Il Fondo Monetario Internazionale prevede un crollo del PIL di quasi il 5% su scala globale nel 2020. Istituzioni e governi moltiplicano le azioni a sostegno della ripresa
Emergenza finita? L’Europa sta tornando lentamente alla normalità ed è ormai assodato che nell’estate post Covid sarà comunque possibile viaggiare all’estero – mascherina alla mano, naturalmente. Ma non si esclude una possibile seconda ondata di contagi. Ora comunque a preoccupare di più è la diffusione del coronavirus al di fuori del Vecchio Continente, specialmente negli Stati Uniti e in America Latina, dove la situazione sembra ancora fuori controllo.
Non proprio. Intanto si iniziano a contare i danni sul fronte economico e le previsioni per la ripresa appaiono sempre più cupe. Verso la fine del mese di giugno, il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto in negativo l’impatto economico dell’emergenza coronavirus sulla crescita globale: il PIL scenderà del 4,9% nel 2020, rispetto alla contrazione del 3% prevista ad aprile. Molto male l’Italia, che nell’anno in corso farà segnare un -12,8%, mentre solo la Cina potrebbe riuscire a salvare il segno “più” davanti al PIL. Il FMI ha anche lanciato l’allarme sull’esplosione dei debiti pubblici dei Paesi. Va detto che governi e istituzioni sono intervenuti con misure massicce a sostegno dell’economia.
La Bce raddoppia il bazooka. La Banca Centrale Europea ha raddoppiato il suo piano di acquisti straordinario contro gli effetti della pandemia, il cosiddetto PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), arrivando a un totale di circa 1.350 miliardi di euro. Inoltre, ne ha esteso la durata fino a giugno 2021 (o fino a che ce ne sarà la necessità), mentre tutti i titoli acquistati che arriveranno a scadenza saranno rinnovati almeno fino alla fine del 2022.
Recovery Fund, un accordo a luglio? Si continua a lavorare di diplomazia per trovare un accordo sul piano Next Generation Eu (il nome con cui è stato ribattezzato quello che inizialmente si chiamava Recovery Fund). Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato un vertice straordinario per il 17 e 18 luglio, un appuntamento che potrebbe rivelarsi decisivo.
Fed, stop ai buyback. La Fed da parte sua ha ordinato alle 34 maggiori banche del Paese di sospendere l’acquisto di azioni proprie (buyback) e di limitare i dividendi per il terzo trimestre 2020. La decisione arriva dopo l’esito degli Stress Test sulle banche Usa. “Il sistema bancario resta ben capitalizzato anche negli scenari di maggiore contrazione”, spiega il vicepresidente della Fed, Randal Quarles, ma nel caso di una ripresa a U o a W (invece che a V) alcune società finanziarie “potrebbero raggiungere livelli minimi di capitale”. Nella riunione di giovedì 11 giugno la banca centrale statunitense ha tratteggiato uno scenario preoccupante, con il PIL USA visto in calo del 6,5% nel 2020 e la disoccupazione in crescita attorno al 9,3%.
Petrolio verso la volata? L’oro nero ha recuperato terreno rispetto a un mese fa e si attesta ora intorno ai 40 dollari al barile. Ma negli ultimi 30 giorni non sono mancate oscillazioni anche significative. Gli analisti di JP Morgan tuttavia, pensano che il Brent sia ormai avviato su una strada in risalita: si aspettano che possa recuperare tutto ciò che ha perso dall’inizio dell’anno e, successivamente, schizzare oltre i 100 dollari al barile. Secondo gli esperti, a spingere così in avanti le quotazioni potrebbe essere il forte deficit che, negli ultimi mesi, caratterizza l’offerta. Insomma, i forti tagli messi in atto dai paesi produttori potrebbero ora diventare l’assist per un forte rialzo.
Mercati in altalena. I mercati finanziari continuano a scontare la situazione di incertezza sulla possibile evoluzione della pandemia, in attesa di un vaccino efficace (a questo proposito, il colosso farmaceutico Usa Johnson&Johnson ha fatto sapere che sta dialogando con governi e organizzazioni internazionali per lo sviluppo di un vaccino). Sembra comunque terminata, almeno per il momento, la fase di fuga dal rischio: nel corso del mese i principali listini europei hanno recuperato terreno. Debole invece Wall Street.
Usa sotto scacco. Trump perde consensi? Il periodo non è dei migliori per gli Stati Uniti, alle prese da una parte con l’aumento ancora sostenuto dei contagi, con una conseguente esplosione della disoccupazione e, dall’altro, con una serie di disordini sociali e di proteste scaturiti dall’uccisione di un cittadino afroamericano da parte della polizia. Un cocktail di problemi che non giova alla reputazione del presidente Trump a pochi mesi dalle elezioni di novembre. L’ultimo sondaggio realizzato per il New York Times vede il candidato democratico Joe Biden avanti di 14 punti sul presidente nella corsa alla Casa Bianca.
Arriva il Btp Futura. Venendo all’Italia, merita un cenno l’emissione di Btp Futura, nuovo titolo di Stato riservato esclusivamente ai risparmiatori: sarà emesso dal 6 al 10 luglio e mirerà a finanziare le spese pubbliche per l’emergenza post-Covid.
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