A partire dal 1° ottobre l’Istituto non rilascerà più nuovi codici per accedere ai servizi del portale. L’operazione porterà allo switch-off dei vecchi PIN e permetterà un passaggio graduale a SPID come principale metodo di autenticazione. Ecco cosa cambia per te
A partire dal ottobre 2020 inizia il processo di dismissione del PIN dell’Inps come modalità di accesso ai servizi telematici dell’Istituto. È uno dei passaggi cardine previsti dal Decreto Semplificazioni, il pacchetto di misure che prova a facilitare i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, confermato anche da una recente circolare dell’Inps dello scorso 17 luglio 2020. Continua così il processo di semplificazione burocratica e di digitalizzazione del Paese. Lo switch-off del PIN non avverrà in un’unica fase, ma è previsto un periodo transitorio in cui potrai comunque utilizzarlo per autenticarti per operare sul sito dell’Inps. Vediamo cosa cambierà nei prossimi mesi e quali vantaggi comporta la nuova modalità.
Cosa succede dal 1° ottobre 2020. A partire dal 1° ottobre 2020 non saranno più rilasciati i nuovi PIN per accedere ai servizi online sul portale Inps. Inizia quindi quella che l’Istituto definisce la fase transitoria, ovvero un periodo che permetterà un passaggio graduale dell’utenza verso le credenziali SPID per l’autenticazione ai servizi telematici di Inps. L’unica eccezione, stando a quanto comunicato dalla circolare del 17 luglio 2020, saranno i PIN richiesti da utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID e solo per i servizi a loro dedicati, riguarda quindi soltanto i minorenni o i cittadini extra comunitari. Cosa fare con il tuo PIN? Se sei già in possesso del PIN, questo sarà ancora valido per l’autenticazione sul sito e potrà essere rinnovato fino alla fine della fase transitoria.
Quando terminerà la fase transitoria. Al momento la data ultima non è ancora stata stabilita: non esiste quindi una scadenza per la fine della fase transitoria. L’Istituto si riserva di valutare, assieme al Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, l’AgID e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il processo di migrazione degli utenti su SPID prima dello switch-off definitivo dei PIN. L’Inps assicura, in tutti i casi, che provvederà ad aggiornare tempestivamente l’utenza sia tramite il proprio sito che sui canali ufficiali sui principali social network attraverso una massiccia campagna di informazione.
Tutti i vantaggi di SPID. Il PIN dell’Inps è il sistema di autenticazione introdotto nel 2012 per poter utilizzare i servizi telematici messi a disposizione dall’Istituto. Dopo la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e la Carta d’identità elettronica (CIE), nel 2016 è stata introdotta come modalità di login anche SPID che, alla luce delle nuove indicazioni, diventerà il principale strumento di autenticazione. Con questo ulteriore passaggio si vuole spingere i cittadini verso uno strumento che offre tante possibilità e che semplifica notevolmente alcune procedure burocratiche: puoi infatti utilizzare SPID per presentare il tuo modello 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, per la consultazione del tuo cassetto fiscale o per fare richiesta dei certificati anagrafici sul sito del tuo Comune. Puoi quindi utilizzare SPID per accedere a tantissimi siti della Pubblica Amministrazione e per gestire le normali pratiche senza recarti agli sportelli.
Il boom di SPID: +60% il tasso di crescita in un anno. A marzo 2020, complice anche l’emergenza sanitaria da Covid-19, SPID ha superato la quota di 6,3 milioni di identità rilasciate, con un tasso di crescita annuo che sfiora il 60%. A cosa è dovuta questa accelerazione? Per accedere a buona parte delle misure di sostegno al reddito introdotte dal Governo negli ultimi mesi, come il bonus baby sitter o il bonus vacanze, è sufficiente effettuare login utilizzando la tua SPID, questo spiega l’impennata delle richieste a partire da marzo. Durante i mesi di lockdown, inoltre, alcuni provider hanno favorito l’arrivo di nuove richieste fornendo il servizio gratuitamente: un grosso vantaggio, data l’impossibilità di uscire di casa.
Come attivare la tua identità SPID. Per attivare la tua identità SPID, come prima cosa devi andare sul sito Spid.gov.it e selezionare uno dei nove gestori accreditati tra Aruba, Infocert, Intesa (Gruppo Ibm), Lepida, PosteItaliane (PosteID), SielteID, Telecom Italia Trust Technologies, Namirial e Register.it. Dopo una procedura piuttosto veloce di inserimento dei dati e la contestuale verifica da parte del provider, devi passare per l’autenticazione. Esistono due modalità: in presenza, quindi recandoti fisicamente presso una sede fisica del gestore o a domicilio (a pagamento), oppure da remoto, quindi tramite webcam, con documenti digitali di identità o con firma digitale.
Hai già attivato la tua identità SPID? Per quali operazioni ti è servita per autenticarti? Raccontaci tra i commenti quando l’hai utilizzata e in che modo ti è tornata utile!
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