Stipendio, guadagni abbastanza?

Studi di settore, calcolatori e altre risorse per capire se la propria retribuzione è adeguata alle proprie mansioni e alle dimensioni dell’azienda

Secondo il recentissimo Salary Satisfaction Report elaborato dall’Osservatorio Job Pricing, gli italiani ritengono di guadagnare meno di quando dovrebbero. Capire se il proprio stipendio è adeguato non è semplice, sia perché l’offerta è ampia sia perché molte volte non si considera il peso dell’inflazione. Eppure, avere capire questo aspetto permette di prendere scelte importanti, come quella di decidere di cambiare lavoro o di chiedere un aumento. In rete ci sono numerose risorse che analizzano diversi fattori e permettono di capire se la propria retribuzione è adeguata, ecco le principali.

Job Pricing, il portale che aiuta lavoratori e imprese. Pochi click e l’Osservatorio Job Pricing è in grado di dare molte informazioni sul proprio stipendio: basta inserire alcuni dati sulla propria professione e il ruolo ricoperto in azienda e il calcolatore risponde. Lo stesso si può fare rispetto ai propri colleghi, magari di altre aziende, o ai propri superiori per capire se la busta paga è davvero in linea con l’offerta di mercato. In più, il sistema è in grado di calcolare l’incremento dello stipendio mettendolo in relazione con l’andamento dell’inflazione. Jobpricing offre una mano anche a chi deve negoziare la retribuzione per un nuovo lavoro (anche l’ultimatum “prendere o lasciare” può nascondere margini di crescita) e a chi vuole chiedere un aumento di stipendio. Jobpricing può essere usato come strumento dalle stesse aziende, suggerendo il corretto allineamento fra retribuzioni, mansioni e responsabilità.

Quanto mi pagano, il sito che aiuta a capire se si può guadagnare di più. Quanto mi pagano nasce dalla volontà di rispondere a domande molto ricorrenti: “mi pagano bene?” e soprattutto “potrei chiedere di più?”. In modo gratuito e anonimo questo sito confronta le retribuzioni sulla base di area geografica di riferimento, settore di riferimento dell’azienda nella quale si lavora, dimensioni dell’azienda, anzianità nella posizione, età, sesso. Il metodo è molto semplice: basta inserire i propri dati e seguire le istruzioni. Alla fine del percorso si otterranno l’indicazione dello stipendio massimo rilevato, di quello minimo, e lo stipendio medio di riferimento. L’indicazione sarà tanto più precisa quanto più precisi saranno i dati immessi: un sistema automatico provvederà a identificare e a rifiutare i dati considerati “inverosimili”.

Il Mio Stipendio, il calcolatore per scoprire il proprio valore di mercato. Molto utile anche il portale Il mio stipendio del gruppo Il Sole 24 Ore, che permette di scoprire il proprio valore di mercato, verificare l’impatto dell’inflazione sulla propria retribuzione e, ancora, di conoscere la retribuzione media nazionale per la propria professione. In pratica si tratta di un vero e proprio report su misura per sapere quanto le aziende sono disposte a pagare la propria professionalità. In più si può verificare l’impatto dell’inflazione sulla propria retribuzione e, ancora, la retribuzione media nazionale della propria professione.

Il tuo salario, il portale per capire come funziona il mondo del lavoro. Nato nel 2004, Il tuo salario aggiunge ai dati su stipendi e retribuzioni molte informazioni sulle leggi che regolano il mondo del lavoro. In home page ci sono più sezioni: stipendio, diritto del lavoro, carriera, e poi tutta una serie di news sulla retribuzione. A proposito dello stipendio, il sito permette di analizzarne l’ammontare, di conoscere gli stipendi medi per settore e di fare una media tenendo conto del costo della vita.  Attraverso una serie di questionari si può controllare a quanto ammonta l’eventuale divario retributivo di genere e, ancora, conoscere in modo più approfondita i propri diritti in fatto di ferie, maternità, malattia, previdenza.

 

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