Non possiamo vivere senza energia, ma la normale produzione di energia può danneggiare noi e la Terra. Da qualche anno sta diventando sempre più importante il tema delle "clean energy". Cosa sono e perché possono dare una nuova spinta all'economia?
Abbiamo bisogno di energia, è innegabile. La nostra qualità della vita è legata a doppio filo alla possibilità di accedere ad una fornitura di energia ad un prezzo accessibile. Usiamo l’energia per riscaldare e rinfrescare le case, cucinare e conservare il cibo, viaggiare, costruire scuole, ospedali e strade. Utilizziamo le macchine per svolgere numerose attività, macchine hanno bisogno di energia.
Un’energia da ripulire. Continuiamo a bruciare combustibili fossili per ottenere la maggior parte dell’energia che usiamo. E sprechiamo una parte sostanziale di questa energia prima e durante l’uso. Ma questo non ci fa bene. La combustione dei fossili rilascia nell’atmosfera sostanze inquinanti che danneggiano la nostra salute, ma anche gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico. Abbiamo bisogno di energia, ma questa può anche essere pulita.
Diverse fonti di energia pulita. L’energia pulita è quella prodotta da fonti che non rilasciano sostanze inquinanti nell’ambiente, o quanto meno non in quantità significative. Le principali tipologie di energia pulita sono: l’energia solare, l’energia eolica, l’energia da biomasse, l’energia geotermica, l’energia da idrogeno e quella marina
La situazione in Europa. I paesi europei consumano meno energia rispetto a 10 anni fa e questo è principalmente legato ai guadagni in termini di efficienza energetica e ad una diffusione delle energie rinnovabili più rapida del previsto. Alcuni settori e paesi stanno aprendo la strada verso l’energia pulita. Nonostante l’utilizzo di combustibili fossili sia in calo però, essi continuano ad essere la fonte di energia dominante in Europa. La strada da percorrere per ripulire la nostra energia è ancora molto lunga.
Non solo per l’ambiente. Indubbiamente l’energia pulita e rinnovabile è un megatrend, cioè una delle tendenze globali destinata ad accompagnarci ancora per molti anni, con un giro di affari da non sottovalutare. Il colosso petrolifero BP ha stimato che nei prossimi 20 anni le celle fotovoltaiche e le turbine eoliche saranno in grado di contribuire a metà della crescita dell’offerta energetica globale. Ma questo sarà possibile solo grazie all’incremento degli investimenti. E l’aumento degli investimenti comporta un aumento anche dei posti di lavoro. Nel 2017 l’industria delle energie rinnovabili ha creato oltre 500.000 nuovi posti di lavoro a livello mondiale, un aumento del 5,3% rispetto al 2016 e ormai il numero totale di persone impiegate nel settore (compreso il grande idroelettrico) si attesta a 10,3 milioni a livello globale, superando per la prima volta i 10 milioni.
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