Un pizzico di intraprendenza e una buona idea: ecco gli ingredienti che hanno dato vita a società pensate per fornire i servizi più disparati a genitori a caccia di risparmio e di tempo.
Stando all’ultimo report di Infocamere, nel 2014, il numero delle start up a prevalenza femminile sono state 477 (il 12,9% del totale), laddove ben il 44,6% di queste presentano nella compagine societaria o tra i suoi amministratori almeno una presenza in rosa. E molte di queste realtà sono fatte proprio da mamme per le mamme.
Ecco qualche azienda che si è distinta per originalità e/o successo:
- Mukako è una parola che deriva dalla fusione di due termini finlandesi e significa la scatola che ti accompagna. Con queste premesse due giovani mamme hanno pensato bene di portare anche in Italia la famosa baby box che in Finlandia viene donata dallo Stato a ogni nuovo nato (non a caso, stando all’ultimo rapporto di Save the Children, le mamma finlandesi sono anche le più felici al mondo). Per adesso è possibile stipulare un abbonamento per la consegna mensile a domicilio di pannolini (già un bel risparmio di tempo per una neomamma!), ma in futuro sarà possibile ordinare sul sito anche altro tipo di servizi, compresa la compravendita di articoli di puericultura. Per ora potete abbonarvi a box a partire da 42 o 63 euro al mese, a seconda che si scelga la marca di pannolini Chicco o Pampers Progressi.
- I Dodini è l’idea venuta a tre mamme, Silvia, Caterina e Lorenza, che hanno creato una piattaforma online dove creare la favola perfetta, ovvero quella dove i protagonisti sono i vostri figli. Al prezzo di 18 euro e 50 si può ordinare una storia su misura, che grazie ai contributi fotografici, trasformerà vostra figlia in una principessa o il vostro bambino in un coraggioso cavaliere.
- Family Nation mette assieme una mamma e un papà che nella vita sono anche una coppia. Sono Emilia e Aiden e che, dopo tanti anni passati all’estero a lavorare per l’ONU, hanno dato vita a questo e-commerce dedicato ai più piccoli, tenendo conto proprio del loro background. Qui trovate prodotti da tutto il mondo, che non siano solo belli ma anche “buoni” ovvero con una particolare attenzione all’etica che sta dietro alla loro realizzazione.
- HipMums, due mamme che hanno propongono un modello simile a quello dell’Armadio Verde di cui abbiamo già parlato, con la differenza che qui si vende e non si scambia. Il tutto rigorosamente online. I capi usati per bambini vengono visionati e igienizzati e poi rimessi in vendita (in conto vendita, per cui guadagnano sia il negozio che voi che vendete). Inoltre vengono accettati indumenti di tutte le marche, anche quelle low-cost come H&M e Ovs.
- ItalyForKids realizza mappe pensate solo per i bambini. Si tratta di un modo divertente per coinvolgere i figli piccoli quando si esplora una città. Perché viaggiare è una passione soprattutto di noi adulti – tanto più quando si tratta di visitare un museo – e allora due mamme, Sara e Donata, hanno pensato che la maniera più facile per coinvolgere anche i propri figli, fosse proprio quella di realizzare dei percorsi ad hoc.
- Mammafit. Due amiche emamme laureate in scienze motorie, una italiana e una brasiliana, che sanno bene quanto si tenda a trascurare la propria forma fisica subito dopo il parto. Loro sono le promotrici della corsa col passeggino qui in Italia e a tal proposito hanno una rete di collaboratrici per organizzare sessioni in tutta Italia. I costi d’iscrizione ai corsi variano molto da città in città. Per darvi un’idea, due mesi di corso, due incontri a settimana, ai giardini di Porta Venezia a Milano costano 130 euro in primavera, 90 euro in autunno.
- Mammamenia è l’intuizione della neomamma Filomena, che di recente con il suo progetto è stata anche protagonista del talent show dedicato alle start up Shark Tank di Italia Uno. La sua idea risponde alla domanda: “Cos’è che manca di più a una mamma?” e la risposta è il tempo. Per questo sul suo sito offre dei pacchetti di “coccole digitali” da regalare: servizi che vanno dalle pulizie allo stiro, dal parrucchiere alla baby sitter. La cosa bella è che la mamma che lo riceverà potrà usarlo quando meglio crede, senza limiti di tempo.
- Mumadvisor è un’idea arrivata nel mezzo della notte a Silvia Esposito, circoscritto per ora alla città di Milano, che si ispira al più noto Tripadvisor. L’idea è quella di raccogliere in un sito le recensioni e le esperienze delle mamme, soprattutto quando si parla di asili e di scuola, temi su cui una mamma non ne sa mai abbastanza. Ma nel sito potete trovare anche le opinioni utili su altri servizi dedicati ai bambini, come corsi, negozi e locali. Speriamo possa approdare presto in tante alte città.
- Le Cicogne, altra idea che semplifica non di poco la vita alle mamme, pensata da altre mamme per la ricerca della babysitter perfetta. Non è mai stato semplice scegliere a chi affidare i propri figli e in più, oggi, i genitori sono sempre più esigenti: la baby sitter deve parlare anche inglese? Oessere disposta a fare qualche pulizia in casa? Nessun problema, almeno questo è quello che garantiscono da questa piattaforma dove mamme e papà mettono il proprio annuncio e le nannies si candidano. Così è possibile effettuare una prima scrematura già online, consultando i loro profili e le valutazioni.
- Networkmamas fondato da Cristina Interliggi è una piattaforma dove le mamme mettono a disposizione le proprie competenze. Si acquistano servizi e consulenze online: si va dall’avvocato all’insegnante yoga. Il tutto rigorosamente via Skype. Un’idea venuta a Cristina per reinventarsi dopo aver perso il proprio impiego di grafica. Quando si dice “fare di necessità virtù!”.
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