Ogni anno buttiamo nella spazzatura circa 85 kg di cibo perché andato a male o perché ha superato la data di scadenza. Uno spreco che ci costa in media 250 euro. Ma puoi evitarlo, seguendo qualche accorgimento! Ecco i nostri consigli
Nonostante un’attenzione sempre più diffusa a riguardo, la quantità di cibo che finisce nella spazzatura è ancora troppa. Secondo l’ultima indagine di Waste Watcher, il primo osservatorio italiano sullo spreco alimentare a cura di SWG e Last Minute Market, una famiglia italiana butta circa 85 kg di cibo nel corso dell’anno sprecando, così, anche 250 euro in alimenti che non vengono consumati. La quantità assume proporzioni decisamente più importanti a livello macro: se consideriamo il dato nazionale si arriva a 2,2 tonnellate di alimenti sprecati ogni anno. Oltre a un costo ambientale ed etico che non può e non deve essere sottovalutato, questo ha un forte impatto anche sulle nostre tasche, perché il cibo che finisce nella spazzatura si traduce con un costo annuale di 8,5 miliardi di euro, quasi lo 0,6% del Pil.
Il primato dei cibi che finiscono nella spazzatura spetta ai freschi. Tra i cibi che ogni giorno finiscono più spesso nel bidone della spazzatura troviamo la verdura (25,6%), seguita da latte e latticini (17,6%), dalla frutta e dai prodotti da forno. Ma perché nelle nostre case il cibo finisce nella spazzatura? La maggior parte delle volte (46%) perché ha raggiunto o superato la data di scadenza, oppure perché è andato a male, mentre nel 26% perché quanto acquistato non è piaciuto. In questo contesto, l’organizzazione del proprio piano alimentare diventa quindi un aspetto fondamentale.
Il decalogo antispreco. Eliminare alla radice lo spreco alimentare è possibile, basta seguire questi semplici consigli e adottare alcune buone abitudini.
- Inizia col piede giusto: la lista della spesa. Può sembrare un’abitudine obsoleta, invece organizzare la tua spesa può aiutarti a ridurre in modo significativo gli sprechi di cibo a casa. Controlla attentamente il frigo e la dispensa e tieni conto di quali alimenti hai davvero bisogno. Carta e penna sono buoni alleati, ma ricorda che anche il tuo smartphone può semplificarti la vita: esistono app specifiche per compilare la lista della spesa e di condividerla anche con gli altri membri della famiglia, come Listonic. Un’alternativa è anche utilizzare le note sul telefono: sapevi che esiste la possibilità di aggiungere le spunte agli elenchi puntati per segnare mano mano quali cibi hai già messo nel carrello?
- Attenzione alle offerte sui maxi formati, ne hai realmente bisogno? Fai attenzione alle offerte formato famiglia. Spesso ci facciamo allettare da prezzi convenienti su maxi confezioni poi difficili da smaltire in tempi rapidi, rischiando che gli alimenti vadano a male nel corso della settimana. Anche in questo caso, valuta attentamente quanti membri della famiglia saranno a tavola durante la settimana e adegua di conseguenza le quantità del cibo acquistato.
- Congelatore? Un grande amico. Se hai ceduto alla maxi offerta sul petto di pollo o sulle fettine in confezione famiglia e non vuoi mangiarli per tutta la settimana, ricorri al congelatore. L’abbassamento della temperatura consente una conservazione dei cibi a lungo, evitando inutili sprechi. Secondo il Good Housekeeping Institute (GHI) pollo e tacchino possono durare fino a un anno in freezer, purché conservati nella maniera corretta e interi.
- Pianifica e organizza i pasti della settimana. L’organizzazione è il giusto modo per combattere lo spreco alimentare sul nascere. Prima di andare al supermercato, prova a pianificare quale sarà l’andamento della settimana per capire quando e quanto starai in casa. Se hai una cena con gli amici, un pranzo di lavoro o altri impegni che comportano pasti fuori casa, adatta di conseguenza la tua spesa acquistando meno. In caso di cambi di programma puoi sempre ritornare al supermercato e acquistare quello che ti manca.
