Per ridurre il rincaro in bolletta, il mercato libero dell'energia potrebbe essere una soluzione. Ecco i nostri consigli per iniziare a risparmiare
Le bollette di luce e gas sono più salate. Il costo dell’energia è aumentato e ne paghiamo, letteralmente, le conseguenze. Ci sono tre modi per ridurre il costo: il primo è scovare un’offerta più conveniente sul mercato libero dell’energia, che da gennaio 2023 sarà obbligatorio per tutti; il secondo è quello di migliorare il proprio comportamento energetico a casa; il terzo è da poco arrivato dal Governo e risponde al nome di Bonus maggiorato i cui potenziali beneficiari sono i soggetti che decideranno di accedere nel prossimo trimestre del bonus e, ovviamente, gli oltre 3 milioni di famiglie che, in base alle ultime stime dell’ARERA, hanno già diritto allo sconto in bolletta.
Perché luce e gas costano di più
Il prezzo dell’energia è salito: a determinare questo rincaro vi sono una serie di fattori, a cominciare dall’aumento dei costi delle materie prime. Anche la ripresa economica – dopo il difficile 2020 e la crisi causata dalla pandemia – comporta un maggior volume di consumi.
Cosa sono il mercato tutelato e il mercato libero
Circa 16 milioni di utenze italiane sono ancora legate al mercato tutelato. Il suo nome esteso è “servizio di maggior tutela” e significa che l’utente non ha mai cambiato compagnia di fornitura.
La differenza tra i due regimi è che nel mercato tutelato i prezzi dell’energia sono decisi da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente). Il prezzo, aggiornato ogni tre mesi, si basa sul valore della materia prima energia e sulle sue variazioni. Nel mercato libero, invece, tutte le condizione economiche e contrattuali sono decise dall’offerta che ogni fornitore propone.
Il mercato libero dal 2023 sarà obbligatorio
Dal 1 gennaio 2023, a meno di ulteriori proroghe, bisognerà passare necessariamente al mercato libero; ovvero scegliersi liberamente un fornitore. È bene quindi, per chi volesse farlo nei prossimi mesi, sapere bene cosa comporta.
Il risparmio col mercato libero
In occasione dei rincari sulle bollette di luce e gas, Segugio.it, in collaborazione con SOStariffe.it, ha pubblicato uno studio sui costi e le occasioni di risparmio che offre il mercato libero dell’energia. Single, coppia o famiglia? A seconda del tuo status, il risparmio cambia. Secondo lo studio a una persona che vive da sola il passaggio al mercato libero farebbe risparmiare in bolletta circa il 18%. Una coppia, invece, ben il 73,76%. Una famiglia da tre/quattro persone fa invece segnare il risparmio più alto: l’81%. A queste cifre, il costo minore per la famiglia su base annuale, rispetto a rimanere nel mercato tutelato, ammonterebbe a circa 400 euro. Ricordiamo che il risparmio riguarda solo il consumo effettivo di energia che però non coincide col costo totale ma solo per il 40/50%. In una bolletta, infatti, tra le voci da pagare ci sono anche le spese per il trasporto, la gestione del contatore e gli oneri di sistema che incidono per oltre il 10% del totale – al netto delle imposte e dell’IVA. In particolare, ti consigliamo di scegliere le offerte che bloccano il prezzo per 12 mesi. In questo modo sarai al riparo da eventuali rincari. Alcune compagnie propongono di bloccare il prezzo anche per periodi superiori all’anno. Una scelta che può sembrare più comoda, ma da valutare con cura: se il prezzo dell’energia dovesse scendere, infatti, dovresti comunque aspettare la fine del vincolo per poter cambiare tariffa.
Come passare al mercato libero
Prima di fare qualunque scelta, è bene ponderare le tantissime offerte perché col mercato libero, i fornitori si sono moltiplicati. Per questo ti consigliamo di valutare bene costi, proposte e clausole. Anche, eventualmente, con l’aiuto di qualcuno.
