Dallo studio alla spesa, fino alla divisione delle faccende di casa alla schiscetta, le soluzioni tecnologiche che aiutano gli universitari lontano da casa a superare le sfide di tutti i giorni
È la prima esperienza fuori casa, il primo assaggio di libertà e autonomia. E arrivano le prime responsabilità: far quadrare i conti, badare a sé stessi, portare a casa bei voti e prepararsi al futuro. La vita degli studenti fuorisede non è solo questo, ma su VoceArancio vogliamo concentrarci su questi aspetti “seriosi” per darvi qualche suggerimento e rendere la routine meno noiosa e più facile da gestire, lasciando spazio a ciò che gli anni universitari sono davvero: tra i momenti più belli e divertenti.
Giorno zero: iniziare la vita con i coinquilini. Una volta trovata una casa confortevole e vicina all’università, inizia un’altra scommessa: la convivenza con altre persone. Perfetti sconosciuti con i quali si trascorrerà la maggior parte del tempo a casa. Organizzare le pulizie, la spesa e il pagamento delle bollette può diventare una guerra di trincea. RoomMate è nata per semplificare: dopo aver condiviso il profilo con i coinquilini, tiene traccia di tutto ciò che riguarda la casa condivisa e si occupa di distribuire equamente faccende di casa e spese comuni.
L’energia per la giornata: ispirazione per la “schiscetta” Mangiare fuori ogni giorno può diventare insostenibile per le finanze di uno studente fuorisede. La faccia opposta della medaglia può essere altrettanto scoraggiante: quell’onnipresente panino col tonno che porta alla nausea prima che alla sazietà. Prepd può salvarvi il pranzo: dopo avervi chiesto qualche informazione sulle vostre preferenze alimentari, vi proporrà ogni giorno diverse “lunchbox” di ispirazione, organizzate in base alle calorie, alla difficoltà e al tempo di preparazione.
Le prime sfide: studiare con appunti e suggerimenti condivisi. Qualunque ateneo frequentiate, prima o poi qualcuno vi suggerirà quest’app: Tutored. È un social network per studenti, permette di scambiarsi dispense, opinioni sui professori, sulla difficoltà di un esame e anche “dritte” su domande ed esercizi che, dopo una risposta o una soluzione ben formulate, vi permetteranno di superare l’appello con un ottimo voto.
La routine della spesa: caccia all’offerta senza fatica. È frustrante far fuori il budget mensile perché avete infilato nel carrello del supermercato le prime cose avete trovato. Si può fare di meglio. E non si tratta di studiare i volantini delle offerte come se fossero il Codice di Procedura Penale. Una soluzione interessante è PromoQui: un’app che, a partire dalla vostra lista della spesa, vi indirizza verso gli sconti più vantaggiosi nei supermercati più vicini.
Lavare i vestiti: sconfiggere l’incubo della lavatrice. Con i suoi led e quelle manopole esoteriche, può spaventare. Se le azionate in modo sbagliato possono infeltrire, scolorire o non pulire affatto i vostri vestiti. In soccorso c’è WashApp, con cui diventerete professionisti della lavastrice: indica il lavaggio giusto, con suggerimenti su come leggere le etichette sull’abbigliamento e su come rimuovere le macchie.
La cena: fantasia senza sprechi. Non si può vivere di sola pizza a domicilio (che può diventare un costo). E, quando il vostro frigo offre poco oppure ingredienti che vi sembrano incompatibili, l’app Svuotafrigo può stupirvi con abbinamenti gustosi e inaspettati. Dopo aver inserito sullo smartphone gli ingredienti che avete a vostra disposizione, la piattaforma vi suggerirà una tra le 10.000 ricette nel suo database.
Il ritorno a casa, al prezzo migliore. Dopo una sessione d’esame, in un weekend di nostalgia o in occasione delle vacanze, tornare dai genitori (e dagli amici d’infanzia) è una tappa ricorrente nella vita di un fuorisede. E trainline è un ottimo aiuto: è un servizio che aggrega tutte offerte ferroviarie e dei pullman per confrontare le offerte migliori, con la possibilità di acquistare carte sconto.
E voi? Avete altre dritte tecnologhe da condividere con altri studenti fuorisede? Scrivetele nei commenti
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