Dopo mesi di confusione, finalmente la vicenda delle bollette indebitamente conteggiate su 28 giorni arriva a un punto di svolta. Gli operatori hanno disposto le modalità per richiedere il rimborso di quanto pagato in più, anche tramite compensazioni alternative.
Ricordate il pasticcio delle bollette conteggiate su 28 giorni invece che sul mese di calendario? Gli operatori telefonici avevano imposto un cambio della fatturazione che conteggiava il mese in quattro settimane invece che in base al calendario, di fatto arrivando a emettere un totale di 13 fatture annuali al posto di 12. Con questo stratagemma oltre 12 milioni di intestatari di contratti di telefonia fissa e più di 60 milioni di quelli mobile avevamo quindi sborsato una mensilità in più in un anno, con corrispondente maggior spesa dritta nelle tasche dei clienti
Come funzionano i rimborsi in bolletta o con compensazioni alternative. Dopo una bagarre andata avanti per mesi, a giugno 2018 si è arrivati a un punto di svolta. Lo spartiacque è arrivato con la delibera Agcom n. 269/18/CONS che ha stabilito le tempistiche per il superamento di questa modalità di fatturazione, dichiarata illegittima, e ha imposto agli operatori il rimborso dei clienti per quanto fatto pagare in più a causa dell’applicazione di questo nuovo conteggio delle fatture. Gli operatori telefonici hanno presentato ricorso, respinto dal Consiglio di Stato, che ha invece confermato i rimborsi a favore dei clienti coinvolti sia in forma di storno in bolletta sia tramite modalità compensative alternative. Per il momento i rimborsi spettano soltanto per i contratti di telefonia fissa o per contratti combinati, come quelli di telefonia fissa e TV, e per le fatture relative al periodo compreso tra giugno 2017 e aprile 2018.
La procedura da seguire per richiedere un rimborso all’operatore
- Fastweb
Nel caso dei clienti Fastweb, l’operatore ha messo a disposizione come compensazione alcune opzioni per chiamare le numerazioni internazionali oppure per aumentare la velocità massima di navigazione. Nel caso in cui non trovaste nessun’opzione di vostro interesse, è possibile richiedere la compensazione standard utilizzando il modulo apposito presente all’interno del vostro profilo My Fastweb. - Tim
Tim propone una serie di servizi offerti gratuitamente ai clienti coinvolti nella fatturazione illegittima, tra cui TIM Vision e altre opzioni tariffarie attivabili per avere soglie maggiori per il traffico voce o dati. In alternativa, qualora non foste interessati a nessuna di queste opzioni, è possibile richiedere la restituzione di quanto eroso a causa della fatturazione a 28 giorni facendo un reclamo tramite il 187 oppure utilizzando i canali conciliativi. - Vodafone
Oltre a una serie di compensazioni, come GB di traffico dati oppure buoni sconto da utilizzare su una delle piattaforme ecommerce aderenti, per chi è ancora cliente della compagnia telefonica è possibile scaricare il modulo ed effettuare la richiesta di rimborso direttamente accedendo alla propria area personale Vodafone oppure inviando direttamente la richiesta compilando questo form. Se, invece, non siete più clienti dovete attivare la procedura di conciliazione rivolgendovi a un’associazione di consumatori oppure tramite il servizio ConciliaWeb di Agcom. - Wind-Tre
Come Vodafone, anche Wind-Tre propone ai propri clienti una serie di “premi” a cui poter attingere come forma di compensazione: si va dai buoni sconto per l’acquisto di smartphone a pacchetti per le terme. Se, invece, non siete interessati alla compensazione mediante premi potete richiedere il ristoro tramite storno nella prossima bolletta. In entrambi i casi sono procedure che possono essere fatte semplicemente accedendo tramite login alla vostra area personale.
E voi, siete stati impattati dalla fatturazione a 28 giorni? Accetterete i vantaggi in compensazione o chiederete il rimborso per quanto pagato in più? Diteci cosa ne pensate tra i commenti.
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