Viaggi, nel cuore delle città con la sharing economy

Dal carpooling di BlaBlaCar ai servizi di noleggio auto peer to peer come GetMyCar, passando per la condivisione di esperienze e le cene coi locals con Airbnb o Gnammo: l'economia della condivisione in viaggio porta non solo risparmio, ma connessione e relazioni

Negli ultimi anni, la sharing economy ha rivoluzionato il nostro modo di viaggiare. Per due motivi. Innanzitutto, la condivisione permette di risparmiare, mettendo in uso risorse inutilizzate (posti auto, stanze, flotte, ma anche abilità e conoscenze). Ma non c’è solo l’aspetto economico da raccontare: la condivisione aggiunge anche valore e nuovi significati all’esperienza del viaggio in sé. Esplorare un luogo con un percorso attraverso le possibilità della sharing economy spesso permette di creare connessioni, costruire legami, entrare in contatto con le persone, vi porta nel cuore delle città e della loro vita in un modo che il circuito aeroporti – alberghi – monumenti da solo difficilmente può garantire. Per questo motivo, in vista della prossima estate, vi proponiamo un intero viaggio in (sharing) economy, dalla soglia di casa a destinazione e ritorno.

Chiedete un passaggio. Pronti via, ecco BlaBlaCar, la community francese che negli anni è diventata un colosso internazionale del carpooling, la condivisione dei viaggi in automobile. Sono oltre 35 milioni gli utenti verificati, tra autisti e passeggeri, una massa critica di opportunità che consente di coprire il territorio in modo capillare (è difficile non trovare qualcuno che vada nella vostra direzione) e di risparmiare fino al 75% del costo del viaggio. Incontrare estranei e imparare a conoscerli durante un lungo tragitto in macchina è poi un’esperienza che può aprirvi dei mondi che non avreste mai immaginato. E spesso si rimane amici anche dopo la fine del viaggio. Il sistema è semplice: scegliete la tratta, valutate i passaggi disponibili (con relative recensioni), analizzate i costi (che servono a coprire e dividere le spese come benzina e autostrada), poi un click e siete pronti a partire.

Spostatevi in città con GetMyCar. Volete esplorare borghi difficili da raggiungere a piedi e preferite essere al volante piuttosto che usare altri mezzi di trasporto? GetMyCar allora è il servizio che fa per voi: la piattaforma innovativa di car rental e car sharing vi metterà in contatto con privati o aziende che non usano le proprie auto in un determinato periodo e vi consentirà di prenderle a noleggio per il tempo che desiderate. GetMyCar si pone come un vero e proprio Airbnb delle auto capace di offrire nuove soluzioni di viaggio: dopo una fase di test in Sardegna, oggi il servizio è presente in sette regioni italiane, pronto a farvi vivere la vostra prossima avventura con le auto condivise dagli utenti della Community.

Per i clienti ING, per tutto il 2019 è valido uno sconto speciale su GetMyCar fino al 20% sulla prenotazione auto: basta andare sul sito di GetMyCar, inserire il codice ING2019 al momento della prenotazione e pagare con le carte ING.

Una camera, un divano o un’esperienza. Dopo aver risolto la questione trasporti, dovete trovare da dormire. Non sarà difficile: Airbnb è una realtà consolidata da molti anni sia in Italia (siamo il secondo mercato europeo) che nel mondo: 191 paesi, 4 milioni di annunci, oltre 200 milioni di clienti. Airbnb offre una varietà sempre più ampia di alloggi e posti letto. Di recente è entrata anche nel mercato delle «esperienze», disponibili in almeno una quarantina di città di 26 paesi. Passeggiate, gite, escursioni, giri gastronomici: insomma, un altro modo per usare la sharing economy allo scopo di entrare nel cuore della città. Accanto a Airbnb ci sono alternative che usano un principio analogo, come Home Away o Homelidays, e poi c’è Couchsurfing, la piattaforma per lo scambio alla pari (senza passaggio di soldi) di ospitalità, spesso proprio sul divano che ha dato il nome al sito quindici anni fa. La comunità esiste da prima che arrivasse Airbnb ed è ancora una valida alternativa, che per chi sa adattarsi.

Cenate e andate a spasso con i locali. Uno dei modi più belli di entrare in contatto con i locali di una destinazione nuova è mangiare come loro, o addirittura con loro, o, meglio ancora, a casa loro. È quello che vi permettono di fare le piattaforme di social eating, come Gnammo, Meal Sharing o Eat With: farvi invitare a cena da persone nuove, pagando una piccola quota (di solito poco più che simbolica) per le spese. In cambio assaggerete i piatti locali, imparerete nuove abitudini e rituali e probabilmente vi farete degli amici. È possibile che le persone che avrete conosciuto su Airbnb, Couchsurfing o sulle piattaforme di social eating avranno anche voglia di portarvi in giro a scoprire la loro città. Ma ci sono anche siti e app creati proprio per conoscere guide locali amatoriali: niente di troppo organizzato o strutturato, ma persone del luogo che hanno voglia e tempo di mostrarvi angoli nascosti o lontani dalle rotte turistiche. WithLocals è una realtà internazionale che aggrega 1200 attività ed esperienze gastronomiche in tutto il mondo. Da Bangkok a Parigi, Ad3vLo offre agganci in luoghi remoti come il Perù o le Hawaii. Lookals vi può far scoprire i segreti dei piccoli borghi italiani come i nuovi quartieri trendy delle grandi città. Insomma, non dovete che scegliere.

Avete mai usato una di queste piattaforme? Vi hanno aiutato a scoprire aspetti nuovi di un luogo o un paese?

 

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