Grazie al riscatto della laurea puoi andare prima in pensione ‘trasformando’ gli anni di studio universitario in anni di contributi previdenziali
Sapevi che c’è un modo per far valere i tuoi anni di studio ai fini pensionistici? Che la pensione sia un traguardo lontanissimo nel tempo oppure dietro l’angolo, a seconda della tua età, puoi accorciare gli anni che ti separano dal meritato riposo – o rendere più corposo l’importo mensile della pensione – con il riscatto della laurea. Oggi scopriamo insieme se e quando ti conviene.
Che cos’è il riscatto della laurea
Hai ottenuto una laurea specialistica dopo aver faticato sui libri per anni? Oltre alla soddisfazione personale puoi rendere quegli anni universitari in anni contributivi validi ai fini pensionistici, grazie al cosiddetto “riscatto della laurea”.
Per convertire gli anni di studio in anni equiparati al lavoro dovrai pagare una somma all’INPS, l’ente previdenziale statale, ma questa negli ultimi anni è diventata meno onerosa che in passato.
I due tipi: ordinario e agevolato
Ci sono due tipologie di riscatto della laurea. Quello “ordinario”, istituito nel 1997 e quello “agevolato“, lanciato nel 2019. Questo secondo tipo ti permette di riscattare gli anni di studio pagando meno. La differenza risiede nel fatto che, nel riscatto ordinario, la cifra da pagare è variabile in base a diversi fattori.
Se hai iniziato a lavorare prima del 1996 ricadi nel sistema retributivo e contano età, anzianità contributiva (da quanti anni cioè versi contributi). Se hai cominciato a versare contribuiti dopo il 1996, invece, si applica il sistema contributivo. Conta l’aliquota fiscale di riferimento (33% se sei lavoratore dipendente e circa il 25,5% se sei autonomo) al reddito annuo imponibile.
Il riscatto agevolato invece non ha tutti questi parametri. Ogni anno che si vuole riscattare costa, stando agli ultimi parametri, 5.360 euro. C’è poi il vantaggio di poter dedurre fiscalmente ogni anno il 19% dell’importo pagato per il riscatto.
Facciamo un esempio pratico: per riscattare una laurea magistrale, che culmina un percorso di 5 anni di studio, con il riscatto agevolato servono 26.800 euro. Naturalmente i pagamenti sono dilazionabili fino a 120 rate mensile a tasso zero. Significa che puoi pagare 223,33 euro al mese per 10 anni invece che tutta la somma in una soluzione sola.
Chi può richiederlo e quali sono i titoli
Come spiega l’INPS, puoi chiedere il riscatto della laurea se hai conseguito un diploma di laurea o equivalente. La legge dettaglia in maniera dettagliata quali sono i titoli universitari o equivalenti che permettono di chiedere il riscatto della laurea. Eccoli qui di seguito:
- i diplomi universitari i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
- i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
- i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
- i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
Ci sono poi anche i titoli rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale:
- diploma accademico di primo livello;
- diploma accademico di secondo livello;
- diploma di specializzazione;
- diploma accademico di formazione alla ricerca, equiparato al dottorato di ricerca universitario
Come fare domanda per il riscatto della laurea
La richiesta del riscatto della laurea può essere fatta esclusivamente per via telematica. Queste sono le modalità che puoi utilizzare:
- Sul sito dell’INPS andando nella sezione “Prestazioni e Servizi”, poi in “Servizi”, poi nel portale “Riscatti e ricongiunzioni”. Puoi accedere con SPID, con la Carta nazionale dei servizi oppure con la carta d’identità elettronica.
- Telefonando al Contact Center multicanale. Se chiami da telefono fisso il numero verde 803 164 è gratuito. Se invece chiami da telefono cellulare il numero 06 164164 è a pagamento in base al piano tariffario del tuo gestore telefonico.
- Puoi rivolgerti ai patronati e agli intermediari autorizzati che inoltreranno per le la richiesta all’INPS.
Quando conviene il riscatto della laurea
La pensione è, per i più giovani, un orizzonte lontano. Quasi un miraggio per chi inizia ad affacciarsi al mondo del lavoro. Ci sono poi diverse variabili: su tutte l’età anagrafica e quella contributiva. Se ora l’età per andare in pensione, in Italia, è di 67 anni, per un neolaureato che a 25/26 anni inizia la sua carriera sapere quando andrà in pensione equivale quasi a una cartomanzia. Innanzitutto perché le leggi sulle pensioni, ciclicamente, vengono riformate. Potrebbe quindi darsi che tra qualche decennio in Italia si andrà in pensione a 70 anni, per esempio.
Ci sono però alcuni punti fermi, parlando del riscatto della laurea. Se hai iniziato a lavorare più tardi, riscattare gli anni di studio è tendenzialmente vantaggioso per andare prima in pensione ed, eventualmente, per arricchire il futuro assegno previdenziale. Col sistema contributivo, infatti, la tua pensione sarà parametrata su quanti contribuiti hai versato durante la tua carriera lavorativa.
Alcune cose che devi tenere a mente
Per concludere, alcune indicazioni importanti. Gli anni di studio universitario o equiparato che puoi riscattare non devono essere già coperti da contributi di lavoro.
Faccio un esempio: se durante il biennio della laurea specialistica hai lavorato per un anno, puoi riscattarne solo uno.
Eventuali anni fuori corso, ovviamente, non possono essere riscattati. Se ci impieghi sei anni per conseguire la laurea triennale, puoi riscattarne in caso solo tre.
E tu, hai una laurea? Hai mai pensato di riscattarla a fini pensionistici? Faccelo sapere nei commenti!
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