Una volta deciso, cambiare è semplice. Individuata la compagnia a cui vuoi legarti, devi contattarla telefonicamente o sul suo sito internet. Forniti i dati richiesti – a proposito, tieni a portata di mano l’ultima bolletta pagata – e firmato il contratto, il passaggio avverrà entro due mesi.
Attenzione a truffe e promotori aggressivi
In questo scenario proliferano pubblicità e azioni di marketing. Con ancora milioni di clienti da conquistare, la lotta è serrata. E come spesso accade, ci sono anche truffatori o promotori poco educati. Il consiglio è quello di non firmare nulla prima di essere convinti e aver sciolto ogni dubbio.
Il decalogo di SOStariffe per scegliere il fornitore giusto
Ecco quindi dieci buone regole da seguire prima di prendere una decisione:
- scegliere tra il prezzo bloccato e variabile
- conoscere le proprie abitudini di consumo
- considerare quanti familiari vivono con te
- tenere in considerazione i metri quadri dell’abitazione
- valutare per quante ore e in quali giorni si consuma l’energia
- ricordare che nel 2023 avverrà il passaggio al mercato libero
- tenere conto che con la fatturazione unica in bolletta spesso si ha diritto a ulteriori sconti
- chiedere sempre se ci sono dei premi o bonus riservati ai clienti Dual Fuel
- sapere che le offerte che riportano la dicitura energia verde sono quelle che garantiscono l’utilizzo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili
- consultare sempre la Carta dei Servizi dell’operatore che state valutando
Piccoli consigli per il risparmio energetico
Per abbassare il costo della bolletta, puoi intervenire anche subito. Ecco qualche consiglio.
- Partiamo dai maggiori divoratori di energia elettrica: gli elettrodomestici. Evita di preriscaldare troppo il forno elettrico e spegnilo qualche minuto prima: il calore residuo ultimerà la cottura. Lavastoviglie e lavatrice sono imprescindibili, lo sappiamo: utilizzarle a pieno carico e nelle fasce orarie a minor consumo e costo (generalmente la sera dopo le 19) è un buon modo per risparmiare. Menzione va agli apparecchi come televisione, monitor di computer fissi, stampanti e modem. Quando sono in modalità ‘stand by‘, inattivi ma collegati all’impianto elettrico, consumano energia. Stacca la spina e risparmia. Un esempio concreto: se la tua bolletta luce è di 50 euro al mese (600 euro/anno circa), potresti risparmiare quasi 60 euro all’anno.
- Per gli impianti basati sul gas, il riscaldamento è la prima voce di spesa. Per questo, gestire in modo efficiente la lotta al freddo è fondamentale. Anche se vivi in un condominio dove il sistema è centralizzato, puoi fare qualcosa: tramite le termovalvole puoi regolare la temperatura. In generale, evita di tenerla superiore ai 20 gradi: sarà una mossa benefica per il tuo portafogli, al tuo benessere a per l’ambiente.
Requisiti, modalità di ottenimento ed erogazione: tutto ciò che c’è da sapere sul “Bonus maggiorato”
Per ottenere l’agevolazione, non è più necessario presentare la domanda presso i Comuni o i CAF abilitati ma basta compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Se il nucleo familiare rientra nei parametri ISEE, l’INPS invia automaticamente le informazioni al Sistema Informativo Integrato (SII), la banca dati che contiene informazioni utili a individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio.
I requisiti per accedere non sono cambiati: indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro; famiglia con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore ai 20mila euro; titolare di reddito o pensione di cittadinanza. In aggiunta, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici attiva (o sospesa per morosità) o usufruire di una fornitura centralizzata gas/idrica attiva e per usi domestici.
Hai già aderito al mercato libero o resti nel regime di maggior tutela? Nelle tue mura domestiche ti consideri un risparmiatore o un ‘dissipatore’ energetico? Raccontaci la tua esperienza nei commenti.
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