Grazie al congedo straordinario, se assisti un familiare affetto da grave disabilità puoi usufruire di un periodo di assenza dal lavoro retribuito di due anni. Ecco in quali casi puoi richiederlo, quali sono i requisiti e come presentare la domanda
Se assisti un familiare con disabilità grave con cui convivi, grazie alla legge 104 puoi contare sul congedo straordinario. Si tratta di un periodo di assenza dal lavoro in cui vieni ugualmente retribuito, un beneficio che viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti che abbiano bisogno di tempo da dedicare alla cura e all’assistenza di persone affette da patologie che non le rendono autosufficienti. Il congedo può essere richiesto per un limite massimo di due anni e può anche essere fruito non in un’unica soluzione, ma frazionato in singole giornate.
Come funziona il congedo straordinario. Grazie al congedo straordinario, puoi assentarti per due anni dal tuo posto di lavoro e percepire comunque un indennizzo pari alla tua retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro prima del congedo. I due anni vengono calcolati in maniera complessiva in riferimento alla stessa persona disabile: questo significa che se, oltre te, dovesse averne diritto un altro tuo familiare, il periodo di due anni varrebbe considerato diviso per due. Puoi anche fruire del permesso non in un’unica soluzione, ma in maniera frazionata. La legge ti consente infatti di assentarti anche per singoli giorni, purché vengano fatte richieste di intere giornate e non solo mezze. Nel caso in cui tu decida di utilizzare il congedo in maniera frazionata, devi però ricordare che tra un periodo e l’altro deve esserci un’effettiva ripresa del lavoro. Considera, infine, che il congedo straordinario non ti viene riconosciuto quando non è prevista l’attività lavorativa: se hai un contratto di lavoro part-time verticale, quindi, non potrai richiederlo per i periodi in cui non vieni retribuito.
A chi spetta il congedo straordinario. Il congedo straordinario spetta ai lavoratori dipendenti che assistono un familiare con grave disabilità, secondo un preciso ordine di priorità:
- il coniuge convivente (anche sotto unione civile) della persona disabile in situazione di difficoltà;
- il genitore (anche affidatario o adottivo) convivente della persona disabile in situazione di gravità;
- uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità;
- un fratello o una sorella convivente della persona disabile in situazione di gravità;
- un parente entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità.
Quali casi sono esclusi. La normativa non prevede la possibilità di richiesta del congedo straordinario per alcune tipologie di lavoratori e in situazioni specifiche. In particolare sono esclusi:
- lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari;
- lavoratori a domicilio;
- lavoratori agricoli giornalieri;
- lavoratori autonomi;
- lavoratori parasubordinati;
- lavoratori con contratto di lavoro part-time verticale, durante le pause di sospensione contrattuale;
- se il tuo familiare disabile in situazione di gravità da assistere viene ricoverato a tempo pieno in una struttura sanitaria;
- nelle stesse giornate in cui fruisci dei permessi retribuiti.
Quali sono i requisiti necessari. Se vuoi richiederlo, considera che il congedo straordinario viene riconosciuto solo in presenza di determinati requisiti, sia del lavoratore che della persona assistita:
- il lavoratore deve essere in possesso di regolare contratto da dipendente privato, anche se part-time;
- il familiare per cui richiedi il congedo straordinario deve trovarsi in situazione di disabilità grave, quindi essere in possesso della documentazione ASL e Inps che ne accerti la condizione;
- il familiare non deve essere ricoverato a tempo pieno (quindi per le intere 24 ore) presso strutture ospedaliere (sia pubbliche che private) che assicurano assistenza sanitaria continuativa.
Retribuzione e indennità durante il congedo straordinario. Durante il congedo straordinario percepirai un’indennità pari a quella del tuo stipendio dell’ultimo mese di lavoro precedente al congedo. Esiste in ogni caso un limite massimo di 48.737,86 euro annui per il 2020, al netto della contribuzione l’indennizzo sostitutivo dello stipendio non potrà superare quindi la soglia massima di 36.645 euro l’anno. Ricorda, inoltre, che il periodo di congedo straordinario non ti consente di maturare tredicesima e trattamento di fine rapporto: entrambe le voci maturano esclusivamente quando viene effettivamente svolta l’attività lavorativa. Il congedo straordinario è coperto invece da contribuzione figurativa, questo significa che quando usufruisci di questo permesso maturi comunque i requisiti validi a fini pensionistici.
Come presentare la domanda. Puoi presentare la domanda tramite l’Inps, secondo queste tre modalità:
- Online
Direttamente sul sito dell’Inps, accedendo al servizio “Invio online di domande di prestazioni a sostegno del reddito”; - Contact center
Rivolgendoti al Contact Center multicanale dell’Inps attraverso il numero gratuito 803164 (se chiami da telefono fisso) o 06164164 se chiami da cellulare (i costi in questo caso dipendono dal tuo piano tariffario); - Patronati
Rivolgendoti agli enti di patronato o agli intermediari Inps utilizzando direttamente i loro servizi telematici.
Hai mai avuto bisogno di assentarti dal lavoro per assistere un parente? Hai mai utilizzato il congedo straordinario? Raccontaci la tua esperienza tra i commenti.
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