Fondi ad Accumulo o a Distribuzione?

Dopo aver definito cosa sono i fondi comuni di investimento e gli attori principali che lo compongono, analizziamo la più classica delle distinzioni; cosa sono i fondi ad accumulo e quelli a distribuzione?

Il panorama dei fondi comuni di investimento è molto vasto e a volte districarsi tra le varie tipologie di fondi presenti nell’universo investibile non è così semplice. Spesso quando cerchiamo un fondo è possibile trovarne due che a prima vista sembrano identici ma non lo sono. Normalmente di uno stesso fondo possono esistere due versioni:

  • fondi ad accumulo (la sigla solitamente è Acc);
  • fondi a distribuzione (la sigla solitamente è Dis).

Cosa significa tutto ciò?

Fondi ad accumulo. Comprare la versione del fondo ad accumulazione significa che i flussi di cassa derivanti dal fondo vengono automaticamente re-investiti nel fondo stesso; i flussi di cassa sono semplici cedole periodiche, se il fondo investe in obbligazioni, oppure dividendo, se il fondo investe nel comparto azionario. L’accumulo di ulteriore cassa ha come effetto quello di far crescere il controvalore investito, creando così un effetto di “moltiplicatore” a parità di performance futura. Supponiamo di aver investito 100 euro in questo fondo comune e che dopo 1 anno il pagamento della cedola produce un flusso di cassa di 10, con il fondo ad accumulo il capitale investito diventa 110. Qualora la performance percentuale futura sia del 20%, è facile immaginare che l’effetto di accumulo aumenta il profitto.

Fondi a distribuzione. Qualora scegliessimo di optare per il fondo a distribuzione ci vedremo accreditare sul nostro conto bancario i flussi di cassa (sempre cedole o dividendi) che potranno essere usati per le nostre spese quotidiane e che non faranno più parte dell’investimento.

Distribuzione o accumulo, quale scegliere? Dipende molto dal nostro modo di investire e dal bisogno di denaro nel periodo dell’investimento. Se abbiamo bisogno di denaro periodico per le nostre spese (una rata del mutuo o una tassa universitaria) conviene scegliere un fondo a distribuzione, al contrario se non abbiamo particolare esigenza di usare del denaro in maniera periodica sarà conveniente scegliere il fondo ad accumulo.

Distribuzione o accumulo, a quali risparmiatori si adattano? Normalmente il fondo ad accumulo si adatta meglio ai risparmiatori che hanno come obiettivo quello di investire per una pensione integrativa o chiunque sia in età giovane nel mondo del lavoro, al contrario i fondi a distribuzione si rivolgono a persone che sono in età pensionabile.

E se sono in prossimità della pensione cosa mi conviene fare? Immaginiamo di possedere un fondo ad accumulo e di avvicinarci all’età della pensione; sebbene la pensione sia minore dello stipendio, non abbiamo intenzione di “ridurre il nostro stile di vita” specialmente in un’età dove far sacrifici può risultare difficile: ecco la convenienza di avere un “reddito integrativo” periodico derivante dall’utilizzo di un fondo a distribuzione. Possiamo benissimo passare da una versione di fondo all’altra. Attenzione però, potrebbero essere previsti dei costi, quelli che vengono chiamati “commissioni di switch” (commissioni che si pagano per passare da un fondo all’altro appartenente alla stessa famiglia) e che dipenderanno esclusivamente dalla casa che gestisce il fondo.

 

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