Viaggiare gratis con la sharing economy

Da Bed&Learn a Housecarer, le piattaforme per avere e offrire ospitalità da altri viaggiatori di tutto il mondo in cambio di servizi.

Il turismo vive sempre di più online, come dimostra un’analisi del Parlamento europeo, che a inizio 2015 ha censito sul web ben 500 piattaforme turistiche, l’11% delle quali riguardava i viaggi e gli alloggi. Ma l’evoluzione naturale del mondo dei viaggi online è venuta con la sharing economy: offrire e trovare alloggio gratis in cambio di servizi vari, che possono essere lezioni di inglese o di cucina, lavoretti più strutturati, o ancora ospitalità gratuita per chi è disposto a prendersi cura di piante e giardino di casa. Ecco i portali che permettono ai viaggiatori di scambiarsi ospitalità e servizi in tutto il mondo.

Bed&Learn, per viaggiare gratis insegnando. Piattaforma online cui si accede previa iscrizione (gratuita), Bed& Learn abbina la possibilità di risparmio alla valorizzazione del sapere. Il sito si compone di sole sezioni: “viaggia” e “ospita”. Nella prima, il viaggiatore che desidera insegnare qualcosa specifica la propria competenza. Nella seconda, chi offre ospitalità indica che cosa vuole imparare. Per entrambe le categorie è possibile inserire uno o più annunci: chi mette a disposizione le proprie capacità riceverà ospitalità gratuita in cambio di lezioni. Se non si ha un letto a disposizione, poco male: a chi viaggia si può garantire anche un pasto o un servizio (come la visita guidata ai monumenti della città). L’offerta si rivolge a privati, alberghi e B&B. L’utilizzo di Bed&Learn è completamente gratuito e non richiede alcun costo per la pubblicazione degli annunci. Gli annunci rimarranno disponibili sul sito per 60 giorni dopo la data di pubblicazione con la possibilità di rinnovo per altri 60.

Piattaforme per fare house sitting. House Carers è un sito internazionale dove è possibile proporsi come house sitters per prendersi cura di una casa durante l’assenza dei proprietari. Per diventare house sitter occorre iscriversi. L’iscrizione è gratuita, e anche inserire l’annuncio della propria casa non costa niente. Identità e indirizzo preciso sono protetti per garantire la privacy: la negoziazione tra le persone che decidono di scambiarsi la casa per le vacanze è privata e individuale. Molto simile in linea di principio è Mind My House: perfetto per chi ama gli animali o è bravo nei lavoretti domestici e vuole girare il mondo gratis. Il funzionamento è semplice: i proprietari di case disseminate in tutto il mondo partono per periodi più o meno lunghi e lasciano l’abitazione a chi si offre di prendersi cura del giardino, del terrazzo e di eventuali animali domestici. L’home sitter si presenta, mostra le proprie credenziali, dà il periodo di disponibilità, e il gioco è fatto. L’iscrizione al sito costa 20 dollari l’anno.

Wwoof.net, per chi ama la campagna e il bio. Acronimo di “World Wild Opportunities on Organic Farm”, Wwoof è l’associazione internazionale che mette in contatto Host, imprenditori di agricoltura biologica che ospitano, e Wwoofer, viaggiatori che mettono a disposizione la propria manodopera in cambio di ospitalità in tutto il mondo. Per diventare Wwoofer occorre avere almeno 18 anni e pagare una quota associativa (35 euro comprensivi di assicurazione) che dà diritto a una tessera della durata di un anno e alla lista degli Hosts aderenti. Le modalità di soggiorno, vitto, mansioni e orari possono cambiare da azienda ad azienda e si definiscono con i singoli Hosts: in alcuni casi, per esempio, si alloggia in una stanza della casa dell’azienda ospitante, altre volte può essere disponibile solo una roulotte o una tenda. In cambio di vitto e alloggio bisogna garantire 4-6 ore di lavoro al giorno.

 

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