Gli investitori hanno la tendenza a preferire i mercati domestici, eppure i mercati emergenti sono in grande spolvero. Scopriamo come funzionano
Gli investitori non si comportano sempre in modo razionale e hanno la tendenza a concentrare i propri investimenti dentro le mura di casa propria. La finanza comportamentale definisce questa trappola mentale con il termine “home bias”, ovvero la tendenza a preferire investimenti geograficamente vicini, e rischia di mettere un freno alle opportunità d’investimento che i mercati globali sanno offrire.
Guardarsi intorno può avere i suoi vantaggi. In questa fase di mercato, in cui le valutazioni dei principali mercati azionari sono ai massimi storici, uscire dagli schemi nazionali può aiutare le performance e la diversificazione dei rischi. Dopo anni sotto tono, i mercati emergenti stanno tornando alla ribalta e da inizio anno hanno guadagnato il +10,8% rispetto al +4,5% dei paesi sviluppati. Se allunghiamo lo sguardo, notiamo che è da marzo 2016 che stanno performando meglio.
I Paesi emergenti hanno un indice di riferimento. Con il termine Paesi emergenti si fa riferimento a quelle economie che, non avendo ancora raggiunto il livello di reddito dei Paesi sviluppati, hanno ampi margini di miglioramento e solitamente crescono ad un tasso più veloce. I Paesi emergenti più importanti sono la Cina, il Brasile, l’India, la Russia, il Messico, la Corea del Sud, ma ce ne sono molti altri. Gli investitori hanno la tendenza ad analizzare i Paesi emergenti come un’unica asset class azionaria, l’indice di riferimento per molti gestori di fondi e analisti è l’indice MSCI Emerging Market, che permette di sintetizzare la performance dell’insieme dei mercati azionari. Tuttavia, all’interno dell’indice non tutti i mercati e settori sono rappresentati allo stesso modo, perciò conoscerne la composizione geografica e settoriale permette di avere una visione più lucida sui rischi da affrontare e sulle opportunità. L’indice MSCI è un indice a capitalizzazione, ovvero il peso settoriale o dell’area geografica è determinato della valorizzazione di Borsa, e i pesi possono cambiare nel tempo. In base all’ultimo aggiornamento di MSCI, il Paese più importante è la Cina seguito dalla Corea del Sud, Taiwan e l’India; il settore che pesa di più è il settore finanziario seguito dalla tecnologia e dai consumi discrezionali.
Perché è importante. I Paesi emergenti sono la migliore asset class azionaria da inizio anno e se il trend si confermasse nel corso dell’anno potrebbero continuare a sovraperformare i mercati sviluppati. I Mercati emergenti come asset class sono ben diversificati, tuttavia per valutarne i rischi e le opportunità bisogna conoscere di cosa si sta parlando e quali sono le principali esposizioni geografiche e settoriali. Sui mercati finanziari, i dettagli possono fare la differenza.
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