Anche per il 2018, chi ha programmato lavori di ristrutturazione nel corso dell’anno potrà contare sull’Ecobonus. Ecco i principali interventi detraibili
A 21 anni dal suo debutto, l’Ecobonus si rinnova e introduce alcune importanti novità. Le detrazioni riservate a chi ha programmato di eseguire lavori nella propria abitazione sono state confermate dalla legge di Bilancio anche per il 2018, seppur con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti.
Lavori di efficientamento energetico, cosa cambia rispetto al 2017. Rimane confermata la possibilità di detrarre il 65% in dieci anni delle spese relative ai lavori che migliorano l’efficienza energetica delle singole unità abitative. Il tetto massimo di spesa è fissato a 100.000 euro e include lavori di diverse tipologie: dagli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ai sistemi di domotica che garantiscono il controllo da remoto degli impianti di acqua calda, climatizzazione e riscaldamento. A differenza di quanto avveniva fino all’anno scorso, la detrazione passa dal 65 al 50% per la sostituzione di finestre, per l’installazione di caldaie a condensazione meno evolute e per gli impianti di riscaldamento alimentati a biomasse, come le stufe a pellet. Passa al 50% anche la detrazione per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, come le tende da sole. Un’altra novità riguarda la possibilità di detrarre il 65% delle spese sostenute nell’arco del 2018 per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti già esistenti.
Ristrutturare e recuperare metà della spesa sostenuta. Altro punto che rimane invariato è quello relativo ali lavori di ristrutturazione edilizia che, anche quest’anno, permetteranno di recuperare in dieci anni il 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 96.000 euro. Rientrano in questo gruppo tutti i lavori di manutenzione ordinaria relativi alle parti comuni condominiali (sostituzione dei pavimenti, tinteggiatura di pareti…), quelli di manutenzione straordinaria (rifacimento delle scale), di restauto o di risanamento conservativo (ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio) e le spese di ristrutturazione edilizia (realizzazione di una mansarda…). Come negli anni passati, sono detraibili anche gli interventi volti a eliminare le barriere architettoniche, quelli per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi (installazione di porte blindate, grate…) e gli interventi per la bonifica dell’amianto. Tra le novità del 2018 spicca il cosiddetto “Bonus verde” che prevede la possibilità di detrarre il 36% della spesa sostenuta per la sistemazione di balconi, giardini e terrazzi privati.
Sismabonus e efficientamento, le detrazioni per i condomini. Nel 2018 viene introdotta qualche novità sulle detrazioni relative al consolidamento degli edifici, il cosiddetto sismabonus, e su quelle che garantiscono un maggior risparmio energetico. La legge di Bilancio favorisce le operazioni combinate eseguite negli stessi stabili e proroga la scadenza fino al 31 dicembre 2021. Infatti se un condominio che si trova in zona sismica 1, 2 o 3 decide di avviare i lavori di messa in sicurezza e, contestualmente, anche quelli di efficientamento energetico, potrà usufruire di una detrazione dell’80%, nel caso in cui l’intervento comporti il miglioramento di una classe di rischio. La detrazione può arrivare fino all’85% se i lavori assicurano il miglioramento di due classi di rischio, su una spesa massima di 136.000 euro per unità. Se l’edificio esegue i soli lavori di consolidamento e se questi migliorano una classe di rischio sismico, la detrazione sarà invece pari al 70%. Confermate anche le detrazioni relative all’efficientamento energetico sulle parti comuni degli edifici. Se gli interventi interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, la detrazione sarà del 70%. Se i lavori comportano almeno la qualità media per la prestazione energetica invernale ed estiva, invece, la detrazione arriva fino al 75% della spesa.
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