Le materie prime sono una delle asset class in cui è possibile investire pro e i contro del loro utilizzo come strumento di investimento
Quando si pensa agli investimenti, le prime cose che saltano alla mente sono le azioni, le obbligazioni e la liquidità. Eppure tra le varie asset class a disposizione dell’investitore rientrano a pieno titolo anche le materie prime, ovvero beni primari utilizzati per produrre beni finali destinati al consumo, chiamate anche commodities. Analizziamole insieme.
Il mercato delle commodities. Nella grande famiglia delle commodities troviamo i prodotti agricoli (frumento, mais, soia, bestiame), i prodotti energetici (petrolio) i metalli (per esempio oro, argento e alluminio) ed infine quelle che vengono anche definite ‘soft commodities’ come zucchero, cotone, cacao e caffè. Il mercato delle commodities è stato per lungo tempo a contrattazione fisica, ovvero con il diretto scambio del bene, e limitata nel tempo. Soltanto negli ultimi anni ha trovato uno sviluppo anche nei mercati propriamente finanziari diventando così una vera e propria asset class di investimento. Questo passaggio è avvenuto grazie all’introduzione dei contratti future, ovvero strumenti finanziari derivati che consentono di replicare l’andamento del sottostante, e agli ETF.
I pro dell’investimento in commodities. Nei precedenti post abbiamo parlato di quanto sia importante diversificare il proprio portafoglio (LINK https://vocearancio.ingdirect.it/finanza-consigli-evitare-trappole-emotive/) Le commodities consentono una migliore diversificazione del portafoglio, riducendo il rischio complessivo del portafoglio senza però intaccarne le performance. Anzi alcune, come per esempio l’oro, consentono di difendere il proprio portafoglio durante le fasi di crisi sui mercati. Le materie prime, infatti, permettono una protezione sia nei confronti di eventi estremi (come una crisi finanziaria, una guerra o altri eventi geopolitici), ma anche contro l’inflazione, cioè un aumento generalizzato dei prezzi.
I contro dell’investimento in commodities. L’investimento in commodities non ha solamente aspetti positivi, bisogna anche tener conto delle eventuali criticità. Storicamente le materie prime sono state caratterizzate da un’elevata volatilità, in linea con quella del mercato azionario. Tuttavia, le forti oscillazioni di prezzo delle commodities non sono attenuate da alcun reddito in forma di dividendo, per quanto riguarda le azioni, o di cedola, come nel caso dell’investimento obbligazionario. I mercati finanziari sono un sistema complesso e richiedono delle competenze tecniche e specifiche all’investitore per investire con consapevolezza i propri risparmi. Nel caso delle commodities possono essere utili anche conoscenze specifiche soprattutto su alcuni segmenti, come quello agricolo e del bestiame, legate alla stagionalità o al ciclo di vita del prodotto.
Investire in commodities? Le commodities sono a tutti gli effetti una asset class che può offrire benefici per il vostro portafoglio ma possono essere più rischiose di altri investimenti. Proprio per questo motivo, in un’ottica di migliore diversificazione del proprio portafoglio, potrebbe essere interessante considerarle come classe di investimento, magari nel comparto del quale avete una migliore conoscenza, senza però esagerare: la quantità non deve essere eccessiva altrimenti verrebbe meno proprio il principio della diversificazione.
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