Descrivere con cura il proprio percorso lavorativo, scegliere la foto giusta e, ancora, usare l’instant messaging e sfruttare Pulse: consigli per ottenere il massimo dal social network dei professionisti.
Un social network che punta a costruire relazioni con vocazione professionale: sono sempre più numerose le aziende che usano LinkedIn per selezionare personale e contattare potenziali dipendenti. Presente in oltre 200 paesi, a gennaio 2009 LinkedIn contava già circa 30 milioni di utenti, diventati 400 milioni poche settimane fa. Proprio per i suoi enormi numeri, LinkedIn, definito dal Guardian un vero e proprio “elevator pitch” (ovvero uno strumento per “vendersi al meglio in poco tempo”), può diventare una grande opportunità per mettere in vetrina competenze, passioni ed esperienze. Unica condizione, saperlo usare al meglio.
Inserire una foto professionale. Visto che l’obiettivo è farsi conoscere, su LinkedIn occorre metterci la faccia. Evitare, quindi, foto poco chiare, scatti in cui ci si mostra scomposti e, ancora, quelli troppo ritoccati. Preferire primi piani, in cui si appare sereni e amichevoli, non troppo seri. Rispetto all’abbigliamento, poi, è bene pensare che il proprio profilo potrebbe essere costantemente sotto la lente di potenziali datori di lavoro: per questo, niente shorts, canottiere, infradito e scollature esagerate.
Dare informazioni chiare e originali. Presentare con chiarezza il proprio percorso professionale (con un occhio alla privacy) e le proprie aspirazioni per il futuro indica che la persona ha a cuore il proprio destino lavorativo e che si sta ponendo domande sul proprio percorso. In altri termini, dimostra che il candidato è aperto al dialogo, propositivo, ha una visione chiara di sé e dei propri obiettivi. Per apparire consapevoli del proprio ruolo e delle proprie responsabilità è bene descrivere in modo chiaro le esperienze professionali: nel campo riservato al Riepilogo conviene scrivere un riassunto di 5/6 righe individuando le principali competenze. È importante raccontarsi in maniera non scontata: nel presentarsi è bene essere personali e, in caso ci si proponga per ruoli creativi, dimostrare di esserlo.
Aggiornare con regolarità il proprio profilo. Come scriveva il Guardian, iscriversi a LinkedIn senza aggiornare con regolarità i propri contenuti equivale a pretendere di rimettersi in forma semplicemente iscrivendosi in palestra. Gli aggiornamenti danno visibilità ai profili perché permettono di apparire sulla bacheca degli altri utenti: conviene approfittarne, aggiornando regolarmente competenze, lingue, mansioni professionali, nuovi progetti o clienti. Il profilo può essere personalizzato aggiungendo esperienze di volontariato, premi vinti, interessi, progetti, certificazioni e pubblicazioni: più dettagli si aggiungono, meglio ci si presenta al mondo.
Personalizzare l’Url. Cliccando su “Profilo” e su “Modifica profilo” è possibile visualizzare l’Url permanente alla propria pagina LinkedIn, quello che cioè appare immediatamente sotto la foto. Cliccando su “Modifica” e poi su “Personalizza l’Url del tuo profilo pubblico” si può cambiare la sequenza che identifica l’indirizzo della pagina come si preferisce: inserendo il proprio nome e cognome, il progetto su cui si sta lavorando o, ancora, un elemento in grado di rimandare esclusivamente a se stessi. Si tratta di un primo passo verso il “personal branding”, ovvero la creazione del proprio inconfondibile marchio personale.
Seguire gruppi e aziende legati ai propri interessi. Secondo il Graduate Recruitment Bureau del Regno Unito, l’agenzia indipendente per l’occupazione dei laureati, per dare una svolta alla propria presenza su LinkedIn è fondamentale collegarsi alle aziende e ai gruppi di professionisti legati ai propri interessi. Dopo l’iscrizione, è bene cercare i gruppi per i quali si vorrebbe lavorare e seguirli. Ancora, individuare tra i propri contatti quelli che sono connessi a queste compagnie e interagire con loro, per esempio seguendone gli aggiornamenti e commentandoli.
Usare l’instant messaging. L’instant messaging di LinkedIn permette di inviare messaggi velocemente e creare conversazioni (anche) di gruppo. Con questo servizio, in pratica, gli interessati possono mandare emoticon, grafiche, file e rendere più informali anche gli incontri di lavoro. Con l’instant messagging il sito mira a intensificare i rapporti tra gli utenti e a far emergere nuove opportunità lavorative. Il prossimo step del social network, come si intuisce in un post di qualche settimana fa, dovrebbe consistere nell’affiancare all’utente un assistente virtuale che gli consigli con chi chattare.
Sfruttare Linkedin Pulse. Pulse è il blog che LinkedIn mette a disposizione della sua rete di utenti, permettendo di postare direttamente sulla piattaforma e non più solo su siti esterni. Si tratta di una funzione che consente di mettere in evidenza il proprio profilo, ricevere un maggior numero di visite, aumentare il numero di collegamenti e, di conseguenza, aumentare la possibilità di essere notati. I post di Linkedin Pulse vengono infatti indicizzati su Google e possono portare visite.
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