossero inserite nella dichiarazione dei redditi?

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