Fino a fine mese saranno oltre 200 gli appuntamenti gratuiti in tutta Italia per informarsi e capire come gestire e programmare le risorse finanziarie personali e quelle della famiglia: i dettagli sull'iniziativa
L’Italia vanta buoni posizionamenti in tante classifiche, ma anche piazzamenti poco invidiabili in molte altre. Una di queste riguarda l’alfabetizzazione finanziaria. Il nostro Paese è all’ultimo posto tra i Paesi del G7: solo il 37% degli individui sopra i 15 anni d’età ha confidenza con concetti base come l’inflazione, il tasso di interesse e la diversificazione del rischio, a fronte dell’oltre 60% di Canada, Germania e Stati Uniti.
Il Mese dell’Educazione Finanziaria. Ottobre ci offre però l’occasione per iniziare a recuperare: fino a fine mese, saranno oltre 200 gli appuntamenti gratuiti in tutta Italia per informarsi e capire come gestire e programmare le risorse finanziarie personali e quelle della famiglia, approfondendo i temi del risparmio, degli investimenti, delle assicurazioni e della previdenza. Il primo ottobre, infatti, ha preso il via la prima edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria, iniziativa lanciata dal Comitato per la Programmazione e il Coordinamento delle Attività di Educazione Finanziaria, diretto da Annamaria Lusardi, che dirige anche il Global Financial Literacy Excellence Center di Washington.
L’Italia svetta nel G7 per analfabetismo finanziario. Secondo il sondaggio di S&P Global FinLit, frutto di interviste a più di 150 mila individui dai 15 anni in su di 143 Paesi, non sono in molti quelli che sanno far di conto o che conoscono i concetti di tasso di interesse composto, inflazione e diversificazione del rischio. Solo una persona su tre sa rispondere correttamente a tre dei quattro relativi quesiti che, secondo l’istituto, costituiscono di fatto i fondamentali delle conoscenze finanziarie. In termini di percentuale di persone con un adeguato livello di alfabetizzazione finanziaria, l’Italia è ultima tra i Paesi del G7 e dietro alla Russia e al Sud Africa considerando anche le principali economie emergenti: il 63% dei nostri connazionali, quindi, non ha conoscenze finanziarie di base. La differenza di genere è presente quasi ovunque nel mondo, con uno scarto tra uomini e donne (in favore degli uomini) di cinque punti percentuali. Ma le donne hanno comunque un vantaggio rispetto agli uomini: in un contesto di alfabetizzazione finanziaria non eccelsa un po’ dovunque, rispetto agli uomini risultano più consapevoli della loro mancanza. Insomma, sanno di non sapere. In generale, il concetto che appare più ostico è quello di diversificazione del rischio.
Non è mai troppo tardi. Il nostro Paese presenta numeri abbastanza sconfortanti anche tra i 15enni, complici programmi scolastici che raramente contemplano la trasmissione anche solo delle basi della materia. Ma, come recitava il titolo della storica trasmissione del maestro Manzi, non è mai troppo tardi. E proprio per cominciare a recuperare terreno è nata la prima edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria, che andrà avanti fino al 31 ottobre 2018 (il calendario è sul sito www.quellocheconta.gov.it). Un mese costellato di eventi rivolti a chiunque: bambini in età pre-scolare, studenti delle scuole primarie e secondarie, adulti, donne, anziani, famiglie, insegnanti, piccoli imprenditori, studenti universitari, rappresentanti del mondo accademico impegnati sui temi dell’educazione finanziaria. I promotori sono le 10 istituzioni che compongono il Comitato EduFin diretto da Lusardi: i ministeri dell’Economia, del Lavoro, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione, la Banca d’Italia, la CONSOB, l’IVASS, la COVIP, l’Organismo dei Consulenti Finanziari e il Consiglio Nazionale dei Consumatori. Bankitalia si è occupata anche di coordinare le attività della prima edizione.
Dalla Settimana dell’Investitore alla Giornata del Risparmio. A segnare l’inizio e la fine del Mese dell’Educazione Finanziaria sono due eventi di rilievo, non a caso dedicati agli investimenti e al risparmio: la World Investor Week, dall’1 al 7 ottobre, coordinata in Italia dalla CONSOB, e la Giornata Mondiale del Risparmio, il 31. La WIW – detta anche Settimana Mondiale dell’Investitore – è alla seconda edizione ed è ideata e promossa dall’International Organisation of Securities Commissions (IOSCO), il forum mondiale che raccoglie le autorità di controllo dei mercati finanziari di vari Paesi (CONSOB inclusa). Obiettivo numero uno della campagna in Italia è aiutare la platea dei risparmiatori a sviluppare capacità di comprensione e autonomia di giudizio, per poter assumere decisioni finanziarie consapevoli nella vita di tutti i giorni. Anche la Settimana Mondiale dell’Investitore prevede eventi dedicati alla divulgazione di nozioni e pratiche finanziarie, con focus sulla pianificazione delle risorse personali, sul processo di investimento del risparmio e sul concetto di diversificazione del rischio, anche considerando le tumultuose innovazioni digitali e tecnologiche della nostra epoca. La Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata dall’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio, è alla 94esima edizione e quest’anno si concentra su “Etica del risparmio e sviluppo”.
Conoscenze e investimenti, l’indagine CONSOB. Nel Mese dell’Educazione Finanziaria, poi, la CONSOB presenterà il nuovo rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, redatto per il 2018. Si tratta di una guida molto utile a chi vuole sapere come siamo messi in termini di competenze e conoscenze finanziarie, dal momento che fornisce evidenze in merito al grado della nostra alfabetizzazione, alle nostre abitudini di investimento e alla domanda di consulenza finanziaria delle famiglie italiane: l’appuntamento è lunedì 22 ottobre presso l’Auditorium della CONSOB di via Monteverdi, a Roma.
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