- Riponi correttamente gli alimenti in frigorifero. Riponi la spesa ordinatamente nella dispensa e, soprattutto, in frigorifero. Ricorda di impostare correttamente la temperatura in modo che gli alimenti si conservino al meglio: tieni conto che ogni area del frigo ha una temperatura diversa, quindi anche gli alimenti vanno riposti di conseguenza. I ripiani più in alto sono quelli con le temperature meno basse, qui puoi conservare affettati, formaggi, cibi cotti o le uova. Nel ripiano inferiore conserva invece cibi cotti e avanzati (pasta, carne, zuppe) o anche i sughi pronti. Il ripiano in basso è quello che assicura la temperatura più bassa: è l’ideale per riporre carne e pesce crudi. Chiudono infine i cassetti, ideali per frutta e verdura, e lo sportello del frigorifero dove riporre le bevande come acqua, vino, bibite o latte, ma anche burro e uova.
- Attenzione alle scadenze, non sono tutte uguali. La normativa distingue i cibi da consumare “entro” o “preferibilmente entro”: due differenze importantissime per un consumo sicuro. La prima tipologia si riferisce ad alimenti rapidamente deperibili come latte e formaggi freschi, carne, pesce o pasta fresca. Sui prodotti non rapidamente deperibili, invece, puoi trovare la dicitura “da consumare preferibilmente entro”, espressione che indica il cosiddetto termine minimo di conservazione (TMC). In pratica è il limite entro cui il prodotto conserva le sue proprietà e si riferisce alle caratteristiche organolettiche o di gusto del prodotto, ma non alla sua sicurezza. Questo significa che è possibile consumare gli alimenti anche dopo la data indicata come “preferibilmente”: il prodotto avrà perso in qualità, ma è ancora sicuro. È buona abitudine comunque affidarsi ai propri sensi, valuta quindi l’aspetto, l’odore e il gusto prima di consumare un cibo scaduto.
- Calcola le porzioni senza esagerare. Chi sa resistere alla tentazione di cucinare un po’ di pasta in più? Il problema è, però, quando poi si esagera. Utilizza la bilancia e non eccedere con le porzioni da portare a tavola, il rischio è che finiscano nella spazzatura il giorno seguente.
- Via libera alla creatività con gli avanzi. Se invece hai esagerato con le porzioni prova a riciclare gli avanzi in nuove ricette: la tradizione culinaria italiana (e non solo) è ricca di preparazioni ideate proprio per riutilizzare scarti e avanzi di altre pietanze. Dalle polpette ai timballi, dalle torte salate alle frittate: metti in moto la fantasia per creare nuovi piatti partendo da quello che hai già in frigo.
- Doggy bag, perché no? Tantissimi ristoranti dispongono di kit per proporre ai propri ospiti di portare a casa quanto non si è consumato all’interno del locale. Se le porzioni sono troppo abbondanti, oppure se hai ordinato più del dovuto, chiedi la doggy bag e porta a casa quanto non hai consumato. Anche quando inviti parenti o amici a casa, dividi con loro quanto rimasto a tavola a fine cena: farai un bel gesto per loro e per te.
- App antispreco: un aiuto concreto. Negli ultimi anni sono tantissime le app nate proprio per contrastare lo spreco alimentare. Tra le più note c’è Too Good To Go, una piattaforma che consente di acquistare prodotti in scadenza a prezzo scontato e contribuire a contrastare lo spreco di cibo. Nel circuito puoi trovare di tutto: dai prodotti da forno al gelato, da frutta e verdura a prodotti biologici. Esistono però anche altre realtà che funzionano più o meno con lo stesso principio, come Last minute sotto casa e MyFoody o come Bring the food, realtà specializzata in donazioni a ONLUS o a enti benefici.
Sei attento a non buttare via il cibo che acquisti? Hai mai chiesto la doggy bag al ristorante? Raccontaci tra i commenti quali sono le tue mosse per arginare gli sprechi alimentari.
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