Voglia di un massaggio? Con Call Me Spa puoi averlo a casa tua

In casa, in albergo, in ufficio: trattamenti di bellezza, massaggi e lezioni fitness diventano on demand con la piattaforma Call Me Spa, vincitrice della ING Challenge di luglio

L’innovazione sta arrivando con forza anche nel mondo del wellness, ed era inevitabile, visto che parliamo di un mercato globale da 3,4 trilioni di dollari e in Italia da 20 miliardi di euro, in continua crescita (10% annuale). Call Me Spa è una startup italiana, vincitrice dell’ultima edizione di ING Challenge, che vuole portare il modello on demand al mondo di massaggi, yoga, benessere e trattamenti beauty. I grandi modelli di riferimento sono Uber e i servizi di food delivery. L’ambiziosa startup milanese ha meno di un anno di vita ma il servizio è già attivo su Milano e Roma. Ci siamo fatti raccontare idea e prospettive da Tommaso Luparia, fondatore e ceo di Call Me Spa.

Tommaso Luparia, fondatore e CEO di Call Me Spa (al centro) premiato alla ING Challenge del 18 luglio da Marco Bragadin, CEO di ING Italia (a destra) e dal moderatore Aldo Pecora, direttore di Ninjamarketing (a sinistra).

Come funziona Call Me Spa? «Vogliamo rivoluzionare il mondo del benessere, un mercato enorme e in forte crescita. La nostra è una soluzione on demand, in pratica siamo l’Uber del wellness. Offriamo ai nostri clienti un’ampia gamma di servizi per il benessere e la cura della persona direttamente dove desiderano: dalla casa all’ufficio. I nostri servizi si dividono in tre categorie: wellness (tutto il mondo dei massaggi), fitness (che include yoga, pilates, personal trainer) e una linea di servizi beauty in attivazione (hair style, make-up, manicure)».

Come scegliete i professionisti che lavorano attraverso la piattaforma? «Sono tutti verificati e certificati, abbiamo uno screening molto rigido, devono avere un minimo di cinque anni di esperienza e il processo di selezione somiglia a quello di un’azienda di consulenza di alto livello, ci sono tre o quattro round di colloqui, compresa una prova tecnica. Tutti i professionisti avranno il kit che serve a rendere standard il percorso del cliente e l’esperienza, un po’ come la macchina nera pulita di Uber, che nel nostro caso sono la divisa, l’attrezzatura e il lettino professionale, tutto con il marchio Call Me Spa».

Qual è il valore aggiunto del servizio? «In casa, in albergo, in ufficio, la piattaforma funziona secondo la mentalità urbana “I want it know”, “Lo voglio subito”. In questo caso il paragone è con Deliveroo, Foodora e altri servizi di food delivery: bastano tre ore di preavviso per avere il massaggio o la lezione. In questo senso, il vero valore che offriamo ai nostri clienti è il tempo: per andare a yoga o concedersi un massaggio spesso devono affrontare una lunga sequenza di fastidi: cercare parcheggio, affrontare la pioggia, sprecare tempo negli spostamenti, incastrare impegni in angoli diversi della città. Usando Call Me Spa, invece,  possono invece avere tutto a domicilio a un prezzo competitivo ».

Come funzionano i programmi di Call Me Spa per le aziende? «Con il supporto del programma di accelerazione LUISS Enlabs abbiamo attivato due linee business to business, una per il mondo degli alberghi e delle strutture ricettive e l’altra per il welfare aziendale».

Partiamo dal servizio offerto alle strutture ricettive. «Per gli hotel il servizio si chiama “Spa as a Service”, dotiamo le strutture di un servizio spa a costo zero, con una soluzione tecnologica chiavi in mano, che permette alla struttura di ampliare la gamma dei servizi offerti veicolando quelli della nostra piattaforma. Abbiamo messo a punto un tool tecnologico che permette allo staff della reception di prenotare il servizio per il cliente in meno di trenta secondi. Sta poi agli hotel decidere la politica di prezzo, in questo caso il servizio è white label, senza il marchio Call Me Spa sull’attrezzatura, in modo che sia integrato con la loro offerta, ma con il nostro livello di qualità».

E il welfare aziendale? «Si tratta di pacchetti di soluzioni, anche in questo caso chiavi in mano, per le aziende che tra i benefit ai propri dipendenti vogliono inserire momenti benessere, come il massaggio del venerdì, o fitness, come la lezione di yoga o pilates in pausa pranzo. Tutti servizi in linea con le agevolazioni fiscali, detassati in quanto benefit aziendali».

Come è stata la partecipazione a ING Challenge«È stata un momento di confronto utile e prezioso e l’audience dell’evento era decisamente preparata. Le domande che abbiamo ricevuto, pertinenti e specifiche, ci hanno aiutato a spiegare dettagli dell’offerta che non erano chiari e avviare riflessioni e ragionamenti in ottica futura. Poi ci sentiamo molto in linea con ING, per l’approccio moderno e globale al banking, che abbraccia il cliente in tutte le sue esigenze».

 

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