I requisiti e le modalità per richiedere il bonus 200 euro messo in campo dal governo contro l'inflazione
Con i prezzi in sensibile aumento, il Governo ha scelto di dare un contributo economico per alleggerire le famiglie italiane dal peso dell’inflazione. Il bonus 200 euro rappresenterà un piccolo sostegno per oltre 30 milioni di persone.
Ecco tutto quello che devi sapere.
Cos’è il bonus 200 euro
La pandemia e la guerra in Ucraina, insieme ad altri fattori, stanno pesando in maniera considerevole sulla situazione economica mondiale. Ormai da mesi stiamo assistendo a un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi. In una parola: l’inflazione, a causa della quale il tuo potere d’acquisto cala.
Per cercare di venire incontro ai cittadini, il governo ha inserito nel decreto Aiuti la misura una tantum del bonus da 200 euro. Questo è l’ultimo di una serie di interventi studiati a sostegno delle nostre spese (come per l’acquisto di condizionatori o tende da sole).
Innanzitutto, occorre capire bene cosa vuol dire una tantum. È latino e, nonostante l’assonanza, non significa “ogni tanto” bensì “soltanto una volta”. Dunque, la somma viene erogata in una soluzione unica che non avrà seguito.
Un’agevolazione “esentasse”
I 200 euro sono pensati come aiuto contro l’inflazione, quindi non concorrono all’imponibile fiscale. In sostanza, significa che non pagherai tasse sul bonus. Allo stesso tempo, però, questa agevolazione non contribuisce alla formazione di istituti come il trattamento di fine rapporto in caso di lavoro dipendente.
Chi ne ha diritto
A poter godere dell’agevolazione sono tutti i lavoratori italiani, sia dipendenti che autonomi, con un reddito lordo inferiore ai 35 mila euro. Il bonus è destinato anche ai pensionati (purché il loro imponibile Irpef nel 2021 sia stato sotto i 35 mila euro) e a coloro che ricevono l’assegno di disoccupazione.
I requisiti per i dipendenti
Sono considerati dipendenti coloro che hanno un contratto di lavoro con un datore, cioè qualcuno (una persona fisica o un’azienda) che li paga per le loro prestazioni. Se a luglio 2022 risulti essere dipendente e il tuo reddito lordo non supera i 35 mila euro all’anno, hai diritto al bonus 200 euro. Nel corso dei primi mesi del 2022 e fino al 23 giugno, però, devi aver goduto almeno una volta della riduzione dello 0,8% dei contributi in busta paga.
Nel caso in cui lavori part-time per più di un datore, puoi presentare richiesta solamente per un rapporto di lavoro. In sintesi, non puoi richiedere 200 euro per ogni rapporto professionale che hai.
Un altro requisito è quello di non godere di alcuna pensione e di non avere, all’interno del nucleo familiare, una persona che percepisca il reddito di cittadinanza. Se così fosse, i 200 euro spetterebbero solo a quest’ultima.
I requisiti per i lavoratori autonomi
Anche se non sei un lavoratore dipendente ma lavori in proprio, hai diritto al bonus. I requisiti reddituali restano gli stessi, ossia reddito lordo non superiore ai 35mila euro annui. I lavoratori autonomi devono, però, come vedremo tra poco, presentare la domanda.
Come richiedere il bonus 200 euro
Se sei pensionato/a o senza lavoro e titolare di NASpI – l’Indennità di Disoccupazione – il bonus ti viene accreditato direttamente.
Nel caso in cui tu sia dipendente pubblico e abbia tutti i requisiti, non dovrai fare altro che verificare che il contributo sia stato corrisposto.
Se invece il tuo datore di lavoro è un soggetto privato, la legge prevede che tu debba compilare un’autodichiarazione in cui affermi di possedere tutti i requisiti per ricevere il bonus 200 euro. In questo modo, il contributo ti sarà accreditato direttamente nella busta paga.
Se sei una persona che:
- lavora autonomamente o occasionalmente;
- ha un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;
- lavora stagionalmente;
- ha un contratto a tempo determinato o a intermittenza;
- risulta iscritta al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo con almeno 50 contributi giornalieri nel 2021,
potrai fare domanda entro il 31 ottobre 2022 sul sito INPS oppure attraverso un Centro di assistenza fiscale (Caf).
Invece, i lavoratori domestici iscritti alla gestione INPS avranno tempo fino al 30 settembre 2022 per inoltrare la richiesta.
Se vuoi leggere più nel dettaglio tutte le specifiche, l’ultima circolare emanata dall’INPS potrebbe fare al caso tuo!
Hai diritto al bonus 200 euro? Hai qualche dubbio da chiarire? Faccelo sapere nei commenti!
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