Tutte le cifre della manifestazione, dal numero dei visitatori alle ore trascorse in coda, dai kg di cibo consumato agli hashtag associati.
A tre settimane dalla chiusura, è tempo di bilanci per Expo Milano 2015. Dopo aver raccontato il futuro dell’area espositiva e dei padiglioni, diamo spazio ai numeri che raccontano i sei mesi dell’Esposizione Universale. Curiosità e dati per comprendere l’impatto di Expo sulla città, sui visitatori e sul web.
– 21 milioni di visitatori. Secondo quanto ha comunicato il commissario unico Giuseppe Sala i visitatori sono stati più di 21,5 milioni, di cui 7 milioni di stranieri e circa 2 milioni di scolari. Ottobre è stato il mese del record (5,2 milioni di ingressi al sito) con il picco registrato sabato 10, quando tra i padiglioni era difficile camminare a causa delle 272.785 presenze registrate in un giorno.
– 2,3 miliardi di euro. Questa è stata la spesa degli italiani, secondo le prime stime di Coldiretti, tra viaggi, alloggi, ingressi e consumazioni.
– 1,5 milioni di firme. Ben 50 capi di stato, ma anche tanti cittadini del mondo in questi mesi hanno firmato la Carta di Milano, il documento con gli impegni sui temi di Expo legati al concetto di “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”. Questo documento è stato consegnato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon lo scorso 16 ottobre.
– 150 imprese interessate in 15 regioni. Un dato che fa riflettere sulle ricadute dell’evento per il sistema delle imprese, prendendo in considerazione il coinvolgimento dei territori. Nei sei mesi dell’Esposizione molte aziende italiane hanno avuto l’occasione di essere visitate direttamente all’interno dei loro stabilimenti dalle delegazioni estere arrivate a Milano per Expo.
– 2 ore e 45 minuti in media trascorsi in fila dai visitatori. Se la coda viene vista come il simbolo della buona riuscita di un evento, questo dato manifesta la grande forza attrattiva dell’Esposizione Universale.
– 60 tonnellate di cibo. Tra pasta e pane surgelati è quanto il Banco Alimentare ha recuperato dal cibo avanzato in seguito alla chiusura dei padiglioni e dei magazzini fuori Expo dove i Paesi hanno conservato i loro cibi.
– 2mila scatti per il cibo più fotografato. Le due pietanze più fotografate sono state il Croco Burger e lo Zebra Burger dello Zimbabwe. Tanti anche gli estimatori dei cartocci di patatine fritte al padiglione olandese o a quello belga.
– 93mila utenti connessi alla rete, di cui il 90% in modalità wireless. In media ogni giorno il traffico totale ha raggiunto i 3 terabyte, grazie ai 2.700 punti di accesso wi-fi e alle circa 30mila porte ethernet dislocate sia negli spazi interni che esterni. Negli ultimi sei mesi, insomma, quella di Expo è stata una vera e propria smart city digitale.
– L’hashtag #Expo è apparso in 2.103.074 post. Il fulcro dei selfie è stato l’Albero della vita, vero e proprio simbolo dell’esposizione milanese, ritratto in tutte le sue versioni, sia diurne che notturne, e filmato duranti i suoi pirotecnici spettacoli: l’hashtag #alberodellavita ha totalizzato 160,450 post su Instagram, mentre l’internazionale #treeoflife ha raddoppiato toccando quota 322,686.
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