Bollette da paura? Riduci i tuoi consumi

Tra inflazione, caro-energia e crisi geopolitica, evitare gli sprechi e usare meno elettricità e gas è un dovere e una necessità: i nostri consigli

Il prossimo inverno? Rischia di essere freddo e costoso. Tra la dipendenza da combustibili fossili, la crisi energetica, la guerra e l’inflazione, le bollette sono già alle stelle. Cosa puoi fare?

In questo scenario, l’unica strada è far evolvere i tuoi consumi energetici, imparando una serie di comportamenti virtuosi che aiuteranno te a ridurre i  costi,  l’Europa a ridurre la dipendenza dal gas russo e il pianeta a sopportare meglio la presenza umana.

La base di partenza è il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale pubblicato dal Ministero per la transizione ecologica, su mandato della Commissione Europea. Una parte fondamentale del piano siamo noi cittadini. È una buona occasione per sviluppare uno stile energetico più evoluto e contemporaneo. Insomma, facciamo che quest’anno comincia la tua personale transizione energetica.

Metti gli sprechi in stand-by (senza eccezioni)

Il primo passo è fare piazza pulita di ogni tipo di spreco. Non è più il tempo di prendere (e quindi pagare) energia dalla rete per non usarla, sostanzialmente buttandola via. Le nostre case sono piene di piccoli vicoli ciechi energetici: presi uno per uno, sembrano poca cosa, ma devi imparare a guardarli tutti insieme, perché poi in bolletta si presentano così. E rischiano di fare male.
Quindi, da oggi il tuo nuovo stile energetico prevede come prima cosa spegnere sempre gli elettrodomestici che non usi. Senza eccezioni, dal momento ogni apparecchio in stand-by assorbe da 1 a 4 Watt.

Se moltiplichiamo quelli che in media ci sono in una casa per le ventiquattro ore, possiamo arrivare a quasi 100 Wh al giorno. Che in un anno diventano 35 kWh. Soldi.

No alla dispersione (e ai tropici in salotto)

Un’altra forma di spreco energetico è la dispersione di calore. Riscaldare casa è diventato troppo caro per produrre calore per poi lasciarlo scappare fuori dalla finestra. Un appartamento che perde calore è come una casa con tutti i tubi che perdono acqua: una struttura insostenibile, economicamente ed ecologicamente.

Parti da una visione d’insieme: qual è la temperatura giusta per la casa? Non serve più tropicalizzare il salotto, anche perché gli inverni, a causa del riscaldamento globale, diventano meno freddi. La temperatura corretta è 20°C.
Per tenerti dentro dei 20° C senza dispersioni servono un po’ di accorgimenti tattici:

  • Metti i paraspifferi sotto le porte.
  • Usa i tappeti e un bel set di tende spesse.
  • Non coprire i caloriferi e non usarli per far asciugare biancheria e non metterci mobili davanti.
  • Fai il ricambio d’aria solo una volta al giorno per tutte le stanze della casa contemporaneamente.

In cucina coi consigli di un Nobel (e dei nonni)

Un comportamento che puoi adottare è stato ampiamente discusso sui social ed è la proposta del Nobel per la fisica Giorgio Parisi di spegnere il gas nella fase finale della cottura della pasta, perché l’energia termica accumulata durante l’ebollizione è già  sufficiente per gli spaghetti al dente. Dello stesso tenore è il consiglio di spegnere il forno un po’ in anticipo. Anche in questo caso, basta il calore accumulato a terminare la cottura, a patto, ovviamente, che eviti di aprirlo.
E poi ecco altre piccole accortezze di buon senso:

  • quando metti l’acqua a bollire, ricordati di mettere sempre il coperchio.
  • usa un fornello della dimensione corretta: a volte scegliamo quelli più grandi pensando di far prima: ma se la fiamma si estende fino ai lati della casseruola, stiamo disperdendo calore e quindi sprecando gas.
  • Prrediligi pentole in metalli come rame e alluminio, conducono meglio il calore.
  • Controlla che la fiamma sia blu: se non lo è, c’è qualcosa di inefficiente nei tuoi fornelli e devi farli controllare. Spesso sono norme di sapienza antica, ma in questi tempi complicati anche la saggezza dei nonni ci può aiutare.

Perché ancora non hai solo lampadine a Led?

Migliorare i tuoi comportamenti ti può far arrivare fino a un certo punto: per l’upgrade del tuo stile energetico il passo successivo è investire. È come se avessi scoperto una passione nuova, uno sport di cui ti innamori all’improvviso. Dopo i primi allentamenti, hai voglia di un’attrezzatura più adatta alle tue ambizioni.

Con l’energia è la stessa cosa: per crescere (e risparmiare) a un certo punto dovrai investire. Parti dalle cose piccole: una lampadina a Led consuma fino al 90 per cento in meno di una tradizionale a incandescenza.

Se prendi 1000 ore di luce, una lampadina a Led consuma 6 kWh e una classica 150 kWh. Una differenza che dovrebbe subito farti correre a comprarne una decina (durano anche molto di più).

Valvole termostatiche e sei energy manager domestico

Se vivi in un condominio con il riscaldamento centralizzato, un ottimo strumento per usare in modo ragionevole il riscaldamento sono le valvole termostatiche, che ti permettono di tenere costante la temperatura in casa. hanno un costo contenuto, dai 10 ai 70 euro, e ti permettono di risparmiare fino al 30 per cento dell’energia che usi per stare al caldo.
Un’altra cosa di cui hai bisogno per diventare energy manager di casa tua sono i misuratori dei consumi elettrici. Si presentano nella forma di una presa tra quella a muro e quella del dispositivo. Ti permettono di tenere sotto controllo quanto consumano i singoli elettrodomestici: alcuni modelli ti avvisano anche quando i consumi superano una certa soglia. La scelta sarà tua, ma è utile sapere cosa ti sta succhiando tutta l’energia di casa. E a quel punto ti potrà venire voglia di investire su elettrodomestici di classe A: in questo articolo ti avevamo spiegato perché ti conviene farlo.

La soluzione radicale: l’elettrificazione di tutto

Il passo finale della tua transizione energetica è anche quello più impegnativo: l’elettrificazione totale della tua casa. Può spaventare, perché l’impegno e l’investimento non sono da poco. Ma nel lungo termine è la soluzione radicale di cui hai bisogno. Puoi dividere l’elettrificazione in due stadi.

  • Il primo è passare da una caldaia a metano a una pompa di calore. Una volta superato lo scoglio dell’investimento, è di gran lunga il modo più drastico ed efficace per affrancarti dal gas e avere una vita più sostenibile e meno cara.
  • Il secondo capitolo è passare dal fornello a gas alla piastra a induzione. A quel punto la tua casa sarà definitivamente libera dal gas, combustibile fossile che contribuisce alla crisi climatica e materia prima costosa e volatile.

Combina questo upgrade con quello dei tuoi comportamenti e il tuo stile energetico sarà davvero quello che serve per la transizione.

Hai altre strategie per consumare meno quest’anno? Raccontacele nei commenti!

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