Gli ETF, Exchange Traded Fund, sono strumenti finanziari che permettono di replicare l’andamento di un indice o di un mercato. Ecco come funzionano e i vantaggi per l’investitore
Gli ETF (acronimo per Exchange Traded Fund) non sono altro che strumenti finanziari negoziati in Borsa che permettono di replicare l’andamento di un determinato mercato o di un indice che, proprio per come è costruito, non è acquistabile direttamente sul mercato.
Perché replicare un indice? Il vantaggio di un ETF è che replica un determinato sottostante: questo consente l’investitore di prendere una posizione su un indice di mercato, un settore, un’area geografica o una materia prima attraverso una sola operazione di acquisto o di vendita, risparmiando così tempi e costi. L’obiettivo è ottenere un rendimento molto simile a quello dell’indice di riferimento, senza comprare singolarmente tutti i titoli appartenenti a quell’indice o a quel settore. Se, ad esempio, voglio prendere posizione sul settore tech americano (perché penso che questo settore sarà in grado di fare ‘meglio’ rispetto agli altri) non dovrò comprare necessariamente un paniere di titoli rappresentativi del settore, in quanto inciamperei in costi elevati, ma potrò comprare l’ETF che replica il settore tech a stelle e strisce.
Altri vantaggi degli ETF. Gli ETF piacciono molto al mercato, perché sono strumenti semplici, utili e soprattutto poco cari. Questi strumenti godono di alcune proprietà dei titoli azionari e dei fondi comuni di investimento senza ereditarne i punti deboli:
- Il primo vantaggio degli ETF è che vengono scambiati di continuo nei mercati, questo ne permette acquisto e vendita nello stesso giorno; in gergo ci si riferisce a questo con il termine liquidità, cosa da non sottovalutare quando si ha bisogno di smobilizzare in modo veloce il proprio investimento senza dover incorrere ad eccessive perdite.
- Il secondo vantaggio è quello di avere delle commissioni ridotte in quanto, come detto in precedenza, l’obiettivo di questo strumento è quello di replicare un indice e non di batterlo (detto in gergo sovra-performare), obiettivo dei fondi comuni.
- Il terzo vantaggio degli ETF è la grande trasparenza offerta da questi strumenti finanziari. L’unica ‘promessa’ fatta dagli ETF è di replicare al meglio un determinato mercato o settore. Inoltre i costi di gestione associati a questo strumento sono espressamente indicati nel prospetto informativo, mentre quelli di negoziazione sono indicativamente gli stessi previsti per le azioni.
- Il quarto vantaggio consiste nel dare accesso a un mercato che altrimenti un risparmiatore potrebbe non avere; con gli ETF questo rischio si riduce. Infatti, essendo gli ETF strumenti quotati su Borsa Italiana, sono generalmente sempre disponibili anche ai piccoli risparmiatori, anche con lotti di negoziazione ridottissimi.
I metodi di replica e la precisione degli ETF. Gli ETF rispecchiano la performance dell’indice sottostante, dal momento che lo replicano. Ma come? In linea di massima si distinguono due metodi di replica: fisica e sintetica. Con la replica fisica l’ETF includerà l’acquisto di tutti i titoli contenuti nell’indice con il relativo peso percentuale (replica completa) oppure solo una selezione rappresentativa (replica ottimizzata) magari perché i titoli che formano un indice sono tanti (ma tanti) ed alcuni hanno un peso molto irrilevante rispetto al totale; di conseguenza si scelgono i primi “n” strumenti rappresentativi che catturano “il grosso”. La replica sintetica è un po’ più complessa. In poche parole l’ETF stipula un accordo (in inglese “swap”) con una controparte (una banca d’investimento), che garantisce all’ETF la performance dell’indice sottostante (questa procedura viene adottata per esempio per le commodities). L’ETF scambia il rendimento di un paniere di titoli con la performance di un determinato indice attraverso un contratto swap e consente una replica particolarmente precisa anche di indici complessi o poco accessibili. La precisione della replica di un ETF rispetto ad un indice viene misurata con il tracking error. Senza addentrarci su come si calcola questa metrica, ci basta sapere che tanto più basso è il tracking error, tanto più efficace è la replica, cioè l’ETF ricalca più fedelmente l’andamento dell’indice. Il tracking error è presente su ogni scheda quando si vorrà comprare un ETF, per valutarne l’aderenza all’indice.
Qualche numero sugli ETF. In soli 20 anni di vita, gli ETF hanno avuto un impatto notevole sul mercato, basti pensare che a fine 2015 il numero di ETF esistenti al mondo era circa di 4.500, riconducibili a circa 250 case produttrici e presenti su oltre 60 piazze finanziarie.
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