Stanchi di lavorare da casa? In Italia ci sono 300 co-working: ecco come scegliere quello che fa per voi
I vantaggi di lavorare da casa sono immediati: niente mezzi pubblici, niente conversazioni forzate con i colleghi, flessibilità assoluta degli orari. Non passa molto tempo però prima che i lavoratori casalinghi ne scoprano gli svantaggi: alienazione, solitudine, rapporto simbiotico con il pigiama. Se appartenete alla categoria e siete logorati dall’esperienza, è giunto il momento di valutare l’ingresso in uno spazio di co-working. Il primo della storia fu aperto dodici anni fa a San Francisco. Oggi, secondo il Global Co-Working Survey, nel mondo ce ne sono circa 7800. In Italia ce ne sono almeno 300, secondo i dati forniti da TAG – Talent Garden (la rete di spazi di co-working più grande del nostro paese, con sedi da Milano a Cosenza). Insomma, l’offerta è variegata, sempre più freelance e professionisti scelgono di lavorare in co-working. Non è solo la chance di uscire di casa e avere ritmi vita-lavoro più ordinati, ma anche di ampliare la propria rete di conoscenze, trovare nuovi clienti e nuove idee. Ma come scegliere il co-working adatto a voi? Ecco le cinque regole.
-
Deve essere comodo per voi e per i vostri clienti
La prima domanda che dovete farvi per scegliere il co-working è: «È comodo per me?». Se dovete compiere la transizione da lavorare da casa al farlo in uno spazio condiviso è importante non rimetterci troppo con gli spostamenti e la logistica. La seconda domanda, altrettanto importante, è: «È comodo per i clienti?». Se siete freelance o professionisti potrete finalmente ricevere le persone nel vostro spazio co-working e non essere costretti a invitarle nei bar. Per questo motivo, è importante che sia ben collegato, non troppo distante dal centro e agevolmente raggiungibile dalla stazione e dall’aeroporto. E controllate bene gli orari: c’è chi ha bisogno di lavorare nel weekend, chi funziona meglio la sera tardi, e non tutti gli spazi offrono questa possibilità.
-
Controllate la reputazione online: influenzerà anche la vostra
Ora che avete ristretto la rosa dei co-working scartando quelli troppo lontani e quelli che hanno orari non adatti alle vostre esigenze, andate sul Web a cercare cosa si dice di quelli che sono rimasti. Nei co-working lavora la generazione professionale più connessa e digitale di sempre, quindi su blog e profili social troverete molto materiale utile per fare la vostra scelta. Provate a contattare qualche membro direttamente (meglio via LinkedIn che Facebook) per chiedere una referenza sugli spazi e sulla community locale: sarà anche un buon modo per cominciare a fare network. La reputazione del co-working è importante, quello che sceglierete sarà il vostro primo biglietto da visita professionale per i vostri clienti.
-
La community giusta è quella che completa la vostra professionalità
Uno spazio di co-working è molto più di una scrivania, un telefono e la password del Wi-Fi. Quando si entra in uno di questi spazi, si accede a una community. Il vero valore aggiunto, insomma, sono le relazioni che riuscirete a creare negli spazi comuni, bevendo un caffè o pranzando insieme. A co-working diversi corrispondono community diverse. Il consiglio non è di cercare uno spazio di co-working dove lavorino prevalentemente professionisti nel vostro settore (solo architetti, solo grafici o solo giornalisti) ma di incrociare le competenze, individuare quelle complementari alle vostre, sia per trovare futuri partner che futuri clienti.
-
Valutate il rapporto qualità-prezzo in base ai servizi che vi servono davvero
Fate attenzione ai costi e al rapporto qualità-prezzo. Oggi che l’offerta di co-working si è ampliata, le tariffe stanno calando e si trovano anche soluzioni piuttosto economiche. Quelle più convenienti però offrono servizi molto basici. Quindi, per valutare il prezzo di un co-working dovete conoscere bene le vostre esigenze. Avete bisogno di una sala riunioni dove incontrare i clienti? Preferite avere uno spazio comune dove rilassarvi e conoscere altre persone? Volete un co-working che offra anche un centralinista e un servizio posta o uno che organizzi regolarmente eventi? I co-working che offrono i servizi più evoluti sono anche i più cari, ma non necessariamente avrete bisogno di tutte queste opzioni. Valutate anche la flessibilità delle formule. Le più classiche sono gli abbonamenti mensili o annuali, ma ci sono co-working che offrono soluzioni più modulabili (solo alcuni giorni della settimana, o alcune fasce orarie, con o senza weekend) che possono aiutarvi a risparmiare, se non avete bisogno di uno spazio fisso 24 ore su 24.
-
Quando fate la prova, attenti ai rumori e all’affollamento
Tutti gli spazi co-working permettono di fare una visita dello spazio e la maggior parte offre anche la possibilità di fare un giorno di prova. Dopo aver studiato la logistica, controllato la reputazione e valutato il budget, niente può aiutarvi a scegliere lo spazio adatto a voi quanto un giro in prima persona. Ecco un po’ di aspetti ai quali prestare attenzione durante la visita. Primo: il rumore. Il grande problema degli open space spesso è acustico, verificate che il livello dei suoni vi permetta di lavorare e concentrarvi al meglio. Secondo: l’affollamento. Alcuni co-working hanno un’alta densità di scrivanie, altri sono organizzati in modo più arioso. Terzo e ultimo: il vostro «mood». Dopo aver fatto tutte le verifiche razionali, fatevi guidare dall’istinto. Se le sensazioni vi dicono che vi piacerebbe svegliarvi e andare ogni giorno a quella scrivania, avete trovato il co-working adatto a voi.
Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.