Dal chimico verde all'energy manager, tra le professioni più richieste del futuro molte riguardano la sostenibilità e la green economy. Ecco le strade che ti aprono più porte secondo gli esperti
Inutile nasconderlo, il mercato del lavoro cambierà drasticamente. Le previsioni per il post pandemia sono preoccupanti, ed è bene attrezzarsi da ora, anche perché non tutto sarà negativo. Vedremo compiersi nell’arco di mesi cambiamenti che avrebbero richiesto anni, ci sarà una grande accelerazione di tutto. Una dei trend è evidente già ora: la digitalizzazione. L’altro per ora è rimasto sotto traccia, ma inizierà a manifestarsi quando la fase più dura sarà finita: la sostenibilità. Già prima dell’emergenza Covid-19 in Italia c’erano più di 3 milioni di lavori verdi, con oltre 400mila imprese che avevano investito sulla green economy. La nuova normalità del post epidemia richiederà nuovi modi di produrre, distribuire, vendere e comprare: il risparmio economico e quello energetico saranno sempre più richiesti. La green economy non è più un settore a parte, ma investe ogni altro ambito lavorativo. Insomma, se ti stai formando al lavoro oppure sei in cerca di riconversione, questa è una direzione nella quale ti conviene guardare. Una guida da cui partire è Green Jobs, la guida alle cento professioni verdi del futuro, scritta da Tessa Gelisio e Marco Gisotti. Ecco i i dieci green job più richiesti in Italia secondo gli autori.
Chimico verde. Un recente rapporto di Assolombarda sottolinea che il chimico green è un classico esempio di una professione tradizionale riconvertita: le aziende hanno sempre più bisogno di laureati in grado di aiutarle a produrre in modo ecologico e sostenibile e a smaltire in modo responsabile le sostante inquinanti. Da anni è la chimica a trascinare la green economy italiana, ma c’è una cronica carenza di professionisti. Il percorso è una laurea in chimica (o farmacia industriale) per poi seguire un master in ingegneria chimica ambientale.
Cuoco. Se ci potessimo proiettare tra un anno, vedremmo il cibo e la ristorazione completamente cambiati. Non ci sarà solo il distanziamento sociale a modificare l’aspetto e l’atmosfera dei locali, ma anche il bisogno di un uso più sano e sostenibile di risorse e ingredienti. Per questo motivo lo chef, uno dei lavori più tradizionali che esistano, diventerà il punto di riferimento per la transizione green di ristoranti, mense, catering.
Data analyst. Numeri, scale, algoritmi. Per essere efficace su larga scala, il cambiamento green ha bisogno di qualcuno che sappia gestire una mole imponente di informazioni. Il data analyst ambientale ha in mano le chiavi del cambiamento: può lavorare per grandi strutture industriali o energetiche, o per istituzioni pubbliche. Lo scopo è sempre lo stesso: far «parlare» i numeri geo-referenziati su inquinamento, atmosfera, trasporti, stato delle acque e del ghiaccio, smaltimento di sostanze, e trasformare questi dati in policy. Un lavoro delicato e sempre più richiesto.
Esperto di marketing ambientale. Il cambiamento, oltre a essere attuato, deve essere anche raccontato. Per molte aziende la sostenibilità è un volano di comunicazione e un modo di presentarsi sul mercato. Se il marketing è la tua inclinazione o è già la tua carriera, sul mercato della formazione italiano ci sono sempre più master legati alla comunicazione green. È una professione la cui richiesta crescerà di pari passo con quella della green economy.
Esperto di acquisti. Il buyer è una figura centrale in ogni azienda, il controllo costi passa dalla sua attenzione e capacità di discernimento, così come l’avvio di buone pratiche di sostenibilità. È grazie a questo tipo di professionalità, per esempio, che grandi società scelgono di abbandonare l’uso di bottigliette di plastica per passare alle borracce di metallo.
Energy manager. Le grandi aziende – cioè quelle che consumano più energia – devono avere un energy manager per legge. Ma anche realtà più piccole o istituzioni pubbliche stanno decidendo di fare ricorso a questa figura, che si occupa di monitorare e migliorare il consumo di energia, e che sempre di più gestisce il passaggio dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili.
Guida turistica e naturalistica. Per alcuni lavori è necessario un percorso di studi molto lungo, chimici o ingegneri non si diventa nel giro di poco tempo. Per altre professioni la formazione è richiesta e necessaria, ma il vero punto di forza è un mix di attitudine e passione. È il caso delle guide turistiche e naturalistiche, che saranno sempre più richieste quando il turismo uscirà da questo momento difficile, soprattutto quelle in grado di raccontare e divulgare. Insomma, una buona capacità comunicativa è importante quanto il senso dell’orientamento.
Installatore di impianti di condizionamento a basso impatto. Il riscaldamento globale è fatto di tanti circoli viziosi, uno di questi è il paradosso del raffreddamento degli edifici. Più il mondo diventa caldo, più le case vanno rinfrescate, più energia si consuma e più il mondo diventa caldo. È un problema di tutte le società industrializzate, i consumatori americani per rendere le loro case meno calde d’estate usano l’energia che serve per mandare tutta l’economia del Messico. Per questo motivo un addetto agli impianti di condizionamento specializzato nel basso impatto sarà sempre più centrale nell’economia del futuro.
Meccanico industriale. Le innovazioni green più importanti riguarderanno la produzione industriale. Meccanici specializzati in grado di convertire, montare, far funzionare questi nuovi macchinari a bassi consumo energetico e alta efficienza saranno tra le figure industriali più richieste nei prossimi anni, così come i consulenti in grado di verificare, collaudare e certificare queste strutture.
Programmatore agricolo della filiera corta. Per questa figura vale quanto detto per i cuochi green. Il nostro rapporto con il cibo cambierà e tanti valori che erano di nicchia, come ad esempio il chilometro zero e la filiera corta, diventeranno essenziali, per motivi pratici ed economici oltre che etici. In un certo senso è la traduzione agricola del meccanico industriale: deve pianificare e programmare processi produttivi, usando le risorse in modo equo, nel rispetto dell’ambiente, dell’acqua, dell’aria e del suolo.
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