Comprare capi e oggetti di seconda mano fa bene all'ambiente e alle tue tasche. E ti dà la possibilità di trovare pezzi unici. Ti suggeriamo le migliori app dove acquistare, vendere e fare affari
Se sei un estimatore del vintage, sappi che nei prossimi anni potresti avere una concorrenza spietata. L’ultimo Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa fotografa un’Italia sempre più attenta quando si parla di abiti e accessori second-hand. I dati parlano chiaro: il 54% degli italiani ha comprato o venduto oggetti di seconda mano. Parliamo di una cifra pari a 23 milioni solo nel 2020. Di questi il 14% ha fatto la sua prima esperienza lo scorso anno.
Usato, un mercato in crescita
Se pensi che sia una tendenza momentanea o riservata a una nicchia di appassionati, dovrai ricrederti. Infatti l’ondata di passione per l’abbigliamento e gli accessori di seconda mano è destinata a durare. L’usato è capace di generare volumi importanti di vendite e, non meno importante, ti aiuta a risparmiare. Non proprio un fattore di poco conto, soprattutto se si considera che – secondo Il Sole 24 Ore – attualmente il vintage è un mercato quotato 24 miliardi di dollari. Il valore è destinato a raddoppiare nel 2023, quando si prevede che possa arrivare a superare i 50 miliardi.
Il guardaroba è sempre più vintage
Anche il crescente interesse dei consumatori conferma questo trend. Secondo The Consumers Behind Fashion’s Growing Secondhand Market, un altro report annuale, nei prossimi anni è destinata a crescere la percentuale di chi sceglierà il vintage. La quota di capi di seconda mano nei nostri guardaroba è destinata ad arrivare al 27% nel 2023 (mentre nel 2020 si fermava al 21%).
Perché scegliamo di comprare second-hand
Cosa spinge tanti consumatori ad acquistare vintage? Come prima cosa la possibilità di risparmiare, fattore chiave soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia. In secondo luogo, c’è la possibilità di accaparrarsi prodotti di lusso a prezzi accessibili.
C’è poi anche la ricerca del pezzo unico o raro: una prerogativa esclusiva del second-hand. Infine, le ragioni dietro questo boom del vintage sono da ricercare nel crescente interesse dei consumatori verso tematiche ambientali. Una sensibilità che è sempre più marcata tra la Generazione Z e tra i Millennials come testimonia l’Osservatorio Second Hand Economy, secondo cui il 93% dei giovani che acquista capi e accessori vintage lo fa per fare una scelta sostenibile.
Economia circolare e usato: il binomio perfetto
Se scegli di acquistare second-hand decidi in primo luogo di dare un contributo importante alla lotta contro gli sprechi. Ad esempio, aiuti a prolungare la vita di capi e oggetti che finirebbero per inquinare, anche se smaltiti correttamente o riciclati. Non sottovalutare, infatti, che gli impianti che trattano gli indumenti utilizzano energia e risorse. Questo significa immettere nuove quantità di CO2 nell’atmosfera. Insomma, oltre a essere di moda, gli acquisti vintage ti aiutano a essere più green. Pertanto, se vuoi impattare meno sull’ambiente, scegli piattaforme che operano in ambito locale o nazionale. Eviterai così che i capi macinino distanze eccessive per arrivare fino a casa tua.
Vinted, moda e tutto per la casa
Complice una massiva campagna pubblicitaria, Vinted è una delle piattaforme più note per il vintage. Nata in Lituania, ora l’app può contare su una community composta da 45 milioni di utenti a livello globale. Su Vinted va forte la moda, ma anche tessili, stoviglie e libri.
Wallapop, dagli abiti ai videogiochi
Dopo il debutto in Spagna nel 2013, a settembre 2021 è arrivata in Italia anche Wallapop. In breve tempo l’app è già diventata un must-have per chi sostiene l’economia circolare. La community del Wallapoppers è composta da oltre 15 milioni di utenti che hanno dato una seconda vita a 180 milioni di articoli. Non solo abbigliamento e accessori, ma anche elettrodomestici e videogiochi.
Depop, moda second-hand dal 2011
Depop è stata una delle piattaforme pioniere in ambito vintage, almeno sul territorio nazionale. Forse anche perché è stata fondata proprio in Italia nel 2011. L’app trattiene il 10% dell’importo di quanto venduto, il venditore deve poi occuparsi della spedizione. Il vintage è il comparto che va per la maggiore, tuttavia col tempo Depop si è evoluta. Ormai è diventata una vetrina imprescindibile per tutti i brand di moda.
Vintag, spazio a design e tecnologia
Simile a Depop, è 100% italiana anche Vintag. L’app propone, oltre a una selezione di abbigliamento e accessori, anche sezioni dedicate a design, modernariato e tecnologia d’epoca. Insomma, un vero gioiello se stai cercando autenticità e qualità.
Vestiaire Collective, pezzi unici dei grandi brand
Se sei un amante del lusso e dei capi super esclusivi, Vestiaire Collective è il primo punto di riferimento. La piattaforma permette infatti di trovare tantissime offerte con una selezione quotidiana di oltre 3.000 articoli. Un team di stylist verifica anche l’autenticità dei capi venduti, per evitare contraffazioni. Nel caso in cui decidessi di vendere qualcosa, quindi, dovrai inviarlo agli uffici di Vestiaire Collective. Sarà cura del team gestire la logistica e la spedizione di quanto venduto per consegnarlo all’acquirente.
Borse e scarpe, l’usato di Lampoo
Se cerchi borse, scarpe e capi di lusso, un’altra realtà da tenere sott’occhio è Lampoo. Si tratta di un sito e-commerce chefunziona in maniera simile a Vestiaire Collective. Un team di Luxury Manager gestisce il processo di acquisto dei prodotti sulla piattaforma dopo aver valutato i capi messi in vendita dagli utenti. Esiste anche un negozio fisico dove poter acquistare i capi di Lampoo in zona Brera a Milano.
Usato “a chilometro zero”: le realtà territoriali
Oltre ai nomi storici del mercato vintage online, come eBay e Subito.it, puoi trovare anche realtà più legate al territorio, come Shpock. Lanciata nel 2012, è la piattaforma di riferimento dove puoi vendere e acquistare accessori e abbigliamento – ma non solo – risparmiando sulle spese di spedizione. L’intento è principalmente quello di mettere in contatto domanda e offerta localizzando venditori e acquirenti, così da agevolare le consegne a mano.
I mercatini delle pulci: paradiso dei vintage lovers
I mercatini delle pulci sono da sempre il riferimento per tutti gli appassionati di vintage. La cosa migliore è fare una ricerca per capire quali sono i più forniti che vengono organizzati nella tua città. Milano è da sempre attenta a conciliare fashion e sostenibilità. Qui, tra le tante realtà dove puoi acquistare vintage, è particolarmente di moda l’hipster East Market che organizza un mercatino fisico in diversi momenti dell’anno. C’è anche il Mercatino Penelope, molto noto dagli appassionati di design e modernariato.
Sei attento alla sostenibilità quando fai shopping? Ti capita di acquistare abbigliamento vintage? Hai siti o negozi dove comprare pezzi unici? Condividili con la community tra i commenti!
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