Il momentum è una strategia semplice e molto utilizzata dai gestori. Ecco come funziona e i suoi limiti
Tra le innumerevoli strategie usate dai gestori dei fondi di investimento e dagli stessi investitori, vi è quella che prende il nome di momentum. Di che si tratta? Semplice, di un metodo che mantiene “lo status quo” o una persistenza di un certo trend; in altre parole questa tecnica afferma che gli investimenti con una buona performance passata tendono a continuare a far bene, al contrario chi è andato male continuerà a far peggio. Cerchiamo di capire come funziona, usando un piccolo paragone di buon senso e addentrandoci in quali sono i limiti di questa strategia.
Che cos’è e come funziona il momentum? Anche se potrebbe apparire una cosa troppo semplice per poter funzionare, è una strategia provata accademicamente. Nell’immaginario collettivo potrebbe essere più logico, quando si guardano i mercati finanziari, comprare “basso” (come si dice in gergo tecnico) uno strumento che ha dei valori fondamentali o di bilancio decisamente più alti, ma che al momento non vengono percepiti e quindi prezzati dal mercato, con la speranza che un domani il titolo possa dimostrare un suo “reale” valore di mercato e quindi registrare un deciso apprezzamento di valore. Queste sono strategie value, che approfondiremo in un post dedicato. Il momentum, come abbiamo detto, è esattamente il contrario; si tratta di credere che, quando il prezzo di un asset è già alto rispetto ai fondamentali, qualcuno vorrà continuare a comprare, facendo salire ancor di più il prezzo. Si capisce benissimo che il rischio maggiore di una strategia momentum è quello di inciampare, prima o poi, in una bolla speculativa.
Strategie value e momentum a confronto. È importante capire che le due passate strategie (value e momentum) sono entrambe giuste e sensate. Sebbene sembrano dire una il contrario dell’altra, è importante valutarle in base al tempo; osservando il problema con la dimensione temporale è possibile notare che sono due facce della stessa medaglia dove si nota che nel breve-medio termine domina il momentum (di solito paragonato a impulso ed emozioni), ma quando i prezzi diventano insensati prevalgono i fondamentali, chiamata la logica value (associata con la razionalità e il buon senso). Vediamo tutto questo in un grafico spiegando meglio tale collegamento con un esempio:
Supponiamo di osservare un titolo in borsa e di conoscere il livello fondamentale, ovvero il prezzo teorico che dovrebbe avere quella azione secondo i dati di bilancio (valore fondamentale); questo valore non è statico e può subire delle variazioni nel tempo. Immaginiamo che salga ad un livello superiore; piano piano il prezzo di mercato rifletterà questo nuovo prezzo cominciando a salire. All’inizio, il trend comincerà a essere positivo anche se il momentum è poco forte dato che vi è un’influenza del vecchio valore dei fondamentali. Dopo un po’ di tempo il prezzo di mercato inizierà la sua salita (e anche il momentum) raggiungendo e superando il nuovo valore dei fondamentali e causando quella che viene chiamata in finanza “over-reaction”; è proprio qui che il momentum è molto forte e raggiunge il suo picco. Come abbiamo detto, questa situazione durerà poco (proprio per questo il momentum è una strategia che si adatta bene al breve-medio termine. Con il passare del tempo e quando i prezzi raggiungono livelli fuori mercato pian piano si abbandona l’impulso e l’emozione e subentra la razionalità e il buon senso: i prezzi di mercato tornano a convergere verso il valore dei fondamentali facendo scoppiare così quella che viene anche chiamata “bolla speculativa”.
Perché dovrebbe funzionare la strategia momentum? Tra le varie ipotesi logiche su cui il momentum potrebbe funzionare vi è sicuramente una spiegazione comportamentale, ossia che tutti gli investitori non sono perfettamente informati (e mai lo saranno); questo vuol dire che alcuni sono inevitabilmente più lenti ad agire e procedono per imitazione, in base a quello che sentono, vedono e leggono in giro, comprando quando gli altri comprano, e vendendo quando gli altri vendono.
Perché è importante? Quando si valuta una strategia d’investimento è importante considerare gli aspetti positivi e negativi di quest’ultima. In questo caso si nota come la componente di criticità del momentum sia sicuramente il tempo, fattore spesso sottovalutato o passato in secondo piano.
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