In arrivo un nuovo aiuto per supportare i redditi più bassi contro l'aumento dell'inflazione: scopri se hai diritto al Bonus 150 euro e come riceverlo
L’aumento dei prezzi non si ferma. L’inflazione, che a ottobre ha raggiunto quasi il 12% è una tassa occulta per chiunque e mette in difficoltà soprattutto chi ha un reddito moderato. Dopo il Bonus 200 euro previsto dal decreto Aiuti, arriva un altro piccolo sostegno per chi è messo a dura prova dalla situazione economica attuale. Si tratta del Bonus 150 euro, previsto dal governo Draghi all’interno del decreto Aiuti TER.
Vediamo insieme in cosa consiste e come riceverlo.
Cos’è il Bonus 150 euro
Il Bonus 150 euro è un aiuto pensato per chi, nel corso del 2021, ha avuto un reddito inferiore a 20 mila euro.
Per il bonus 200 euro il limite del reddito annuo era superiore, pari a 35 mila euro. Se per il Bonus 200 euro il numero di persone interessate era di circa 30 milioni, stavolta sarà intorno ai 22 milioni.
Il Bonus 150 è un contributo una tantum: questa espressione latina, che abbiamo imparato a conoscere già col Bonus 200 euro, significa “una volta soltanto”. Se hai diritto al Bonus 150 euro ti verrà dunque erogato un’unica volta.
Ricorda che per calcolare il tuo reddito non devi includere i contributi assistenziali e previdenziali. Vanno esclusi, ad esempio, il trattamento di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione o il pagamento di prestazioni lavorative che sono sottoposte a un’altra tassazione.
Un contributo esentasse
Il bonus non è cedibile, sequestrabile o pignorabile. Tieni presente che, come per il precedente contributo, anche questo da 150 euro è esentasse: quindi non concorre alla formazione del tuo reddito imponibile.
Allo stesso tempo non contribuisce alla formazione dei saldi previdenziali (per i lavoratori dipendenti, per esempio, non sarà incluso nel calcolo del TFR, il trattamento di fine rapporto).
Scopri se ne hai diritto
Anche questa agevolazione è rivolta a un’amplia platea di persone. Si parte dai lavoratori dipendenti, ma sono inclusi anche lavoratori autonomi, stagionali e dello spettacolo, i titolari di rapporto di lavoro a collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.); i pensionati, i percettori di sussidio di disoccupazione e anche quelli che ricevono il reddito di cittadinanza.
Come ricevere il Bonus 150 euro
A seconda della tua condizione lavorativa o previdenziale puoi ricevere il Bonus 150 euro in diverse modalità.
1. Pagamento automatico
- Se sei un pensionato che ne ha diritto, ti vedrai accreditata la somma senza bisogno di fare la domanda. Lo stesso vale se ricevi assegni sociali, d’invalidità o reddito di cittadinanza, ma anche se sei un lavoratore autonomo senza Partita Iva o non iscritto a forme previdenziali alternative all’INPS.
- Se sei un lavoratore dipendente il cui stipendio lordo che non supera i 1.538 euro mensili, riceverai il bonus direttamente in busta paga: ricordati però che devi presentare al tuo datore di lavoro un’autodichiarazione che attesti il possesso dei requisiti nel mese di novembre.
2. Pagamento su inoltro della richiesta
Tutti gli altri aventi diritto per poter ricevere il Bonus 150 euro devono inoltrare la richiesta. Tra questi ci sono:
- stagionali con contratti a tempo determinato o a prestazione intermittente che nel 2021 abbiano almeno fatto 50 giorni lavorativi;
- dottorandi, ricercatori e lavoratori “co.co.co.”, cioè con contratti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla gestione separata;
- lavoratori autonomi titolari di Partita Iva o professionisti con reddito annuo nei limiti indicati.
La domanda va inoltrata dal sito dell’INPS o della cassa previdenziale a cui sei iscritto entro il 30 novembre.
Hai già usufruito del Bonus 200 euro? Richiederai anche questo da 150? Faccelo sapere nei commenti!
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