Pandemia, smart working e dad ti hanno reso ancora più dipendente da internet. Ti diamo qualche regola per disintossicarti, informarti meglio e staccarti dai social media
Il digital detox è la nuova frontiera del viaggio. In un’epoca in cui rimanere connessi è importante sia per il lavoro che per la sfera privata, ritagliarsi dei periodi in cui disconnettersi totalmente aiuta a rilassare la mente, fare ordine mentale e riprendere coscienza della dimensione offline.
Non serve avere a disposizione lunghi periodi di tempo né andare troppo lontani. Basta un weekend ogni tanto e scegliere luoghi che aiutino a non sentire la necessità di essere connessi.
Non è facile: come ha scritto Johann Hari sul Guardian: «la nostra attenzione non è semplicemente collassata, ci è stata rubata».
Secondo Hari, che su questo argomento ha appena pubblicato il saggio Stolen Focus: Why You Can’t Pay Attention, gli sforzi individuali possono arrivare solo fino a un certo punto. Ma è comunque al momento l’unica cosa che abbiamo per intervenire: un po’ di disciplina, nuove abitudini e una consapevolezza migliore. Proviamo quindi a partire da qui.
Se invece cerchi consigli per gestire meglio il lavoro, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sull’equilibrio tra impegni professionali e vita personale in smart working.
1. Torna alla cara vecchia sveglia
La prima area della vita da proteggere è il sonno: secondo la National Sleep Foundation il momento di abbandonare gli schermi prima di dormire arriva almeno trenta minuti prima di mettersi a letto. Quindi no al controllo dello smartphone quando sei sotto le coperte: manda i messaggi della buonanotte in tempo e lascialo in ricarica in cucina o in salotto.
Migliorerai la qualità del tuo sonno Rem, recuperai dei ritmi circadiani sani che vengono alterati dall’effetto della luce blu degli schermi sui nostri ormoni e ti sveglierai più riposato.
E per alzarti la mattina – unico vero motivo pratico per portarsi il telefono a letto – basta comprarti una sveglia.
Prova a farlo per una settimana, come esperimento: vedrai che ti cambierà il sonno – e di conseguenza la vita.
2. Affidati alla lettura su carta
È vero, ci sono tanti momenti della giornata che sembrano fatti apposta per essere riempiti da minuti di attività digitale, quel tempo senza scopo passato a scrollare verso il basso mentre fai colazione, aspetti il tuo turno in una fila, sei in bagno. Quei momenti sono il vero rumore bianco dell’attenzione: sembrano innocui, e presi singolarmente lo sono, ma contribuiscono ad aumentare il mostruoso quantitativo di tempo che passiamo davanti a una schermo e a incrementare la nostra dipendenza. Leggere mentre si fa altro non è mai una cattiva idea, ma allora perché non leggere davvero?
La carta non ti invia notifiche, non fa partire pop-up, ha tanti limiti ma almeno è rispettosa della tua attenzione. E quindi questo può essere il momento di riscoprire le riviste.
Nel weekend o all’inizio della settimana comprane un paio, settimanali o mensili, anche dai toni e contenuti leggeri, che si possano sfogliare con i giri del cervello al minimo, e affidati a loro durante i tempi morti, invece che ai social.
3. Elimina le notifiche
Il vero problema della vita digitale è il fatto che siamo diventati ricettori passivi degli stimoli: avvisi e notifiche arrivano in un modo non governato e indipendente dalla nostra volontà. Chi prova a cancellare le app dal telefono dopo un po’ di tempo torna sui suoi passi, perché quelle app non sono di per sé inutili, ma ci fanno pagare a caro prezzo la loro utilità.
Quindi eccoti un’idea che all’inizio può sembrare sconcertante: elimina le notifiche. E intendiamo qualsiasi notifica: suoni, vibrazioni, ma anche il piccolo e gratificante numero colorato sull’icona.
Non sei un animale domestico che deve rispondere a un richiamo, devi decidere tu quando andare a controllare se qualcuno ti ha scritto: considera Facebook, Instagram, Twitter (nel tempo libero, se il lavoro te lo permette, anche la mail e Whatsapp), come una segreteria telefonica da consultare ogni tanto per vedere se ci sono messaggi.
4. Segui una dieta informativa più equilibrata
Gli schermi sono il nostro modo di rimanere in contatto col mondo, sopratutto in questa lunga emergenza sanitaria, nella quale regole e scenari si evolvono a una velocità impressionante. Non informarti attraverso i social, ma scegli tu le testate italiane e internazionali alle quali affidarti per cercare informazioni di qualità nel momento in cui ti servono. La maggior parte dei siti ha un’app dedicata per leggere gli articoli e accedere agli altri contenuti. È vero, qualcuna è a pagamento, ma spendere per informarsi bene è saggio quanto farlo per mangiare o bere bene. Anche sui social si trovano informazioni affidabili, ma sono spesso disperse in un mare di rumore, distrazioni e caos.
La strategia più giusta per disintossicarsi è disaggregare quello che la vita digitale ci ha spinto a unire. C’è un’Internet che va oltre i social ed è il momento di conoscerlo e usarlo.
Quanto ti consideri dipendente da internet e dai social? Raccontacelo nei commenti!
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