Le strategie di investimento Smart Beta si sono evolute negli ultimi anni attirando l’attenzione degli investitori. Vediamo come funzionano e la loro performance negli ultimi 15 anni
È da un po’ di tempo che si sente parlare di strategie Smart Beta. Queste strategie di investimento alternative consentono di puntare su precisi fattori e fonti di rendimento – chiamati anche in gergo tecnico premi al rischio – e sono diventate sempre più popolari tra gli investitori più evoluti.
Non esiste un’unica strategia Smart Beta. Con “Smart Beta” si intende una strategia passiva non convenzionale, ossia una strategia che replica un indice (quindi un insieme di titoli) e che rispetta alcune regole ben precise. Ecco alcune delle più note strategie Smart Beta basate sull’indice azionario americano S&P500:
- Strategia bassa volatilità: sono i primi 100 titoli con la più bassa volatilità storica, dove il peso di ogni azione che compone l’indice è inversamente proporzionale alla sua volatilità; minore è la volatilità di un titolo, maggiore sarà la sua contribuzione nel creare il “paniere”.
- Strategia alto dividendo: l’insieme dei 100 titoli che pagano i dividendi più alti.
- Strategia di bassa volatilità e alto dividendo: un mix tra le prime due citate; sono le 100 azioni che offrano il miglior rapporto tra bassa volatilità e alto dividendo.
- Strategia dividendi in aumento: considera solamente quelle società che hanno aumentato regolarmente il dividendo negli ultimi 10 anni.
- Strategia valore: i titoli con gli indicatori fondamentali, come per esempio il rapporto prezzo/utili superiori alla media.
- Strategia momentum: in questo caso la variabile su cui vengono ordinati i titoli è il momentum, ossia la forza e la persistenza del trend di crescita.
- Strategia alto beta –100 azioni più sensibili ai movimenti dell’indice S&P500.
- Strategia peso uguale – Tutte e 500 le azioni dell’indice sono equipesate, ossia hanno lo stesso peso nel portafoglio.
Queste elencate sono solo alcune delle strategie Smart Beta possibili, dato che si possono derivare mix di tattiche creando combinazioni tra metriche (volatilità, dividendi, indicatore di valore…) e allocazioni (equipesatura, peso proporzionale, proporzionalità inversa…) creando infinite sfumature dell’investimento.
Come si sono comportate queste strategie nel passato? Vediamo se effettivamente queste strategie, supportate da logiche finanziarie ed economiche, si sono comportate bene rispetto all’allocazione standard di “alta capitalizzazione” che definisce gli indici di riferimento.
Il grafico seguente mette a confronto le performance di alcune strategie Smart Beta. È sempre buona norma avere a mente il livello di rischio della strategia, rappresentato dall’asse orizzontale del grafico. Proprio per il legame che c’è tra rischio e rendimento, infatti, non ha senso valutare le performance in livello assoluto, quanto piuttosto in relazione al rischio.
Non tutte le strategie Smart Beta hanno avuto nel tempo il medesimo rendimento, inoltre si evince che non tutte espongono l’investitore agli stessi rischi: alcuni investimenti hanno avuto una volatilità media del 10% (Smart Beta – bassa volatilità), altre quasi del 30% (Smart Beta – alto beta).
Si osserva come la strategia “bassa volatilità e alti dividendi” abbia dominato a livello storico; per capirlo basta pensare che per lo stesso livello di rischio ci sono state strategie che hanno offerto rendimenti molto inferiori (crescita dividendi). Tutte le performance alla destra di quella “bassa volatilità e alti dividendi” sono state inefficienti, in quanto hanno offerto una performance minore pur assumendo rischi maggiori. La teoria economica del rischio-rendimento ci dice che a una performance migliore si associa un rischio maggiore; in questo caso la performance di alcune strategie Smart Beta risulta in contrasto con la teoria.
Il panorama delle strategie d’investimento è molto ampio e le Smart Beta non sono che un piccolo ma interessante estratto. Gli ETF che replicano strategie Smart Beta sono prodotti finanziari che possono essere utili nell’ottica di diversificazione del proprio portafoglio e consentono anche al piccolo investitore di inserire strategie di investimento un tempo riservate solo ad investitori professionali. Come però abbiamo visto non tutte le strategie sono uguali e non tutte hanno lo stesso risultato, proprio per questo motivo è importante avere ben chiaro l’obiettivo della strategia e i rischi prima di procedere con l’investimento.
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