Assegno Unico, le novità per il 2023

Contributi maggiorati per le famiglie numerose o per chi ha figli con disabilità. Dal primo gennaio 2023 l’Assegno Unico cambia: scopri i dettagli

Se sei già genitore o lo sarai a breve, non perderti le novità dell’Assegno Unico. Anche se lo stai già ricevendo, lo strumento di sostegno che il governo ha messo in campo nel 2022 quest’anno presenta diverse novità.

I figli sono pezzi di cuore, dice il proverbio. Ma certamente incidono sul portafogli. Da 0 a 18 anni, ‘mantenere’ un figlio o una figlia costa, a una famiglia, in media 300mila euro. Il costo di una (bella) casa. Per questo lo Stato cerca di aiutare le famiglie.

Cos’è l’Assegno Unico Universale

Come anticipato lo strumento principale del sostegno economico alle famiglie è l’Assegno Unico Universale. Entrato in vigore il primo marzo 2022 per volere dell’allora governo Draghi, l’Assegno Unico è un contributo mensile erogato attraverso un bonifico bancario dall’INPS per ogni figlio fiscalmente a carico, fino al compimento dei 21 anni.

E’ definito “unico” e “universale” perché erogato a chiunque, a prescindere dalla condizione  lavorativa. E’ un contributo progressivo perché diminuisce in base all’aumentare dell’ISEE (l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che è una specie di fotografia della tua situazione a livello economico), ma è riconosciuto in ogni caso anche a chi ha un ISEE  superiore ai 40.000 euro.

Le novità del 2023 in base al numero di figli

Da quest’anno però, come anticipato, cambiano un po’ di cose. Il governo Meloni ha infatti deciso di incrementare i fondi per l’Assegno Unico, aumentando il contributo per le famiglie più numerose:

  • Aumento per le famiglie con quattro o più figli: se hai quattro o più figli, il tuo Assegno Unico viene aumentato in maniera forfettaria di 150 euro mensili.
  • Aumento per le famiglie con tre o più figli: se hai tre o più figli, l’importo a cui hai diritto è aumentato del 50% per ogni figlio a carico fino al compimento del terzo anno. Il requisito in questo caso è la soglia ISEE massima di 40.000 euro.
  • Aumento nel primo anno di vita: il tuo bimbo o la tua bimba per i primi 12 mesi di vita ti garantisce una maggiorazione del 50% dell’importo.

 Le novità del 2023 per i figli con disabilità

La Legge di Bilancio ha poi reso strutturale un altro aspetto introdotto nel 2022. Cioè il contributo maggiorato per chi ha a carico un figlio o una figlia diversamente abile. La misura è di 120 euro per chi ha un ISEE fino a 25.000

C’è poi un ulteriore maggiorazione che dipende dal reddito. Ecco i requisiti:

  • Se il tuo ISEE va da 0 a 15.000 euro: hai diritto al massimo, cioè 175 euro aggiuntive;
  • Se il tuo ISEE va da 15.000 a 40.000 euro, l’importo aggiuntivo dell’Assegno Unico si riduce progressivamente fino a 50 euro;
  • Sopra i 40.000 euro, non c’è nessuna maggiorazione;

Dal primo gennaio 2023 si estende poi a tutti i figli con disabilità, a prescindere dall’età (non solo quindi ai minorenni) l’aumento dell’assegno correlato alla gravità della condizione della persona. Vediamo le tre diverse casistiche.

  • In caso di non autosufficienza, 105 euro mensili.
  • In caso di disabilità grave, 95 euro mensili.
  • In caso di disabilità media, 85 euro mensili.

Chi deve fare la domanda per l’Assegno Unico

La buona notizia è che se ricevevi già l’Assegno Unico nel 2022  non devi ripresentare la domanda. Lo ha stabilito proprio l’INPS con una circolare dello scorso 15 dicembre.

Se invece non l’hai mai fatto oppure se la tua istanza era stata respinta o è scaduta devi fare la domanda. Le modalità sono sia digitali (il sito dell’INPS o l’app INPS Mobile) oppure puoi farlo via telefono o rivolgerti a un patronato, cioè un centro riconosciuto per l’assistenza fiscale ai lavoratori. Per fare domanda digitalmente ti serve lo SPID o la carta d’identità elettronica o quella dei servizi.

Attenzione a presentare l’ISEE

Infine un’ultima e fondamentale raccomandazione. Per tutti, sia chi non deve fare la domanda sia chi la presenta per la prima volta, è obbligatorio presentare la DSU, la dichiarazione sostitutiva unica che serve a rendere noto all’INPS il proprio ISEE. Per fare questo hai eventualmente tempo fino alla fine del mese, il 28 febbraio.

Dal primo marzo, infatti, se non hai presentato l’ISEE aggiornato oppure se supera i 40.000 euro la somma corrisposta per l’Assegno Unico è di 50 euro mensili.

Hai già fatto domanda per l’Assegno Unico? Stai per diventare mamma/papà e hai altri dubbi? Faccelo sapere nei commenti!

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